6 - Compleanni e addii

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Attacco dei rettangoli di scotch arrotolati su se stessi sul retro dei palloncini a forma di lettere dorate che formeranno la scritta "Happy Birthday" sul muro del salotto.
Sbuffo perché manca ancora molto da fare e mi lamento a voce alta.
"Qualcuno mi aiuta?" in un batter d'occhio mi ritrovo Carola e Guido a fianco che mi passano via via le lettere e mi aiutano ad appenderle.
Ad un tratto mi sento sollevare da terra, è Guido che mi sta aiutando ad attaccare alcune lettere - perché in effetti faticavo e mi dovevo allungare tanto per arrivare all'altezza giusta - facendomi trasalire dalla paura e cacciare un urletto acuto per poi ridere.
"Ma che sei pazzo?"
"Sì amo, pazzo di te"
"Guidooo" lo sgrido per poi scoppiare a ridere.

Finito di attaccarle tutte cerco di capire se abbiano un senso e siano un minimo guardabili ma dalla mia prospettiva di giudica male.

"Sono dritte, Nicky?" chiedo a Nicol che si sta versando un bicchiere d'acqua poco più lontana.
"Abbastanza dai" sorride bevendo un sorso.

Mi guardo intorno e controllo che sia tutto più o meno pronto, Alex sta spacchettando la torta e la sta mettendo sui tavoli apparecchiati precedentemente da Dario e Serena.
I festoni sono appesi, i palloncini ad elio col numero 19 sono pronti vicino all'ingresso - in modo che siano la prima cosa che vede appena entrato, ma non da fuori, altrimenti sarebbe uno spoiler.

"Arriva arriva!" Serena grida verso di noi che stiamo ancora sistemando gli ultimi palloncini colorati qua e là.
In preda al panico decido di non appenderli più e li tengo in mano, dandone un paio a Guido e Luigi che sono i primi che mi ritrovo accanto.

"Shhh fate piano" Mattia minaccia tutti cercando di mantenere un tono di voce basso.
Ci avviciniamo tutti all'isola della cucina, in silenzio, aspettando che la porta si apra.

Non appena Christian entra in casa, tutti urliamo "Sorpresa!" io gli lancio addosso i palloncini e Luigi e Guido mi seguono a ruota.
Si mette a ridere e i suoi occhietti si illuminano, sembrano pieni di gioia. Si toglie la mascherina mostrando un sorriso che va da orecchio a orecchio. È visibilmente in imbarazzo ma traspare la sua felicità e sensazione di sorpresa.

Dopodiché iniziamo tutti ad intonare "Tanti auguri a te", Mattia gli corre incontro e le abbraccia, presto imitato da Luca e Guido.
Dopodiché è il momento abbraccio con tutti o quasi, mentre altri iniziano cori da stadio, altri ancora si precipitano a mangiare l'aperitivo.

La serata è tranquilla e in fin dei conti c'è una bella atmosfera tra noi. Siamo spensierati e nonostante la stanchezza della giornata riusciamo a svagarci.
Ci hanno portato un piccolo buffet di dolce e salato, succhi di frutta e altre bevande - rigorosamente analcoliche.

Christian e Mattia danno spettacolo col loro boogie, e poi sembra diventare un remake delle scorse puntate. Il passo a due di Carola e Mattia, qualcosa del nostro passo a due, quello con Serena. Le imitazioni dei cantanti di noi ballerini.
Mi piace la semplicità di questi ragazzi, con cui è facile divertirsi senza dove fare nulla di particolare.

Ad un certo punto Luigi, Guido e Dario iniziano a prendere in giro i prof di ballo e penso di perdere un polmone quando Guido - imitando la Cele - dice a Carola "devi stare tranquilla perché sul tip tap spacchi, sul break dance fai paura, quando giri su la testa ti amo, devi solo lasciarti andare amo, va bene teso?".
Voglio troppo bene a questi ragazzi.


***


I miei occhi si riempiono di lacrime fino ad impedirmi la vista, poi vengono liberate e come una piena iniziano a scorrere incessantemente sul mio viso.
Scuoto la testa perché non ci credo, non ci volevo credere e non mi sembra ancora vero. Singhiozzo, incontrollatamente. Cerco di calmarmi perché ho il microfono aperto e sono ripresa in ogni angolazione.
Carola, Sissi, Christian e Mattia sono nella mia stessa situazione. Li vedo asciugarsi gli occhi con le dita.

