Il portale

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Ed ecco a voi, ma soprattutto a te Zenoide14 , la mia terza recensione.

Per correttezza e maggiore trasparenza sottolineo di aver letto 10 capitoli ma di essermi fermata all'ottavo, visto che due capitoli sono divisi in parte I e parte II.

Come sempre un breve riassunto della storia: Il portale è un romanzo fantasy che narra il viaggio di sette principesse appartenenti a tre famiglie reali, ognuna a capo di uno dei tre Regni.
Le ragazze hanno trascorso l'infanzia insieme, crescendo in armonia, ma le dispute tra le loro casate le hanno portate ad allontanarsi e a percepire le une e le altre come nemiche.
Le loro vite, tuttavia, sono destinate a ricongiungersi per portare a termine un'ardua missione, che solo loro sono in grado di compiere : quella di chiudere un portale aperto da misteriose forze oscure, che minaccia di distruggere i loro regni e tutti i loro sudditi.

RECENSIONE PARTE RAZIONALE:
Copertina: Se devo essere sincera non mi convince. La ragazza rappresentata mi fa venire in mente "Alice nel paese delle meraviglie", immagine molto distante dalla rappresentazione delle tue sette protagoniste, che invece sono tutte fiere e coraggiose combattenti.
Non riesco quindi ad associarla a nessuno dei personaggi principali (almeno per quello che ho letto).
Anche il font del titolo non mi fa impazzire: lo trovo eccessivamente grande e "massiccio".
Se posso darti un consiglio la cambierei, per renderla in primo luogo più accattivante, e in secondo luogo, più vicina a ciò che il lettore andrà a leggere.

Ho apprezzato molto invece le immagini che metti come copertina dei singoli capitoli: sono in tema con l'argomento descritto e suggeriscono subito al lettore su cosa verterà il capitolo.

Altro piccolo suggerimento: nell'introduzione hai inserito una cartina che raffigura i tre regni: è troppo piccola. Ti consiglio di ingrandirla affinché il lettore possa capire il tragitto percorso dalle tue protagoniste.

Per quanto riguarda i capitoli non so per quale motivo ma, leggendo il sommario, non sono evidenti i titoli di tutti o comunque sono disordinati (non so se mi sono spiegata).
Inoltre se decidi di dividere un capitolo in due parti, la seconda parte deve avere il titolo della prima, esempio: "Il tempo, parte I" , "Il tempo, parte II", mentre tu spesso usi un titolo per la prima parte diverso da quello della seconda.

Sinossi: Non ho nulla da dire. Sintetica. Va dritta al sodo. Introduce la storia senza dire troppo, riuscendo allo stesso tempo a intrigare. Brava!

Grammatica e lessico: hai sicuramente una buona proprietà di linguaggio e ho trovato il testo scorrevole.
Ti ho segnalato delle imprecisioni riguardanti la punteggiatura (su cui devi lavorare molto perché spesso la tralasci), la tendenza a fare frasi troppo lunghe e complesse (e per evitare questo ti serve proprio lavorare sulla punteggiatura), qualche confusione sull'uso del condizionale e del congiuntivo, oppure qualche termine a mio parere errato come ad esempio "capelli purpurei" che tu descrivi come violacei, invece dovrebbero essere rossi, oppure "proposta sconcia" quando invece sarebbe più corretto dire indecente, "un aderente abito viola coricato sul letto" a mio parere, coricarsi è un termine che si riferisce a un soggetto, per un oggetto è più corretto usare "poggiato, adagiato".

Altra piccola pecca, l'uso della d eufonica: ricordati sempre che la d va usata solo quando due parole contigue iniziano con la stessa vocale, quando invece sono diverse la d decade.

Un altro consiglio che ti do riguarda l'uso delle virgolette nei dialoghi: sarebbe più corretto inserire i dialoghi tra le caporali e usare il virgolettato per i pensieri (in modo tale che siano anche più distinguibili).

Ho notato anche un altro aspetto che ti consiglio di correggere: in alcuni casi (mago Demetrio, Amelia mi pare, ovvero una delle donne che danno alloggio alle ragazze): parli dei personaggi senza averli introdotti a dovere. Ti faccio un esempio: prima parli di un mago pazzoide e del cacciatore di taglie detto lupo. Nel capitolo successivo citi Demetrio lasciando il lettore un po' spiazzato perché si domanda chi sia. Proseguendo la lettura si capisce che si tratta del mago, ma appunto, ricordati sempre di introdurre a dovere ogni personaggio.
Ti faccio anche presente che nell'editto di Fonterrato non è da subito chiaro che colui che è stato bandito sia il lupo. Parli di un cacciatore di taglie in generale. Poi si intuisce che stai parlando di lui, ma dovresti rivedere questa parte per renderla più chiara.

Descrizioni: Basta la parola ECCELLENTI? Non trovo altro termine per definire questa tua abilità.
Riesci a eccellere in tutti i tipi di descrizioni: da quelle ambientali, che riescono a mostrare al lettore ogni location, esattamente come l'hai immaginata tu, alle descrizioni fisiche e soprattutto emotive.
Ne voglio riportare una come esempio: "era alto e atletico, il suo corpo imponeva autorevolezza anche da lontano. I capelli neri e corti e lo sguardo penetrante che pareva riuscire a decifrare l'animo del suo interlocutore ancora prima che cominciasse a parlare".
Questa non è solo una descrizione fisica ma anche caratteriale: in queste poche righe sei riuscita a delineare perfettamente il personaggio in tutta la sua essenza.
Ho trovato finalmente anche delle descrizioni sensoriali: "l'aria era pregna di incenso che bruciava in un angolo della stanza, tuttavia si iniziava a percepire l'odore metallico  del sangue fresco".
Trovo sia importantissimo dare al lettore anche un'idea di tutto lo spettro di sensazioni che abbracciano i personaggi, da quelle visive, uditive a quelle olfattorie.
Piccolo consiglio: dato che sei così brava a delineare i personaggi perché la scelta degli identikit iniziali?
Gli avatar non mi dispiacciono anche perché credo che sia stata tu stessa a disegnarli. Tuttavia io eliminerei le descrizioni fisiche, pregi e difetti che hai inserito nel l'introduzione per ogni personaggio. Non ne hai veramente bisogno!

RECENSIONE PARTE EMOTIVA
Che dirti? Le tue caratterizzazioni sono talmente ben fatte che ho trovato dei personaggi reali, sfaccettati e soprattutto CREDIBILI.
Le sette principesse sono tutte protagoniste perché il carattere di ognuna viene fuori con prepotenza (in senso buono ovviamente).
Sono talmente diverse tra loro da affrontare anche le medesime situazioni in modo del tutto personale e differente dalle altre.
Un momento che riesce a rappresentare queste loro personalità così diverse è quello dell'attraversamento del ponte: ognuna affronta la difficoltà a modo suo, dalle più coraggiose alle più paurose, a quelle che vogliono mostrare il loro valore agli occhi delle compagne. Hai saputo racchiudere tutte le loro personalità in un'unica scena.

Il fatto però che siano principesse destinate a una grande impresa non impedisce loro di essere comunque giovani donne, con le loro paure, le loro insicurezze, i loro amori.
Sono descritte anche tematiche esistenziali importanti come l'amore omosessuale e la paura del giudizio, ma anche il senso di responsabilità che può portare a non lasciarsi mai andare.

Ho trovato geniale la scelta del numero sette: un numero dispari che per sua natura non permette a un elemento di formare una coppia come tutti gli altri. E questo elemento è Diana, il personaggio rebus, ambivalente, che potrebbe nascondere sia un risvolto positivo che negativo.

Devo inoltre menzionare la tua capacità di aver inserito e delineato anche molti personaggi secondari davvero interessanti e peculiari, ognuno dei quali scandisce una tappa del viaggio delle principesse.

In sintesi voglio farti i complimenti per avere avuto una così grande immaginazione nell' elaborare questo mondo fantasy (vi ammiro sempre, perché io so solo descrivere storie di vita comune) e nell' averlo arricchito di personaggi e avvenimenti che spingono sicuramente il lettore a immergersi nel viaggio delle sette principesse.
Ps: sono ancora indecisa su quale sia la mia preferita 😉

Recensioni razionalmente emotive (Riaperto)Where stories live. Discover now