Lasciapassare

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"Buongiorno fantastica" disse Mencìa dandomi un bacio sulla guancia, abbracciandomi subito dopo ed io, anche se contro voglia, lo ricambiai sfoggiando il mio bellissimo sorriso "Buongiorno anche a te" risposi prendendo il mio telefono dalla tasca ed entrando su instagram. Mentre stavamo camminando per andare in classe mi trovai una notifica "Zulema.Zahir72 ha chiesto di seguirti" mi fermai per la sorpresa e boccheggiai dopo aver aperto il profilo, era veramente Zulema "Che c'è Maca?" chiese Mencìa venendo verso di me, ed io spensi subito il telefono mettendolo in tasca "No niente" dissi sorridendole leggermente e ricominciammo a camminare, fino ad arrivare agli armadietti, che aprimmo "Chi c'è alla prima?" chiesi con sguardo interrogativo "Abbiamo due ore di economia aziendale" disse Mencìa sbuffando, con espressione annoiata, ed io spalancai gli occhi alla sua affermazione, non potevo reggere un'ora, figuriamoci due "Che rottura" "Già" rispose la ragazza affianco a me e dopo aver preso i libri che ci servivano andammo in classe.

"Che figa! Sei troppo bella con la divisa" disse Rebeka riferendosi a me, ma io guardai subito Mencìa che la stava uccidendo con lo sguardo e mi scappò una risatina per la sua gelosia "Lo so, Rebe" dissi sorridendo, facendo ridere anche Mencìa che diede un bacio sull'angolo della bocca alla sua ragazza, ovvero Rebeka, cioè non lo sapevo ma ne ero sicura.

Dopo qualche minuto entrò dalla porta la donna che mi avrebbe uccisa lentamente, e guardandomi velocemente iniziò a spiegare. Per tutte e due le ore non facevamo altro che scambiarci sguardi intriganti e per fortuna nessuno se ne accorse.

Finalmente finita la lezione andai in bagno per accendere una sigaretta, sapevo che a quell'ora non c'era nessuno nei corridoi e nei bagni, o almeno così pensavo: sentii la porta aprirsi e andai nel panico "Non si fuma a scuola" disse quella voce e mi prese la sigaretta di mano portandosela alla bocca per aspirarne il fumo "Ah e tu puoi?" chiesi infastidita guardandola male "Devi darmi del lei, siamo a scuola" disse ridendo, facendo fuoriuscire il fumo dalle sue labbra, era così bella e non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, ma dovevo levarmi da quella situazione strana che si era creata tra noi due "Vaffanculo Zulema" dissi prendendo il mio zaino da terra furiosa, ma la sua mano destra afferrò il mio collo, mentre l'altra afferrò la mia coscia portandola intorno alla sua vita. La sua bocca si avvicinò al mio collo, che leccava e mordeva a suo piacimento, ed io non mi dimenai affatto dalla sua presa, stavo al suo gioco anche se non volevo. "Portami rispetto bionda" disse contro la mia pelle, ma io non le risposi perché continuai a godere sotto il suo tocco unico: la sua mano si abbassò fino alla mia gonna, ma si fermò all'improvviso alzando lo sguardo incrociandolo con il mio, come se aspettasse il mio consenso quindi annuii e lei procedette con un sorriso malizioso sulle labbra. Si addentrò nella mia parte intima, e tutte le mie barriere si erano frantumate e per ricostruirle ci sarebbe stata una vita intera davanti, con lei non avevo speranze di liberarmi da ciò che stava succedendo.

Raggiunsi l'orgasmo e Zulema si staccò da me, andandosi a lavare le mani mentre io mi risistemavo la divisa "Zulema" la richiamai ma non ricevetti nessuno risposta, se ne andò lasciandomi nuovamente da sola, immersa nei miei mille pensieri che non mi lasciavano in pace.
Una volta ripresa, andai dritta in classe per seguire la prossima lezione, scusandomi con il professore per il mio ritardo e tutti gli sguardi dei miei colleghi erano puntati su di me, ma non mi feci intimidire e andai al mio posto sorridendo a tutti loro. "Successo qualcosa di grave?" bisbigliò Mencìa per non farsi sentire ed io negai la sua domanda, stringendole delicatamente la mano per ringraziarla.

My professorWhere stories live. Discover now