11| E menomale che non era niente

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"E menomale che non era niente,
ho ancora il tuo profumo sulla pelle."
⏯️ Fino alle sette, Dile.

"⏯️ Fino alle sette, Dile

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28 Maggio 2021.

Monaco. 📍

Era passata una settimana dall'ultima volta che si erano visti. Daniel era ancora a Monaco, a casa sua, per godersi gli ultimi giorni di pausa che aveva a disposizione prima della prossima gara. Cloe invece, dopo aver passato qualche giorno in Italia dalla sua famiglia, era ritornata a Montecarlo. Lei e Iris avevano deciso di passare alcuni giorni a Monaco con altri loro colleghi prima del Gran Premio dell'Azerbaijan.

Aveva raccontato alla sua amica ciò che era successo tra lei e Daniel solo un paio di giorni dopo l'accaduto. Aveva sentito il bisogno di raccontarlo a qualcuno, e chi se non ad Iris? Avrebbe potuto parlarne con Niccolò, ma lui non conosceva Daniel. Non che Iris lo conoscesse bene, ma ci aveva parlato qualche volta in più rispetto al suo migliore amico.

Lei e Daniel si erano solo inizialmente scambiati qualche messaggio. Il giorno dopo essere finiti a letto insieme, Cloe si era rivestita in silenzio ed era andata via ancora prima che Daniel potesse svegliarsi. Avrebbe potuto aspettarlo e parlare con lui di ciò che era successo, ma aveva avuto paura. Erano stati entrambi azzardati nel farlo, ma al tempo stesso quella sera entrambi si erano sentiti che fosse la cosa migliore da fare in quel momento.

Dove sei? Sei sparita.

Daniel si era sentito uno stupido ad inviare quel messaggio non appena sveglio, ma aveva sentito il bisogno di farlo perché voleva una risposta. Solitamente non gli importava se le ragazze con cui aveva passato una notte sarebbero andate via al suo risveglio. Con Cloe invece sembrava tutto così diverso. Quando si era svegliato e non l'aveva trovata al suo fianco, per un attimo si era sentito perso e la paura aveva iniziato a farsi spazio dentro di lui. Paura perché non capiva cosa gli stesse succedendo.

Scusami, ma avevo l'aereo
poche ore dopo.

Il messaggio di Cloe era stato una mezza verità. Aveva veranda l'aereo il giorno dopo e sarebbe dovuta ritornare in hotel per prendere la valigia per poi partire con Iris, ma non aveva tutta quella fretta che invece aveva fatto credere a Daniel. Lei era andata via da casa sua verso le sette di mattina, ma l'aereo sarebbe partito verso le sei di pomeriggio. Avrebbe quindi avuto il tempo necessario per aspettare il risveglio di Daniel e per parlare con lui.

Era scappata perché in realtà non aveva voluto affrontarlo. La notte che aveva passato con lui era stato un sbaglio. Aveva solo litigato con Evan, non si erano lasciati, e lei si era subito buttata tra le braccia di un altro. Ogni volta che ripensava a quella notte, però, si ritrovava a desiderarne altre con Daniel. Non era stato solo sesso, e di questo ne erano purtroppo consapevoli entrambi.

Improvvisamente qualcuno l'abbracciò da dietro, facendole spuntare un piccolo sorriso sul volto. «Buongiorno piccola.» le sussurrò all'orecchio Evan, per poi farla voltare verso di sé e baciarla. Esatto, Evan. Qualche giorno dopo il Gran Premio di Monaco l'aveva contattata chiedendole di parlare e così si era presentato a Napoli e, davanti ad un caffè preso in un bar della città partenopea, aveva deciso di dargli una seconda possibilità.

QUEL FILO CHE CI UNISCE [DANIEL RICCIARDO]Where stories live. Discover now