Capitolo 10

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Mangia tutto e se ti senti ancora debole non sforzarti. Prendi l'aspirina e mandami un messaggio se hai bisogno di qualsiasi cosa.
Ti voglio bene, papà<3


Sorrido e mi affretto a mangiare tutta la colazione senza strozzarmi, ad essere sincera mi sento decisamente meglio rispetto a ieri ma voglio comunque prendere l'aspirina per far contento papà e farlo sentire apprezzato per tutto ciò che ha fatto e sta facendo per me.
Rimango comodamente rannicchiata sul divano a poltrire guardando la TV ma sento l'urgenza di cambiarmi, ieri sera non ho fatta la doccia ed i miei capelli stanno già cominciando a fare schifo. Con un sospiro mi alzo dalla mia posizione comoda e salgo le scale diretta in camera mia per scegliere un cambio.
Entro nella stanza, apro l'armadio e dopo averlo ispezionato per alcuni minuti estraggo da esso un completo intimo bianco, una semplice felpa grigia con cappuccio, leggings neri della Adidas e fantasmini grigi. Finché devo stare in casa non è il caso di vestirsi chissà come.
Prendo tutti i vestiti ed esco da camera mia per occupare il bagno; chiudo la porta a chiave, poso i vestiti puliti sulla lavatrice (che sta accanto alla vasca), apro Spotify sul cellulare e facendo avviare la mia playlist. Osservo il riflesso allo specchio.
Una normalissima ragazza giapponese dai capelli bruni, boccolosi e dai grandi occhi a mandola color nocciola mi sta fissando.
Le punto l'indice con aria severa.

«Vedi di non far soffrire troppo Kei con questa falsa, okay? Gli voglio tanto bene, lui ha avuto il coraggio di aprire il suo cuore con te ed è addirittura disposto a fare la parte del finto fidanzato per farti felice e per poter avere l'illusione di essere ricambiato. Devi dare il massimo e non lasciare che sia tutto vano, ci siamo capite?»

La minaccio come se parlare col mio riflesso possa servire ad auto-convincermi a dare il meglio senza cadere ai piedi di Tobio alla prima parola che mi dice.
Sospiro e scuoto il capo.
""Un bel bagno caldo scaccia tutti i brutti pensieri ed aiuta a pensare a mente lucida!", nonna lo ripete sempre."

Avvio il getto caldo dell'acqua e, mentre la vasca si riempie, tolgo tutti i vestiti che ho indosso rimanendo nuda e con i miei lunghi capelli liberi.

Entro in quella oasi calda, chiudo gli occhi e mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo.
È una vera goduria poter stare a mollo in questo modo.
Chissà come reagiranno Tobio e Kei nel non vedermi con papà oggi pomeriggio, sono davvero curiosa di vedere le loro facce. Sorrido. Me le farò raccontare da papà al massimo.
"Sono sicura che accettare quello che mi ha proposto è una buona idea...? Insomma per me è un teatrino fatto solamente per attirare Tobio a me e far in modo che si dichiari ma se non funziona? E se va a finire che litigano perché entrambe vogliono stare con me?" sospiro. "Non voglio essere la causa di un loro litigio, voglio che vadano d'accodo... C'è anche l'ipotesi che al diretto interessato non freghi una beata ceppa. Però è stato Kei ad insistere, quindi lui sa già in primis che non provo nulla nei suoi confronti. Si farà male da solo..."
Scuoto il capo, affondo il viso nell'acqua per alcuni secondi e decido di lasciare la mente libera e lasciarmi coinvolgere dalla musica che mi fa sorridere.

Finito il bagno, asciugo il mio corpo, indosso i vestiti puliti e, aiutandomi con l'asciugacapelli do una veloce asciugata alla mia chioma cercando di far risaltare i miei boccoli. Spruzzo un po' di profumo e, dopo aver messo i vestiti sporchi nella lavatrice, scendo in salotto per guardare la TV. Estraggo il telefono dalla tasca della felpa e controllo le notifiche di ieri. Ho ricevuto alcuni messaggi da Tobio e Kei, tutti ieri sera, mentre ho un paio di chiamate perse da Hitoka di stamattina.
Apro la chat e leggo prima i messaggi di Tobio.

Ehi Yumi.
Non so veramente perché te lo sto dicendo ma, in fondo, mi sembra giusto perché sei comunque mia amica.
Domani non ci sono al club e nemmeno a scuola perché ho degli esami di routine da fare e quindi mi sono dato una "giornata libera".


Corrugo le sopracciglia e non so se essere incazzata con lui o rassicurarlo.
"Ci voleva tutta questa tensione per dirmi che oggi non ci sarebbe stato a scuola?!"


Stai tranquillo, nemmeno io ci sono al club oggi. Ho avuto un po' di febbre e papà mi ha fatta stare a casa per non infettare nessuno.

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