capitolo 1

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Ecco che faccio il solito sogno in cui un ragazzo ci prova con me e mi bacia, per poi sentire un rumore assurdo alla porta.
"JUDE SVEGLIA!"
Solo dalla voce capisco che è Chloe, la mia migliore amica. Mi alzo e, vestendomi tranquillamente, le apro la porta, pronto a sopportare un ennesima giornata all'università. Ma non una normale: oggi verranno assegnati i dormitori e i coinquilini. Finalmente non dovrò più vivere in questo posto che per un anno intero ho chiamato casa.
"Hey Chloe" la saluto, con il mio tono sempre molto poco allegro.
"alla buon ora! andiamo, su!" mi risponde, prendendomi il braccio, andando verso la mia bici.
“Monta su” le dico, incitandola a sbrigarsi. Saliamo entrambi sulla bici e ci avviamo all’università.
Arrivammo dopo 10 minuti. C’erano già in bella mostra i soliti gruppi di coglioni, le puttanelle sottone, gli sportivi che si credono Dio e quelli normali, gli unici che in effetti riesco a sopportare.
Entro e mi avvio verso la mia classe, ma appena mi distraggo un attimo mi scontro con qualcuno. Sto per rispondergli male, ma appena lo vedo è come se le parole mi si bloccassero in gola. Era uno degli sportivi ma di solito tendo a rispondere… come mai ora no?
"oh scusa, va tutto bene?" mi chiede lui dandomi una mano ad alzarmi
"s-si..." lo rassicuro alzandomi. — cavolo se è carino però — pensai… ma che cazzo penso?! E perché balbetto?!
Lo ringrazio e, completamente imbarazzato, corro verso la mia classe. Arrivo e ricevo la ramanzina dalla prof, come se non mancasse altro. Vado al mio posto e per tutte le lezioni non faccio altro che pensare a quel ragazzo. — perché sto pensando solo a lui ora?! Okay, calma Jude. —
Feci una marea di pensieri senza alcun motivo per tutto il tempo.
Finalmente dopo 5 ore che sembravano infinite posso andare a vedere dormitorio che mi era stato assegnato.
"Mh… camera B22. Spero che il mio coinquilino sia normale."
Appena arrivato fuori la porta, mi bloccai un momento.
“Probabilmente c’è già qualcuno dentro… non devo sembrare strano.” Penso. Mi decido ad entrare e, appena lo vedo, non credo ai miei occhi. Il mio coinquilino è lo stesso ragazzo contro cui ho sbattuto stamattina.
"Oh, ci rincontriamo!" mi dice avvicinandosi.
"a q-quanto pare" balbetto, non riuscendo a ignorare il fatto che stesse senza maglia.
"Scusa per le condizioni, mi stavo cambiando" mi dice, notando il mio palese rossore.
"Tranquillo. Ti dispiacerebbe farmi passare? Vorrei sistemare le mie cose"gli chiedo. Lui spostandosi mi fa passare. Inizio a togliere le cose dalle mie borse, e lo vedo molto incuriosito. La sua curiosità si trasformò in un’improvvisa domanda: "come mai quel correttore?". Io, senza dire nulla, mi pulisco leggermente il viso scoprendo le mie occhiaie da maratona di anime notturna.
"Oh, cazzo. Problemi col sonno?" mi chiede ridendo
"No, semplicemente una piccola maratona" gli dico senza specificare di cosa, aspettandomi che me lo avrebbe chiesto.
"Non c'è bisogno che le copri, ti stanno bene" mi risponde toccandone una, "comunque piacere, Ryan" aggiunge guardandomi negli occhi.
"P-piacere, Jude" gli rispondo diventando sempre più rosso. Lui fa una risatina e mi dà una mano a sistemare le mie cose. Dopo poco finiamo e ci mettiamo entrambi sui nostri letti.
"Perché non mi parli un po' di te?" mi chiede sedendosi sul letto.
"Ehm… non è che sono chissà quanto interessante" rispondo per evitare la domanda.
"Andiamo! Non hai passioni, hobby oppure una serie TV preferita?" continua insistendo.
"Mh… se la metti così, come passione  mi piace molto disegnare e leggere, mentre non sono il tipo di persona che guarda serie TV" gli rispondo ancora senza dirgli che guardo anime e leggo manga
"Tipo cosa leggi o guardi?" chiede nuovamente. Ormai non ho più scampo, devo dirglielo per forza…
"Come dire… di solito guardo anime e leggo manga. Ecco in cosa consisteva la mia maratona" gli dico aspettandomi battutine idiote.
"Interessante, e qual è il tuo preferito?" mi chiede sorridendo. Rimango quasi stupito, ma tranquillamente rispondo: "beh, il mio preferito si chiama danganropa, ho anche il videogioco"
"Davvero? potremmo giocarci insieme, oppure guardarlo" esclama contento, al che accenno un sorriso e prendo la switch dallo zaino.
"Volentieri! Vuoi che ti spieghi prima come funziona?" chiedo mentre accendo la switch
"Nah, voglio capirlo da solo. Magari ti chiedo qualcosa mentre giochiamo"
Si mette accanto a me sul letto — come mai il mio cuore ha iniziato a battere così forte appena si è avvicinato? — e iniziamo a giocare, e ogni tanto gli spiego quello che succede e lo vedo molto interessato
"Non so se sia il gioco oppure il modo in cui spieghi,ma è molto interessante"
Gli sorrido, "non saprei, ma rimane bello avere della compagnia"
Continuammo a giocare per tutto il pomeriggio.
"Che ore sono?" chiedo.
"Sono le 20, ordiniamo qualcosa da mangiare?"
"Certo,una pizza va bene?" gli propongo. Lui annuisce e ordiniamo due pizze online. Nell’attesa iniziamo a parlare di noi, finché lui non inizia a raccontarmi cose su di lui molto intime, come che suo padre fosse un criminale tossico dipendente, il che mi stupisce dato che, nonostante ci conoscessimo appena, si senta a suo agio a raccontarmi cose così, e, preso dalla curiosità, decido di fargli qualche domanda.
"Ma in tutto ciò che ti è successo da piccolo, dov'era tuo padre?" gli chiedo curioso. Vedo subito un sacco di tristezza nel suo volto — che domanda del cazzo, come posso pretendere che dopo tutto quello che mi ha raccontato mi risponda? —
"lui in tutto questo era in prigione... è stato arrestato perché era uno spacciatore, oltre che un dipendente dalla droga, e in più era anche abbastanza violento..." mi risponde trattenendosi dal piangere. Preso da un impulso lo abbraccio per consolarlo, lui ricambia e mi stringe forte scoppiando  in lacrime. Mi sento una merda per averlo fatto piangere…
"Scusami, non avrei dovuto farti quella domanda…" gli dico cercando di consolarlo.
"Tranquillo, avevo bisogno di dirlo a qualcuno, non riuscivo più a tenere tutto dentro… piuttosto ti devo ringraziare" mi risponde asciugandosi le lacrime. Gli sorrido.
Sentiamo bussare alla porta e capiamo che sono le pizze. Ryan si sistema e va ad aprire, e iniziamo a mangiare.
"è davvero buona la pizza" gli dico cercando di non pensare a quello che è successo prima.
"già, molto. Senti… qual è stato il tuo sogno più strano?" chiede improvvisamente.
"ce n’è uno molto strano che faccio spesso…"
"Sarebbe?" chiede curioso.
"In poche parole, in questo sogno c'è un ragazzo con un volto sfocato che mi bacia, ma il sogno si interrompe sempre qui…" gli dico imbarazzato.
"Anche a me, solo che nel mio sogno sono io a voler baciare un ragazzo, ma all’improvviso scompare e io mi sveglio" mi risponde stupito. Rimango sorpreso nel sapere che anche a lui piacciono i ragazzi — non è che forse mi sto innamoran… no, Jude! Non pensarci nemmeno! —
"Sai, dicono che la persona che compare in questi sogni è la tua anima gemella, e finché non la vedrai nella vita reale il volto rimarrà sfocato"
"Davvero?"
"Sì, o almeno così ho sentito…" mi risponde stendendosi sul suo letto. Dopo esserci sistemati entrambi per dormire, spengo la luce.
"Buonanotte, Ryan" gli dico addormentandomi.
Inizia come sempre il solito sogno, ma… non ci credo, riesco a vedere il suo volto! Corro verso il ragazzo per vedere meglio il suo viso e… cosa? Come mai c'è Ryan nel mio sogno? questo vuol dire che è lui la mia anima gemella?! Sono rimasto senza parole… ma questa volta riesco a continuare il sogno, fino a quando, come sempre, inizia a suonare la sveglia. Mi sveglio e noto che Ryan sta ancora dormendo. Mi vesto in fretta e vado al dormitorio di Chloe per raccontarle tutto, ma correndo la incontro nel corridoio.
“Chloe, non crederai mai cos'è successo"
Le spiego tutto sperando che mi contraddica come fa solitamente.
"Beh, è molto probabile che lui sia la tua anima gemella" mi risponde convinta. Rimango scioccato… in fondo non è che siamo proprio sconosciuti, andiamo nella stessa classe e siamo coinquilini, quindi un po’ ci conosciamo.
"Per caso lui ti piace?" mi chiede Chloe provando ad aiutarmi. Io annuisco diventando sempre più rosso.
"Aspetta un po' per averne la conferma"
Una volta finito di parlare con Chloe, torno in camera e vedo Ryan preoccupato, come non mai come se stesse cercando qualcosa.
"Va tutto bene?" chiedo confuso. Lui mi corre incontro come se fosse contento di vedermi
"Grazie a dio sei qui" mi dice tirando un respiro di sollievo, per poi tornare in se
"C'è qualcosa che non va?" gli chiedo sempre più confuso
"Nulla, mi ero solo preoccupato, non vedendoti" dice calmandosi. Mi accenna un sorriso e va a cambiarsi. I giorni passano e la nostra amicizia diventava sempre più stretta, ma non riuscivo mai a dirgli quello che provavo nei suoi confronti.
Oggi che non avevamo lezione decidemmo di andare a fare un giro, finché di colpo non sentimmo qualcuno correrci incontro.
"RYAN!" urlava una voce dietro di noi. Ci fermiamo per vedere chi fosse e vediamo un uomo che, a giudicare dall’aspetto, avrebbe potuto avere 45 anni, e guardandolo bene è molto simile a Ryan. L'uomo indossa vestiti trasandati e si vede che non era nella situazione migliore. Allora guardo ryan confuso e lo vedo come se stesse per esplodere.
"Che cazzo ci fai qui?!” gli urla contro arrabbiato
"Sono venuto per vedere come sei cresciuto… volevo farti una sorpresa e renderti felice, figliolo" risponde l'uomo. Queste parole mi lasciano sconvolto.
"Felice?! Non dire cazzate, lo ero di gran lunga mentre eri in prigione, lurido pezzo di merda!"
"Andiamo, figliolo. Lo sai che io ti voglio be-" non fa in tempo a finire la frase che Ryan gli tira un pugno.
"STA ZITTO" aggiunge versando qualche lacrima.
"Andiamo, cos'hai ora che dici di essere più felice?" gli chiede l'uomo alzando leggermente la voce.
"Ora vado all’università, ho degli amici che mi vogliono bene, buoni voti, e il mio migliore amico che è stato l'unico ad ascoltarmi, a capirmi e a consolarmi mentre gli parlavo dell’inferno che mi hai fatto passare, compare da più di un anno nei miei sogni e non so nemmeno come cazzo dirgli che mi piace!" gli risponde Ryan, quasi dimenticandosi di me.
>>> "Cosa...?"
Diventiamo entrambi rossi.
Lui inizia a correre in direzione dell’università, io per parlargli lo inseguo — dannazione, è troppo veloce per me!
Prendo una scorciatoia per cercarlo e, non trovandolo, chiedo ai suoi compagni di squadra se sapessero dove fosse.  Rassegnato, provo a cercarlo all’esterno e finalmente lo vedo sotto un ciliegio su una piccola montagnetta dietro la palestra. Gli corro incontro nonostante l'affanno.