Guido ringrazia la Celentano - anche se non se lo meriterebbe per la sua scelta poco professionale ed egoista - ringrazia Maria e poi si gira a ringraziare noi, dicendo che siamo fantastici. Gli applaudiamo tutti, tra le lacrime.
Poi ci alziamo uno ad uno e lo abbracciamo, non riesco a dire nulla tranne un "ti voglio bene" nel suo orecchio mentre lo stringo forte, e poi gli lascio un bacio sulla tempia. La cosa quasi divertente è lui che consola noi mentre tutto singhiozziamo nelle sue braccia.

Cristiano lo ringrazia per la sua gentilezza durante i giorni in cui è stato in casetta, pur sapendo la possibilità di essere rimpiazzato da lui.

"L'ultima cosa poi giuro che me ne vado" dice questa pelle posizionandosi al centro dello studio, col sorriso più triste che possa indossare, tira su entrambi i bicipiti e ce li mostra "Non si molla raga" e allora scoppio di nuovo a singhiozzare mentre sorrido e lo guardo andare via.
Avrei preferito andarmene io piuttosto che vedere lui uscire così ingiustamente.

La sera il rientro in casetta è a lutto, sapevo che un'eventuale uscita di una delle persone a me più fare qua dentro sarebbe stata dura, ma non pensavo così.
Guido poi è l'ultimo che se lo meritava.
Mi siedo sul divano e dopo poco mi raggiungono Chri e Matti, seduti a fianco a me. Guidata dallo sconforto mi lascio scivolare sulla seduta e appoggio la testa sulla spalla di Chri, una lacrima solitaria mi scende fino a bagnare la sua maglietta. Mi circonda le spalle con il braccio e mi accarezza quest'ultimo delicatamente. Mattia si sposta e viene a sedersi alla mia sinistra, così che io risulto adesso in mezzo ai due, si sdraia sul divano con la testa sulla mia pancia e io gli accarezzo piano piano i capelli. Poi si gira con gli occhietti lucidi e lo abbraccio, che diventa un abbraccio a tre con anche l'altro scapestrato alla mia destra.

Dopo poco rimango sola perché i due raggiungono il biondo a finire la valigia, restituendo qualche capo di abbigliamento che si erano prestati a vicenda. Chri mi lascia spiazzata dandomi un bacio tra i capelli prima di alzarsi e allontanarsi.

Resto seduta con le mani giunte e i gomiti appoggiati alle ginocchia in attesa dell'ultimo saluto che ci farà, consapevole di quanto ancora piangerò. La piccola Carola si avvicina e si accoccola su di me, stremata dalla tristezza. La abbraccio forte, come se potessi darle un po' della positività che ora non ho.
Sono quel tipo di persona che quando è triste ha bisogno di tempo per farsi pervadere e attraversare dalla disperazione, viverla fino infondo, e poi solo dopo averla vissuta a pieno superarla.
Rimaniamo intrecciate insieme e confortarci, in questo siamo molto simili. Non abbiamo bisogno di parole in questo momento e va bene lo stesso.

***

"Ragazzi, in camera" la voce proveniente dalla redazione ci sveglia nel bel mezzo del colpo di sonno che ci aveva colpiti.
Alzo la testa dal fianco di Christian e mi sento la gamba addormentata, notando Carola completamente accartocciata su di essa - non so come abbia fatto a dormirci senza essere trafitta dal mio ginocchio.
Mattia dorme ancora come un angioletto con la testa sul grembo di Chri.
Ci siamo addormentati guardando la tv, tutti ancora un po' scossi dall'uscita del maestro.
Ci stiracchiamo e ci alziamo lentamente, trascinando le nostre esauste membra verso le rispettive camerette - non prima di esserci salutati con un fugace gesto della mano e un sorriso sonnolento.

Non riusciamo nemmeno a spogliarci e mettere il pigiama, sia io che la mia amica ci infiliamo sotto ai piumoni esattamente come siamo, dopo esserci scambiate un ultimo abbraccio di conforto.



N.d.A
Eccomi tornata su questi schermi con un capitolo che è un po' gioie e dolori, stiamo entrando più nel vivo della storia, che ve ne pare del rapporto di Camilla con gli altri fin'ora?
Grazie mille per aver letto fin qui ❤️

Il tempo di un ballo - Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora