Torre di Astronomia

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Una notte di Luna Piena.

Una giovane ragazza di diciassette anni che non riesce a dormire. 

La torre di Astronomia.

Un giovane ragazzo che è stato cacciato dalla sua camera dal suo compagno, Amos Diggory, che doveva vedersi con la sua ragazza.

Un luogo, due persone, sentimenti contrastanti, animi in burrasca, è così che nascono le amicizie vere? E' così che nasce l'amore?

-Black, anche tu qui?- la giovane ragazza, dal nome pari a quello della galassia gemella alla loro, parve strofinarsi gli occhi e alzarsi in tutta fretta. 
-me ne stavo giusto andando.-
Non si conoscevano, non erano amici, frequentavano solo gli stessi corsi ed erano compagni di banco a Pozioni, questa non è amicizia. Eppure in quel momento gli fece tenerezza. Si conoscevano da sette anni e Ted Tonks non l'aveva mai vista piangere. Aveva sempre su quello sguardo freddo, il tipico sguardo di chi nasconde qualcosa agli altri e a sé stesso. L'afferrò per il polso sinistro e la tenne ferma, nonostante lei opponesse resistenza.
-perché piangi?-
-fatti gli affari tuoi, Tonks- riuscì a liberarsi dalla sua presa e a correre giù per le scale della torre, e Ted non fece in tempo a correrle dietro, perché lei era già sparita dietro qualche colonna. 
Allora poté solo ritornare sulla torre e riflettere.

Riflettere. 

Ted Tonks non amava riflettere. Passava la maggior parte del suo tempo insieme ai suoi amici a fare qualche stronzata, se gli avanzava del tempo studiava anche e giocava a quidditch per i Tassorosso, la sua casa. Era un ragazzo semplice, il tipico ragazzo che ha molti amici ma che si fida solo di tre persone, che ha un'enorme cotta storica per una ragazza e che da ella viene ignorato. Insomma, niente di interessante, eppure a lui stava bene così. Poteva dire di aver avuto una bella infanzia nel mondo babbano e di star vivendo una bella adolescenza, eppure sentiva che gli mancava qualcosa, o meglio qualcuno. Ciò che a Ted mancava era quella persona in grado di farlo sorridere in qualsiasi momento, qualcuno che tenesse alto il suo umore e che lo facesse sentire apprezzato. 
Ne aveva avute di ragazze nel corso degli anni, ma nessuna era mai riuscita a fargli provare quella sensazione di pace che dovresti provare quando sei con qualcuno che ami. Probabilmente era stata anche colpa sua però. 
Si era innamorato la prima volta all'età di undici anni, il primo settembre del 1964. L'aveva vista salire sullo sgabello nella sala grande e lasciare che il cappello parlante le scombinasse i ricci, e in quel preciso momento si era innamorato. Lei era poi finita a Serpeverde, e si era diretta al suo tavolo. Era stato sfortunato quella volta, quando venne il suo turno di sedersi sullo sgabello lei non lo degnò di uno sguardo, passò la serata seduta accanto a quella che avrebbe poi scoperto essere sua sorella, Bellatrix Black. 
Si era detto che gli sarebbe passata, ad undici anni non puoi innamorarti per davvero, e invece non era andata così. Aveva capito che tre mesi estivi non sarebbero mai bastati a dimenticarla quando l'aveva rivista sul treno, l'anno dopo. Se ne stava sola, seduta in uno scompartimento vuoto, e leggeva un libro. Ed era decisamente stupenda. Sembrava una di quelle principesse dei cartoni che la sua cuginetta adorava guardare. Aveva provato a parlarle, ma lei lo aveva respinto con un certo nervosismo. 
Al loro terzo anni aveva provato a chiederle di uscire con lui ad Hogsmead, in una delle gite organizzate dalla scuola, ma lei aveva rifiutato ogni singola volta. 
Lo stesso era successo al loro quarto anno, quando sua sorella aveva finito gli studi. Ted aveva pensato che si sarebbe sentita più libera e che magari ci avrebbe anche solo pensato, ma non era andata così. Ora passava molto tempo con l'altra sua sorella, Narcissa Black. Aveva un anno in meno di lei, ed era evidente non fosse un piccolo genio, dato che ogni pomeriggio Andromeda la aiutava a studiare. 
Al loro quinto anno Ted si era ripromesso che l'avrebbe lasciata perdere, e aveva cominciato ad uscire con qualsiasi ragazza dimostrasse un minimo di interesse nei suoi confronti. Aveva dato il primo bacio e compiuto molte esperienze, ma in ognuna di queste ci rivedeva lei. Quel bacio spettava a lei, le serata nella Stanza delle Necessità a guardare film babbani spettavano a lei, quegli abbracci li avrebbe voluti da lei. Eppure lei non voleva lo stesso, era evidente. 
Avevano le ronde insieme, Ted non riusciva a spiegarsi come fosse divenuto prefetto, sapeva solo che gli andava benissimo. Ancora una volta ci aveva sperato, si era detto che magari il problema era il quantitativo di persone attorno a loro, ma non aveva avuto affatto ragione. Lo ignorava e basta, e quell'unica volta che lui aveva osato spingersi oltre chiedendole come mai si comportasse da stronza con tutti lei non gli aveva neanche risposto, semplicemente si era data per malata per le due settimane successive e aveva chiesto un cambio di turni. 
Al sesto anno non era cambiato niente, Ted cambiava ragazza ogni due mesi e lei mostrava l'indifferenza più totale. Stava sempre sola, leggeva e studiava tutto il giorno e quando non studiava era perchè erano in gita ad Hogsmead. Non ci andava con qualche ragazzo, solo con un bambino che non era di Hogwarts. Aveva forse dieci anni ed era la sua fotocopia. Quelle erano le uniche volte in cui Ted, che casualmente capitava sempre nel suo stesso posto, la vedeva sorridere. 
E ora eccoli lì, al loro settimo anno. Non si conoscevano e Ted aveva una cotta assurda per lei. Ormai aveva rinunciato ad uscire con altre ragazze, il suo cuore apparteneva solo all'unica che non lo guardava neanche e che non lo sopportava. Ma quell'anno c'era qualcosa di diverso, la vedeva sempre in compagnia di quello stesso bambino, per il resto era sempre in biblioteca o in giardino e non stava mai da sola. C'era qualcosa sotto, ne era sicuro. Voleva scoprire cosa ad ogni costo, ma lei sarebbe morta prima di dargli un minimo di confidenza.

Quindi no, l'amore non nasce su una torre al chiaro di luna. 





































































































True love || TedromedaWhere stories live. Discover now