"Ryan!" urlo preoccupato "cristo santo, dov'eri finito?!"
Lui ignora la mia domanda e abbassa lo sguardo. Io, calmandomi, mi siedo accanto a lui
"Scusa…”
"Per cosa?" gli chiedo guardandolo negli occhi
"Per tutto…" dice iniziando a piangere involontariamente
"Hey, hey… tranquillo, va tutto bene" gli dico abbracciandolo. Dopo qualche minuto ci alziamo
"Riguardo quello che hai detto su di me, vorrei aggiungere una cosa..."
"Dimmi pure"
"Anche io sono innamorato di te..." dico, per poi raccontargli tutto il resto. Lui accenna il suo solito sorrisetto e, senza pensarci due volte, lo bacio, lui ricambia circondandomi con le sue braccia. Subito sento che aggiunge la lingua. Sento una sensazione bellissima, mi rilasso sentendo la sua mano tra i miei capelli, e dopo un paio di minuti che avrei preferito non finissero ci stacchiamo per prendere entrambi aria, e abbassando lo sguardo notiamo che ad entrambi è diventato duro
"Che ne pensi di continuare in dormitorio?" dico con tono provocante. Lui senza farselo ripetere mi prende e mi porta nel nostro dormitorio. Appena arriviamo, riprende subito a baciarmi. Iniziamo entrambi a spogliarci e ci buttiamo sul suo letto.
Indossiamo entrambi i boxer, mi sento il cuore battere senza sosta. Si avvicina al mio orecchio
"Farò in modo che tu ti rilassi il più possibile prima di infilarlo" sussurra dolcemente, per poi iniziare a baciarmi il collo lasciandoci vari segni, scende verso il petto e inizia a stuzzicarmi con la bocca e con le dita. Ho brividi di piacere ovunque al sol sentire il suo tocco.
"Mhh... sì così" dico tra un gemito e l'altro. Dopo poco sento che mi sta abbassando i boxer e inizia a leccarmelo. La sensazione del suo respiro caldo mi eccita sempre di più.
"Ngh… se continui così non so se resisterò" gli dico continuando ad ansimare.
"Potrai venire quante volte vorrai, tranquillo" mi risponde continuando a toccarmi.
"I-io… voglio venire con questo" dico toccandoglielo. Lui mi guarda per poi abbassarsi i boxer.
"Dimmi se vado troppo forte, ok?" spinge la punta sul mio buco
Lo mette lentamente dentro fino a infilarlo tutto. Era più grande di quanto immaginassi. "Sei stretto, cazzo" dice iniziando ad ansimare anche lui, e si muove pian piano più veloce fino a toccare il fondo.
"Aah~ Ryan~ sii" continuo a gemere. Dopo alcune spinte ecco vengo sporcandomi tutto.
"Vedo che stai apprezzando"
"Mmmh… ti prego, non fermarti"
Mentre continua a muoversi mi prende e, avvicinandomi a lui, mi bacia aggiungendo subito la lingua, e appena si stacca rimango la lingua fuori dalla bocca preso dall'eccitazione che stava prendendo il controllo del mio corpo — o forse aveva già preso il controllo del mio corpo.
"R-ryan così sii~" dico gemendo come non mai, e senza accorgermene avevo raggiunto l'orgasmo, e non mi mancava poco per perdere totalmente il controllo. Inizio a gemere come una troietta senza trattenermi.
"Wow… ti piace così tanto?" mi chiede ridacchiando.
"Sì… non fermarti!~" dico guardandolo negli occhi. Senza che se ne rendesse conto, lui stava venendo dentro di me
"Aaah ~"
Lui si allontana e si stende accanto a me, mentre il suo sperma mi cola sulle gambe.
"Wow... è stato bellissimo…" gli dico accocolandomi a lui
"Già. Ti amo, Jude" mi dà un bacio sulla fronte e finiamo per addormentarci l'uno nelle braccia dell'altro.

Tutto solo un sognoWhere stories live. Discover now