Capitolo 11

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PDV Althea
Guardo Isaac sorridendo e penso al fatto che per una volta ho seguito l'istinto ed ho fatto quello che ho voluto fare, senza badare dei giudizi altrui. E poi Isaac mi ha assicurato che sta davvero cambiando, voglio crederci ed avere fiducia in lui.


"Dove andiamo?" gli chiedo curiosa e lui ride. "Sempre la solita. Non ne ho idea comunque, stiamo facendo dei giri così" mi risponde ed io annuisco. Accendo la radio e parte "Somewhere Only We Know", non ci credo. Era la nostra canzone questa. Arrossisco, nel mentre i ricordi si fanno spazio nella mia mente.


Lui era sempre la prima persona da cui correvo quando mi capitava qualcosa, gli raccontavo tutto. C'è sempre stato: quando prendevano in giro mia sorella perché bisessuale ed io ci soffrivo tantissimo, ogni volta che avevo paura di fare qualcosa c'era lui a darmi la forza nel farlo, appoggiava ogni scelta che io facessi. Quando è diventato quello che era negli ultimi tempi, è stato straziante per me. Non vedevo più l'Isaac di cui mi ero innamorata, non era più lui. Ora, però, sto provando a dargli una seconda possibilità, spero davvero che non la rovini.



"A che pensi?" mi domanda ed io gli indico lo stereo e lui sorride, capendo ciò che voglio fargli intendere. Non è cambiato molto da quando ci siamo lasciati: si è tagliato quei suoi capelli neri, ha un accenno di barba e di baffi sul viso e lo sguardo di chi la sa lunga. "Che c'è? Mi stai studiando?" scherza ed io rido. "Pensavo" resto sul vago e lui annuisce. "Quindi tua sorella è tornata?" "Si, mi ha fatto una sorpresa ed è tornata prima" gli racconto felice. "Non penso che sia molto contenta che tu sia con me allora", alzo le spalle. "Ho 23 anni, faccio quello che voglio" sbuffo e lo vedo sorridere di nuovo.


Nel mentre, la canzone finisce e ne parte un'altra più movimentata. Isaac alza il volume commentando quanto sia bella quella canzone ed incomincia a cantare. Prendo il mio telefono dalla borsa e gli faccio un video, pubblicandolo sulla mia storia Instagram. Giusto per vedere un po' le reazioni degli altri quando la vedranno.



Dopo circa un'oretta di auto, Isaac parcheggia vicino ad un bar. "Hai fame?" non faccio in tempo a rispondere che il mio stomaco brontola. "Ok, presumo sia un sì" ed io rido. Scendiamo dalla macchina ed entriamo nel locale. È molto carino: non è grandissimo ma è comunque accogliente. Non appena entriamo ci viene incontro una cameriera chiedendoci dove ci vogliamo sedere e che cosa ordiniamo. Quando abbiamo raggiunto il tavolo, noto Isaac guardarmi sorridendo.


"Che c'è?" gli chiedo confusa. "Nulla, sono solo molto felice che tu mi abbia dato questa opportunità. Non ti deluderò" non dico nulla, non sapendo che cosa dire. Dopo qualche secondo arriva la stessa cameriera di poco fa con quello che abbiamo ordinato ed io punto subito la mia brioche. "Avevi proprio fame" mi fa notare Isaac ridendo. "Ho pranzato con un panino e basta, poi sono praticamente scappata con te" ironizzo, anche se in un certo senso è vero.


"Raccontami di quel tipo. Mi pare si chiami Victor, giusto?" proprio ciò di cui non dovevo parlare. Alzo le spalle. "È mio amico, nulla di più" non so quante volte io abbia già detto questa frase. "A me sembra che lui ci provi con te, ed anche molto" "Geloso?" lo prendo in giro io e lui ride. "Sono serio" "Sicuramente non sono l'unica con cui ci prova, farà così con chissà quante ragazze" chiudo l'argomento.
Passiamo due ore a parlare e mi trovo benissimo, non l'avrei mai immaginato.


Questa è l'ennesima prova che lui stia provando a cambiare davvero. Ci alziamo per andare via e lui mi dice di aspettarlo in macchina perché avrebbe pagato tutto lui. Proprio come ai vecchi tempi. Solo a pensarci mi sale una gran malinconia: prima la canzone, poi passiamo un sacco di tempo a parlare come se nulla fosse ed ora questo. Che cosa sta succedendo esattamente nella mia vita? Dopo qualche minuto Isaac mi raggiunge e mette in moto.


Ti amo e non te lo dicoWhere stories live. Discover now