Capitolo due

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Daytime

La sveglia suonò alle 06:45, c'era l'alba. I chiari raggi del sole appena sorto entravano dalla porta-finestra della cucina.
Chiara si alzò dal letto. Fisicamente era in piedi, ma mentalmente era rimasta al pomeriggio del giorno prima, quando era entrata ad Amici.
Si strofinò gli occhi con entrambe le mani, sbadigliò ed andò verso la cucina per fare colazione. Dopo un po' arrivarono anche Nicol, una cantante, e Matt, un ballerino di hip-hop. «Buongiorno» dissero in coro. «Ehilà» rispose con un cenno della mano Chiara, che prese i biscotti e il succo versandolo in un bicchiere. Mentre era seduta cominciò a chiacchierare con gli altri di cosa avessero avuto da fare quella mattina.
Dopo aver finito la colazione Chiara andò a cambiarsi. Si mise una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini che la produzione aveva dato da parte della Freddy. Si fece una coda, prese il borsone e si incamminò verso la sala 5, dove avrebbe incontrato per la prima volta il suo professore, Raimondo Todaro.

***        

Quando tornò dalla sala Chiara era stanca, ma soprattutto felice per ciò che il suo maestro le aveva detto e spiegato, quindi andò dritta a farsi una doccia. Quando finì si mise una felpa che si era portata da casa e dei pantaloncini neri perché, anche se era il 21 settembre, a Roma non faceva poi così freddo.
Erano le 19:15. Pensò che aveva un po' di tempo da perdere prima di cena, perciò decise che avrebbe messo in ordine tutte le cose che erano ancora dentro la valigia.

Quando finì noto che erano le 20:00, si guardò intorno, felice del lavoro che aveva appena concluso. Poi andò in cucina, sedendosi a tavola nel mezzo tra Carola e Serena.

                                         ***
                                                                                    
Quando tutti finirono di mangiare Chiara aiutò Luigi e Alex a sparecchiare, e dopo decise di andare fuori per "socializzare" con gli altri. Vide che c'erano Nunzio, Christian, Inder e LDA. Fece un grande respiro e uscì.
«Di cosa parlate?» chiese piano a Nunzio. «Stiamo parlando del pezzo di Inter» rispose con il suo solito accento. Lei sorrise. "Inter" pensò tra sé.
Tra risate e chiacchiere la serata passò velocemente, e quando tutti rientrarono nella casetta Chiara si ritrovò sola con Nunzio.
Lui le chiese: «Allora, cosa ne pensi? Come ti trovi?». Lei ci pensò su qualche secondo, poi rispose: «Mh, mi piacciono molto tutti, ma conta che lo sto dicendo dopo due giorni che ci conosciamo, però dai mi trovo molto bene». «Bene bene, anch'io, sono tutti molto simpatici» le disse dandole una pacca amichevole sulla spalla, poi continuò dicendo: «E che ne pensi di me e di Mattia? Secondo te chi lo prende il banco?». Chiara rimase interdetta, non avrebbe voluto giudicare due ballerini del suo stesso stile. «Allora, tu come persona mi piaci un sacco, sei molto divertente, invece con Mattia non ci ho parlato tanto, però mi sembra anche lui simpatico. Invece come tecnica di ballo mi piacete un sacco entrambi. Non saprei dirti chi tra voi due prenderebbe il banco» rispose Chiara in tutta sincerità. «Mh, ok. Che dici rientriamo?» disse Nunzio. Poi si alzarono ed entrarono nella casetta.

Prima di andare a dormire Chiara andò nella cucina per farsi un tè, e per caso incontrò proprio Mattia.
«Ehi, anche tu hai bisogno di un tè?» le chiese lui salutandola. «Si, lo stai facendo tu?» chiese lei sedendosi in una sedia davanti al bancone. Lui annuì. Dopo un po' Mattia versò il tè in due tazze, poi si sedette affianco a Chiara e le chiese quasi sussurrando: «Ti va se ci conosciamo un po'? Sei una delle poche qui dentro con cui non ho ancora parlato». Lei annuì imbarazzata. Cominciarono a parlare del più e del meno: scoprirono che avevano moltissime cose in comune, si raccontarono di quello che facevano nella loro vita "normale", delle loro famiglie, di quello che sarebbero voluti diventare da più grandi.
Dopo aver finito il tè stettero in silenzio per alcuni secondi, Chiara si alzò dicendo: «Meglio se andiamo a dormire, domani abbiamo lezione alle 07:00». Mattia annuì posando le tazze sporche nel lavandino. «Ti trovo molto simpatica, sai?» disse lui sorridendole. Lei in tutta risposta gli sussurrò un "grazie" spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Allora... buonanotte, ci vediamo domani» disse Mattia. «Buonanotte anche a te» disse in risposta Chiara. Andarono ognuno nelle proprie stanze, incoscienti di quello che sarebbe successo dopo l'inizio di quella fantastica amicizia.

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora