PARTE II: Il ragazzo senza patente

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Con un caffè freddo in una mano, Josie passò le dita sui maglioni color pastello in esposizione, mentre parlava

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Con un caffè freddo in una mano, Josie passò le dita sui maglioni color pastello in esposizione, mentre parlava. 

"E quindi niente, sai quando dicono che prima di morire ti vengono dei flashback con i momenti più importanti della tua vita? Beh, l'unica cosa a cui sono riuscita a pensare è stata Mark." Josie bevve un sorso della sua bevanda. "È stato davvero strano. Un colpo in testa, e così come per magia, è diventato uno dei ragazzi più attraenti che abbia mai visto." 

"Com'è potuto accadere?" Lia, la sua migliore amica, le chiese con un'espressione chiaramente confusa. Le due ragazze erano inseparabili quasi quanto Josie e Mark, erano diventate amiche al liceo e si erano persino iscritte allo stesso college. Come al solito, stavano trascorrendo la giornata, facendo shopping e mangiando dagli stand stradali, dato che le loro lezioni erano state cancellate.

"Penso siano le leggi della fisica. La velocità della palla che ha colpito il cerchio metallico del canestro—"

"Non sto parlando di questo, tesoro." Lia storse gli occhi. "Intendo dire, com'è possibile che una persona abbia bisogno di un trauma cranico, per rendersi conto di provare qualcosa per il suo migliore amico?

Josie si mise ridere, camminando verso il reparto successivo. "Di cosa stai parlando?"

"Sto dicendo che tu e Mark siete l'incarnazione della tipica storia cliché 'da amici ad innamorati', ma non te ne sei mai accorta." Lia dichiarò. 

"Cosa? Non ha alcun senso." Josie disse. "Semmai siamo la prova vivente che l'amicizia tra un ragazzo e una ragazza può esistere." 

Lia scosse la testa. "Può esistere, ma non nel vostro caso." 

"Oh, che carina." Josie disse, toccando un'adorabile minigonna rosa plissettata, per poi ansimare di fronte al prezzo stampato sul cartellino. 

"Lo sai che gli voglio un bene dell'anima, ma non mi piace in quel senso." 

"Sei sicura?"

"Al cento per cento." 

Okay, forse non proprio al cento per cento. 

Josie si soffermò a riflettere sulla sua conversazione con Lia più a lungo del dovuto. Mentre lavorava ai suoi compiti sull'analisi dei dati, non poté fare a meno di chiedersi se nelle parole di Lia, ci fosse almeno un briciolo di verità. I suoi occhi si spostarono lentamente dallo schermo del computer, alle foto stampate, che lei stessa aveva attaccato a dei fili di corda, che pendevano dalla parete. Sul filo posizionato più in alto, c'erano le foto con la sua famiglia, che ritraevano occasioni speciali o vacanze, scattate da Jhonny quando aveva iniziato a sviluppare una passione per la fotografia. Sul filo più in basso, quello che ogni volta che si sedeva alla scrivania, si trovava all'altezza dei suoi occhi, c'erano solo foto con Mark: foto dei loro abbracci alle medie, foto scattate durante la cerimonia del diploma del liceo e foto del Natale più recente, che avevano trascorso insieme. 

Dudezoned / Mark LeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora