Il mio nome è Lucas Lee

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Mi chiamo Lee Hoi-Feung, ma molti mi chiamano con lo pseudonimo di Lucas. Sono una persona semplice, qui a Hong Kong: amo e pratico il Kung Fu, sono ben costituito nel senso di muscoli e sono alto 1,86 m. Avete capito bene, dopo questa avete capito: ho fatto basket 1 anno fa. Perciò sono molto famoso qui. Sono il membro che ha portato la Nazionale di Basket di Hong Kong alle Olimpiadi, ma sfortunatamente dopo aver perso contro Cina e Repubblica Dominicana nelle prime partite del girone, noi abbiamo vinto contro il Messico ma non è bastato per qualificarci perché eravamo terzi.

Ma oltre al basket e al calcio (che è uno sport che è impossibile farne a meno), io ho altri passatempi, ora che mi sono preso una sorta di pausa, uno fra questi è la Formula 1: cosa che ho scoperto affascinatamene 2 mesi fa, mentre guardavo un film Disney, e il giorno dopo ho anche guardato "Rush". Così mi è piaciuta da morire e quindi adesso la guardo come è il mio passatempo.

Mi svegliai alle 8.00: quel giorno era speciale, perché negli Stati Uniti si teneva il Gran Premio di F1, il 17° della stagione; ma non era speciale solo per il GP, ma anche perché io abitavo su un grattacielo che era proprio davanti allo skyline della città, il quale creava uno straordinario panorama soprattutto alla mattina presto. Mentre ero al 35° giro, il mio amico, il nipote della leggenda del kung fu Zhen Chen, che si chiamava Qingnian, mi venne a trovare. Mi disse che ieri sera aveva ricevuto la sgradita visita di alcuni motociclisti di origine europea, che poi domandarono dov'ero. Successivamente, dopo avermi individuato, mi avrebbero detto di andare dal dottor Law Hsien-Ha, stilizzato in mandarino come Lou Xianha, famoso dottore che sperimentava i comportamenti dei cattivi, dei malvagi sui buoni.

Ma dopo la fine del Gran Premio avevo molte cose davanti per arrivare alle 21.30, orario dell'appuntamento. Alle 12, io pranzai in un ristorante incantevole con vista sulla città, da solo, per poi prendere il treno ad alta velocità che collegava Canton, Shenzhen e Hong Kong e arrivai a Guangzhou (Canton). Io lì visitai molte cose come i fantastici grattacieli di Canton e i grandi parchi, cosa rara da trovare in Cina continentale. Alle 18 ritornai a Hong Kong: si era abbattuto un violento temporale sulla città e su Macao, e questo rendeva più difficile l'appuntamento con il professor Law.

Io per far passare il tempo alle 19:00, il cui è ora di mangiare, e mi preparai degli involtini primavera.
Fortunatamente la pioggia cessò di intensità e in questo modo io potevo andare senza problemi verso lo studio del dottor Law. Sotto la pioggia, arrivai senza problemi alla mia destinazione. Io entrai dentro lo studio: non trovai nessuno. Ma all'improvviso venni colpito da qualcuno

E

vidi

tutto

BUIO.

Quando rinvenni, mi sentii un po' strano: un delinquente, un odiatore della polizia, un tipo che aveva bisogno di arricchirsi anche se di soldi ce ne aveva un bel po' (è questo il mio caso). Così, quella stessa sera mi intrufolai in una zona affollata della città e, senza volerlo, rubai una borsetta a una signora. Io non rubai tutte le cose della borsetta, perché non mi interessavano le cose da femmina, e rubai invece il portafoglio. Il resto lo lascai su un marciapiede. Poi andai verso la Banca della Cina ad Hong Kong e rubai 1500 ¥, corrispondente a circa 1831,45 HK$. Subito la polizia insieme alle forze cinesi anti-crimine intervennero, ma io per evitare il caos me ne andai fuori dalla città (non proprio fuori ma in un parco ben ricco di alberi); e ritornai nel mio appartamento.

Proprio mentre entravo di nuovo a casa, io ebbi un improvviso ritorno alla normalità: Oh cavolo! Non avevo mai rubato in vita mia! Oh che dolore! Tragedia! Quello vuole trasformare tutti in ladri! Ma perché gli ho dato ascolto?; e così mi resi conto di ciò che avevo fatto. Sfortunatamente però, tutti mi riconobbero in televisione, e allora l'indomani chiamai Qingnian: gli dissi che doveva chiamare suo padre perché doveva attivare il jet privato perché io dovevo allontanarmi più possibile da Hong Kong.

Partimmo alle 6:00 a mattina presto dall'aeroporto, per poi andarmene in esilio in Australia, in attesa che in città le acque si fossero calmate. Così mi messi le cuffie e ascoltai le canzoni, nel viaggio verso Sydney; ma all'improvviso mi sentii in pendenza sulla destra: il primo motore dell'aereo si era staccato! Subito arriva Qingnian a informarmi della brutta notizia: stavamo precipitando! In più non sapevamo dov'eravamo. In più il papà di Qingnian, Chanhan, era svenuto perché aveva paura che l'aereo precipitasse.

Chiusi gli occhi, pronto per il peggio... (ancora sveglio), e svenni.

Quando rinvenni, mi trovai davanti un paesaggio straordinario...

Lucas Lee e i segreti di Giacarta e dell'IndonesiaWhere stories live. Discover now