Capitolo quattro

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Daytime

A puntata finita in casetta arrivarono i nuovi allievi: Rea, Elisabetta e Kandy. Erano tutti e tre cantanti, la prima di Rudy e gli altri due della Pettinelli.

«Oddio che bello ritornare qui, che ricordi» disse Elisabetta, sistemando la sua valigia sul letto «Piacere, sono Elisabetta, ma potete chiamarmi anche Betta» continuò lei presentandosi alle ragazze. «Io sono Chiara, piacere» disse la ballerina, e a mano a mano si presentarono tutti. Il gruppo si spostò poi in cucina per conoscere Rea e Kandy, gli altri due cantanti.

«Sono Rea, cioè in realtà mi chiamo Maria, ma questo nome era troppo... 'difficile' da dire e quindi è nato Rea» disse lei a Chiara, la quale le disse che la trovava molto simpatica. «Pensa 'npo, io mi chiamo Andrea ma Kandy mi piace di più» disse il ragazzo, intromettendosi nella conversazione delle due. «Da dove è nato il tuo soprannome?» chiese Rea curiosa. «Il primo soprannome che mi hanno dato è stato Andy, che è tipo il diminutivo di Andrea, poi ci ho aggiunto una K, perché la parola assomiglia a una varietà di cannabis, poiché la mia musica fa alterare le percezioni della realtà» le rispose Kandy, dicendo l'ultima frase con molta filosofia, infatti le due ragazze risero. «Beh, hai molta creatività a quanto vedo» gli disse Chiara con un pugnetto sulla spalla, al quale il ragazzo rispose facendo l'occhiolino.

Quella giornata passò velocemente, e dopo cena quasi tutti uscirono fuori a parlare tra loro.

***

Il giorno dopo, quando finirono di pranzare, Maria richiamò i ragazzi sulle scalinate, dicendo che c'era una sfida da parte di Veronica Peparini. «Il ballerino si chiama Dario, ora vi faccio vedere» continuò a spiegare Maria. Da quello che si vedeva nel video Dario sembrava molto versatile e completo. A video finito, Maria chiese ai ragazzi cosa ne pensavano, e tutti dissero che era molto bravo. «Maria ma per chi è la sfida?» chiese Serena. «La sfida è per Mirko» le rispose la conduttrice. Mirko andò a prendere fuori la busta rossa, però sorse il problema che lui non aveva la felpa, perciò non si sapeva se poteva fare la sfida o no. Poi Maria disse ai ragazzi che dovevano aspettare la decisione della produzione e di Veronica, la quale non tardò ad arrivare. Veronica aveva deciso di mandare in sfida Christian. A quelle parole Mattia si irrigidì di scatto e Chiara, che era accanto a lui, gli accarezzò il braccio. Dopo aver detto ai ragazzi di riferire quello che era successo agli altri ballerini che non c'erano, Maria li salutò.

Mentre Chiara lavava i piatti arrivò Mattia, che posò il suo piatto e il bicchiere nel lavandino. La ragazza vide che aveva la testa bassa, perciò chiese: «Matti, che succede?». Non ricevette risposta, così chiuse l'acqua, si asciugò le mani e lo costrinse a guardarla negli occhi. «È per Chri?» chiese mentre gli accarezzava la guancia con il dito. Mattia annuì flebilmente con la testa. «È che sto Dario è molto bravo, e ho paura che Chri possa uscire». «Vedrai che vincerà, Christian è fortissimo. Vieni qua, abbracciami» disse Chiara aprendo le braccia. Il biondo la strinse forte a sé. Era incredibile come in due sole settimane i due avessero instaurato un bellissimo rapporto.
A Chiara non era mai successo di aprirsi così tanto con una persona in così poco tempo, soprattutto se questa persona fosse un ragazzo.«Dai, ti aiuto ad asciugarli, così poi passiamo un po' di tempo insieme e parliamo di questa cosa» le disse con il solito accento barese Mattia scompigliandole i capelli.

Quando finirono di pulire tutta la cucina, verso le quattro del pomeriggio, Mattia e Chiara uscirono fuori e si sedettero sulle panchine. Cominciarono a parlare della sfida di Christian e di Dario, fino a che lui disse: «Ti immagini se Raimondo ci fa fare un passo a due di latino?». «Oddio si, sarebbe fighissimo» gli rispose. «Che ballo vorresti fare?» chiese, volgendo lo sguardo verso di lei. «Mhh... mi piacerebbe fare rumba». «Si dai, te lo concedo».

I due risero, e poi, dopo alcuni secondi di silenzio, Mattia disse: «Sai, all'inizio pensavo che tu fossi una che non parlava mai. Ti facevo molto tipa da lettura». Chiara buttò la testa all'indietro chiudendo gli occhi, poi la rialzò e guardò Mattia divertita per ciò che aveva appena detto. «Ok, allora devi sapere che io ero così. Anzi, forse lo sono anche ora» gli disse. «Racconta, voglio sapere com'eri». Chiara prese un respiro profondo, raramente raccontava a qualcuno di lei. «Mh, devi sapere che innanzitutto sono una persona timida, anche se non sembra. Per me è sempre stato un problema parlare o chiedere a qualcuno di uscire» disse Chiara rivolgendo al ragazzo un sorriso malinconico.

«Perché hai problemi a parlare?» chiese Mattia «se ti va» disse poi, cercando di non sembrare invadente. «È solo che vorrei essere come gli altri e non farmi sempre paranoie. Ogni volta che parlo con qualcuno ho paura di parlare perché ho paura di risultare pesante oppure dare fastidio».
«Tu ti fai viaggi che neanche esistono Chia. Sei una persona fantastica, soprattutto per quello che hai dentro» le sussurrò il ragazzo, che le diede un bacio sulla guancia e la abbracciò.

«Secondo me non te ne rendi conto perché sei ancora bloccata da alcune cose che ti hanno detto fuori, ho ragione?» «Sì, hai ragione» gli sussurrò Chiara. «Lo sai che questa paura che ti fai è sbagliata, vero? Ci saranno sempre persone a cui non piacerai, l'importante è fregarsene e trovare persone a cui piaci come sei, tipo tutti noi qui dentro. Sei importante per me, sappilo». Chiara sorrise a quelle parole, e i loro occhi si incontrarono, il battito del cuore della ragazza cominciò ad essere irregolare, stessa cosa per quello di Mattia.

A distrarli da quel momento fu Serena, che tornava dalla palestra con Carola. Diceva: «Raga non avete idea di quello che ha detto la Celentano a Carola». Chiara e Mattia si alzarono e rientrarono in casetta ad ascoltare ciò che aveva da dire la ballerina. Spiegò che la maestra Celentano aveva deciso di metterla in sfida con Dario al posto di Christian perché così avrebbe creduto di più in sé stessa. Era visibilmente preoccupata, infatti tutti provarono a tranquillizzarla, ma invano.

Dopodiché andarono chi a cenare e chi a farsi una doccia. Quando tutti i ragazzi avevano finito di cenare, la voce di Alessandra Celentano risuonò in tutta la casetta. «Ragazzi potete raggiungere le scalinate per favore?»

Brevemente: Carola non si voleva più offrire volontaria, ma, dato che non voleva deludere la maestra Celentano ebbe un crollo emotivo e così Maria e gli altri ragazzi provavano a darle conforto.

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora