"Oh mio dio," dice Harry con la schiuma che gli ricopre le labbra e gli gocciola sul mento.

Louis sputa e lo guarda nel riflesso dello specchio. "Che cosa?"

Harry non dice niente, gira solo la testa di lato per mostrare a Louis il suo collo. Nelle luci ridicolmente brillanti del bagno Louis può vedere un livido sotto l'orecchio. "Come hai fatto?" Si allunga mentre chiede, premendo delicatamente il pollice contro il segno. È viola al centro e rosso ai bordi.

Harry sibila alla pressione, "Sono abbastanza sicuro che me l'abbia fatto tu."

Louis sussulta quando realizza quello che sta dicendo Harry. "Vuoi dire che sei andato in giro tutto il giorno senza accorgertene?"

Harry sputa e si asciuga la bocca con il dorso della mano. "Avevo fretta stamattina e non mi sono guardato allo specchio". È silenzioso, tranne per il clic del suo spazzolino che viene inserito nel supporto. Lancia un'occhiata veloce a Louis e poi di nuovo quando lo nota sorridere. "Che cosa?"

"È un po' divertente."

Harry si acciglia: "Non lo è. Probabilmente la gente se ne è accorta".

"Probabilmente saranno stati gelosi."

Harry inclina la testa e le sue labbra si contraggono mentre le preme insieme. "Di?"

"Del fatto che ieri hai scopato in tutti i modi possibili", dice Louis. Si sporge per baciare Harry, mordendogli il labbro inferiore e tirandolo. "Probabilmente saranno stati gelosi di me, in realtà."

"Dici così tante stronzate," dice Harry, cercando ancora di non sorridere. La sua voce suona come quando cerca di non far vincere Louis. Tranne, questa volta, vincere significa farlo ridere anche se non vuole e Louis è piuttosto bravo nel farlo.

"No, davvero", dice Louis e Harry incrocia le braccia. "Sono io quello che ha avuto il privilegio di succhiarti il ​​collo così a lungo da far formare quel livido.E dopo ventiquattr'ore è ancora così viola, tesoro. Sei sexy e dovevo farti un succhiotto. Sono la reginetta del ballo, l'invidia della folla". Harry inizia a sorridere da qualche parte nel bel mezzo di quello, ma alla fine Louis riesce a malapena a far uscire le parole per la sua stessa risata, i suoi occhi socchiusi. "Vedi? Te l'avevo detto. È un po' divertente".

Harry scuote lentamente la testa, il suo sorriso gli fa formare le fossette. "Sei terribile."

"Penso che ti piaccia", dice Louis. Non aspetta che Harry dica qualcosa, si sporge in avanti e lo bacia, premendo il pollice sul succhiotto solo per inghiottire il sussulto di Harry.

*

MARTEDÌ ~ Giorno 35

Il martedì mattina inizia con la sveglia di Harry e una scarica di brividi mentre rotola via e porta con sé il suo essere un termosifone vivente. Louis si tira le coperte sulle spalle mentre apre gli occhi. Incontra la distesa muscolosa della schiena e delle spalle di Harry mentre si china verso il comodino dove giace il suo telefono. Non è una brutta prima vista con cui svegliarsi.

"Che ore sono?" chiede Louis, stirando le punte dei piedi per allungarle.

"Le sei." Harry rotola sulla schiena e gira la testa per guardare Louis.

"Le sei?" Geme: "Perché siamo svegli alle sei?"

Harry sorride. "Incontro anticipato. Per me, almeno. Tu puoi dormire di più."

Louis sorride mentre ammira il gonfiore del viso di Harry dopo la notte di sonno, i suoi occhi sembrano ancora stanchi nonostante la sua relativa prontezza. "Che principe."

Wild love - Italian Translation Where stories live. Discover now