Passi avanti.

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Erano ancora abbracciati, o almeno Ted la stava ancora abbracciando. Andromeda non sapeva cosa fare: aveva bisogno di quell'abbraccio, ma al tempo stesso si sentiva sicura. Si lasciò abbracciare però, lasciò che Tonks la tenesse ben stretta e le accarezzasse i capelli. Continuava a pensare e pensare, e infine i pensieri presero il sopravvento. Si staccò da lui improvvisamente e si ricompose, mentre lui sembrava ancora incredulo. Era accaduto davvero? Aveva appena abbracciato Andromeda Black?
-io lo so perché lo fai, e non dovresti farlo- prese a muoversi all'indietro per allontanarsi da lui
-si che devo, non me lo perdonerei mai se non lo facessi-
-tu non capisci, ti farai solo del male- lei non poteva. Lei era impegnata. Lei era impegnata con Lestrange e lui non le avrebbe mai permesso niente di simile.
-io capisco eccome, e lo capisci anche tu- continuava a correrle dietro, e Andromeda non sarebbe mai riuscita ad essere più veloce di lui.
-no tu non capisci, io ho un ragazzo e non posso lasciarti fare niente del genere- aveva seriamente lasciato che Tonks ci provasse spudoratamente con lei?
-e il tuo ragazzo ti ha ridotta così-
-Lestrange non mi ha fatto niente-
-lo chiami per cognome e hai un livido enorme sul braccio. Non parliamo poi di quella sera in corridoio- gli vennero i brividi solo a pensarci. Li avevano trovati intenti a litigare, e Ted non si sarebbe mai dimenticato il modo in cui l'aveva minacciata. Ted gli era corso incontro e l'aveva schiantato più e più volte. Era piena zeppa di sangue e la sua divisa era in condizioni a dir poco pietose. Aveva insistito perché non la portasse in infermeria, sostenendo che avrebbe solo peggiorato le cose. L'aveva quindi portata nella stanza delle necessità, le aveva medicato le ferite e le aveva dato una divisa nuova da mettersi. Sarebbe rimasto a dormire con lei, ma Androneda aveva sostenuto che non poteva affatto stare fuori da camera sua una notte, se l'avesse beccata qualcuno sarebbe finita in una marea di guai.
-quella sera è stato un caso a parte, e per quanto io sia grata di quanto hai fatto, non posso basarmi su una cosa del genere. Non posso basarmi su niente-
-mi sei letteralmente svenuta tra le braccia Andromeda! E la tua unica preoccupazione è stata non fare finire nei guai lui. Direi che hai fatto abbastanza-
-magari per te ho fatto abbastanza. Tu non sai come funziona, i miei genitori non mi crederebbero se gli dicessi una cosa del genere. E poi è già tutto deciso, non ho via di scampo- un brivido le percorse la schiena al ricordo di cosa le aveva detto la madre prima di ritornare ad Hogwarts "guai a te se oserai anche solo fare qualcosa di sbagliato. Giuro su Merlino Andromeda, se non ti ammazza tuo padre lo faccio io. Mi hai stancata con le tue bambinate" Andromeda aveva passato la notte a piangere, era terrorizzata all'idea di cosa sarebbe potuto succedere.
-Andromeda? Andromeda?- la Black si girò verso il suo compagno, che sembrava essere un misto di preoccupazione e dolcezza.
-ti senti bene? Ti eri incantata-
-sisi sto bene- Tonks parve accontentarsi di quella risposta e i due ripresero a camminare per un tempo che al ragazzo parve infinito.

-Ted?- Ted non si aspettava che Andromeda potesse chiamarlo, e soprattutto che potesse chiamarlo per nome.
-sì?-
-grazie per prima, mi serviva davvero- Ted le sorrise
-sei sicura di non volerne parlare? Avrò la bocca cucita come un pesce, nessuno ne saprà niente- Andromeda sospirò e scosse il capo
-magari un'altra volta- era un forse, e Ted ne sembrò estasiato. Annuì e le sorrise con forse troppa carica, era sul punto di abbracciarla di nuovo. Andromeda realizzò solo in quel momento quanto stesse trattando male colui che in realtà era sempre disponibile per lei.
Passarono una ronda molto tranquilla in realtà. Ted aveva deciso di non stressarla per convincerla a rimanere a dormire da loro ma di concentrarsi più sul conquistare la sua fiducia, e la cosa parve aiutare molto. Chiacchierarono di un sacco di cose, e per qualche assurda ragione scoprirono di avere tantissime passioni in comune. La ronda in generale fu abbastanza tranquilla, successe un unico casino.
-com'è che ogni volta siete fuori dopo il coprifuoco voi tre?- tre bambini del primo anno, tre Grifondoro.
-la vera domanda è: com'è che ogni volta che siamo fuori riuscite a beccarci?- semplicemente James Potter
-nono, la vera domanda é: perché noi non diamo retta a Sirius?- questo fu Lupin
-perché, Potter, mi sembra evidente che se gironzolate per i corridoi prima o poi qualcuno vi veda.-
-no io però adesso voglio sapere cosa dice tuo cugino- Ted simpaticone Tonks.
Lupin tentò di fermare Potter? Sì.
Lupin riuscì a fermare Potter? No.
-Sirius dice che "quella ragazza è pazza, è scientificamente provato che se uno prova ad uscire quando lei ha la ronda allora viene beccato. Ha duecento occhi"- Lupin si sbatté una mano sulla fronte, Minus ridacchiò e Potter si tappò la bocca per coprire le risate (imitato da Ted). Andromeda invece alzò un sopracciglio -poi lo sistemo-
-se gli taglia la testa è colpa tua, lo sai vero?- Andromeda poté leggere l'espressione di Lupin, che era circa un "dovrei cambiare amici". Guardò leggermente male Tonks e riaccompagnò tutti in dormitorio mentre lui continuava la ronda.
-non gli taglierai la testa davvero, vero?-
-non lo so, ci penserò sul momento Potter-

Si assicurò che tutti e quattro rientrassero in dormitorio e chiamò fuori Sirius, che al sentire la voce di Andromeda stava beatamente fingendo di dormire.
-ti butto giù dal letto e ti butto via le spazzole Black.- Sirius si precipitò giù dal letto e seguì la cugina fuori dalla stanza.
-vieni qui te- con l'apparente tentativo di abbracciarlo prese a fargli il solletico.
-io sarei pazza?- Sirius non le rispose, troppo intento a ridere
-pazza io?- riuscì a liberarsi abbastanza da mettersi a ricambiare il solletico, che per sua sfortuna Andromeda soffriva solo sui fianchi. Quando ritenne di averlo solleticato abbastanza lo lasciò andare per qualche secondo per fargli riprendere fiato.
-quindi sarei pazza Black?-
-posso sapere chi è lo stronzo che te lo ha detto?- si soffermò molto sulla parola stronzo.
-Potter. Si risponde però-
-io voglio bene a questa pazza- l'abbracciò accoccolandosi contro di lei sperando di intenerirla
-e io voglio bene a questo leccaculo- Sirius ridacchiò e le baciò la guancia, poi Andromeda lo rispedì a letto. Uscendo dalla sala comune però giurò di averlo sentito urlare contro Potter. Scuotendo il capo divertita raggiunse Ted e riprese il giro di ronda.
-mi eri quasi mancata Black-
-siamo tornati a Black, Tonks?-
-se preferisci ti chiamo per nome- lei gli fece un'occhiolino e riprese a camminare. Quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire prima o poi.









True love || TedromedaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora