Capitolo 6

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"In My Veins"- Andrew Belle

"Oh, you're in my veins
And I cannot get you out
Oh, you're all I taste
At night inside of my mouth."

*

VENERDÌ ~ Giorno 24

Louis si presenta fuori dall'appartamento di Harry venerdì sera con le mani intrecciate dietro la schiena. Harry apre la porta mentre si abbottona la camicia e si ferma. "Perché sei in piedi in questo modo?"

Louis alza gli occhi al cielo e fa un passo dentro. "Dice il ragazzo con i bottoni incasinati."

Harry guarda in basso e geme quando si rende conto che i suoi bottoni sono sistemati nei fori sbagliati. Velocemente si mette a disfarli e poi ricomincia dal basso. Louis lo osserva, divertito per l'intera faccenda e leggermente incantato dallo stomaco sodo e tonico di Harry che si muove mentre flette le braccia. Ben presto la sua pelle torna ad essere coperta e Louis deve costringere gli occhi a rialzarsi. "Ciao", dice sorridendo. "È bello vederti. Buon venerdì."

Harry socchiude gli occhi, "Cosa sta succedendo? Perché sei ancora in piedi in questo modo?"

Louis ride, tirando le mani da dietro la schiena e stringendole in un pugno. "Non sta succedendo niente."

Harry alza un sopracciglio con uno sguardo acuto verso la mano sinistra di Louis serrata a palla. "Si?"

"Voglio dire, sta succedendo qualcosa, ma non c'è niente di cui tu debba preoccuparti."

Harry incrocia le braccia e sporge il fianco come se stesse aspettando. La camicia blu e i jeans neri non fanno nulla per offuscare i calzini viola che ha scelto e anche se cerca di sembrare minaccioso, Louis si ritrova ancora a sorridere.

"Volevo che facessimo qualcosa di divertente stasera, sì? Così ho deciso di fare un gioco".

È una delle caratteristiche della personalità di Harry, che in realtà sembra leggermente entusiasta dell'idea. È più di quanto Louis possa dire, considerando che ha cambiato idea circa dodici volte sul fatto se farlo o se sarebbe sembrato stupido. Alza la mano sinistra. "Ho scritto un decennio su ciascuna delle mie dita. Ne scegli una a caso e quello sarà cosa faremo stasera".

Harry arriccia il naso, "Questo è creativo."

"Perché sembri così scioccato?"

"Non lo sono", dice Harry, troppo velocemente, seguito da un "non lo sono" più lento.

Louis sorride, "Sto lavorando ad una grafica e sto usando una mano come uccello, dentro ci sono scritte diverse strategie per parlare in pubblico. È una lunga storia", dice con un cenno della mano, non volendo addentrarsi in spiegazioni. "Quindi ho pensato che sarebbe stato divertente anche per noi."

Harry annuisce una volta. "Giusto. Scelgo un dito?"

"Qualsiasi dito," conferma Louis, tendendo il pugno.

Harry prende il pugno tra le sue mani calde, il pollice che accarezza le nocche di Louis in un modo ridicolmente piacevole. Chiude gli occhi come se stesse prendendo l'intera faccenda molto seriamente, il che rende Louis molto consapevole del modo in cui appare la sua mano e se Harry finirà per apprezzare qualunque decennio scelga. Trattiene il respiro finché Harry non ferma le dita sul dito indice con un sorriso. "Questo."

Louis sa già cosa dice, ma lascia che Harry spieghi il dito per se stesso per leggere ad alta voce gli "anni '20" scarabocchiati con inchiostro nero. "Fico. Dobbiamo trovare un bar a tema anni Venti?"

Wild love - Italian Translation Where stories live. Discover now