20

47 2 0
                                    

Ed eccoci qua...

La morte inizia a chiamare ed ha un sapore strano, quasi tranquillo.

Bond è disteso per terra, su una grotta.

I muscoli hanno mollato.

La testa no...

Ed eccolo che prova ad alzare gli occhi, lì dove un fascio di luce che viene dall'entrata sembra dare quasi speranza...

È come se il sole del tramonto desse un abbaglio di gloria e forza a quei dannatissimi muscoli che non ce la fanno più di correre e rincorrere.

Le ferite sono tante, troppe.
Bond perde sangue da ogni parte ma eccolo...
Eccolo ancora...

Prova ad alzare un braccio, poi l'altro...
E lo stesso si ripete con le gambe...
Giusto il tempo di alzare lo sguardo che è di nuovo lì, a lottare contro il tempo ed il fato.

Bond prova ad uscire dalla grotta e lo fa attraverso delle pietre che fanno quasi da scaletta.

Prima una e poi l'altra...
Ma niente...

Deve fermarsi un attimo.

Le gambe non ce la fanno più e la destra, in particolare, deve aver subito un danno troppo pesante.

Non può e non deve finire così.

Allora riprova e continua la sua scalata fino ad arrivare all'uscita, ma c'è qualcosa...

Quando sta per mettere l'ultimo piede fuori dalla grotta... c'è qualcosa di diverso nella sua testa.

Bond non è più un ragazzo.
Bond è appena diventato James Bond.

Rimettendosi in piedi è come se sentisse addosso il peso di un destino che prova a gettarlo per terra in tutti i modi.

Ma lui non molla. Mai.

Si mette in marcia a vedere se Divino è ancora in vita ed ha appena avvistato la carcassa dell'elicottero.

Zoppica.
Sempre quella maledetta gamba destra.

Ma lui continua una marcia crudele e sanguinosa verso una meta che non sa nemmeno se esista.

Ha il volto insanguinato e tagliato, un occhio più chiuso e raccolto in un livido, una camicia che è un misto di tagli e sangue, una gamba destra totalmente a pezzi e incapace di continuare e poi... poi ha ancora quello che resta del papillon nero che avvolge ancore il suo collo.

Sempre lo stesso papillon che Bond tira via... perché inizia a dare fastidio e non c'è nessun tipo di eleganza in battaglia.

È come se tirando via quel papillon stesse tirando via la sua ormai defunta gioventù.

Ricarica la pistola.

Fa qualche passo ed arriva all'elicottero.
Trova Divino, anche se in fin di vita.
Nonostante ormai sia ad un passo dalla morte, Divino riesce ancora a parlare e lo fa a Bond, il quale, per non cadere per terra, si poggia alla corteccia di un albero.

Divino riesce a tirare fuori un mezzo sorriso, un sorriso pieno di sangue e...
-Divino: "Ma guarda... due morti che si guardano in faccia a vicenda."
-Bond: "Dov'è lei?"
-Divino: "È al sicuro... sull'altra isola, quella giusta. Io e lei, invece, siamo destinati a concludere tutto qui. Tre punti che convergono in un solo punto."
-Bond: "Cosa vuol dire?"
-Divino: "Vuol dire che fra meno di 15 minuti salteremo in aria... sia io che lei. Proprio 5 minuti fa ho azionato il timer con cui l'intera area salterà in aria. Lei è un aquilone che danza in un uragano, signor Bond..."
-Bond: "Ha ragione... ma sa che c'è?"

Bond mira alla testa di Divino con la sua mano sinistra tremolante e...
-Bond: "Prometeo ha vinto..."

Un colpo in fronte. Inutile ma significativo.

007 ha ancora il suo auricolare e sente un qualcosa, come un respiro e subito dopo una voce...
-Lina: "James..."
-Bond: "Ehi..."
-Lina: "Stai bene? Dove sei finito?"
-Bond: "Mi sono un attimo... perso. Tu come stai?"
-Lina: "Io bene... Sono riuscita a fuggire e adesso sono in una specie di edificio che dà proprio sul mare. Vedo un'altra isola da qui."
-Bond: "Allora potrei vederti ancora una volta, dammi solo un minuto..."
-Lina: "Cosa diavolo vuol dire?! James! Dove sei?!"
-Bond: "Sono..."
-Lina: "James..."
-Bond: "Sono sull'isola che dovresti avere davanti a te e..."
-Lina: "Cos'è successo...?"
-Bond: "Presto esploderà tutto... qui da me..."
-Lina: "James..."
-Bond: "Dimmi..."
-Lisa: "Non è come pensi..."
-Bond: "Tranquilla... Se ti riferisci al..."
-Lina: "James... ho un timer di 8 minuti vicino a me..."
-Bond: "No... non può essere. No... no..."
-Lina: "James, ti prego! Fatti vedere un'ultima volta. Ti prego... prova ad arrivare alla costa. Per favore..."
-Bond: "Deve esserci un errore... Lina..."
-Lina: "James... sei tu sull'isola giusta!"
-Bond: "Io non..."

Bond cade per terra.

Il corpo e la testa non reggono più.

-Lina: "James! Ti prego!"
-Bond: "Solo un attimo... ci sono quasi. Te lo prometto."

Bond si rialza e rialzandosi vede una statua di se stesso sanguinante.
Quasi una coincidenza...

Ancora una volta.

-Bond: "Sono quasi arrivato..."

Passo dopo passo... Bond riesce ad arrivare alla riva.

Vede l'edificio e vede anche quel tramonto alla sua sinistra che sembra essere puntuale e preciso.

-Lina: "Ti vedo..."

Lina è in una valle di lacrime.

-Lina: "Ti vedo..."
-Bond: "Io non posso... non posso vivere senza di te, anche se durasse un attimo. Per me varrebbe una vita intera."
-Lina: "Mi dispiace non averci dato il tempo che meritavamo. Mi dispiace..."
-Bond: "Ovunque sarai... dammi la forza di alzarmi e correre..."
-Lina: "A te basta ricordare solo una cosa... Proprio quando tutto sembra perso... Tu lascia che il cielo cada e tutto si sistemerà di nuovo.
Tranquillo... io ci sarò ovunque tu andrai."
-Bond: "Anche a distanza... riesco comunque a vedere i tuoi occhi... sempre."
-Lina: "Ho solo un ultimo favore da chiederti..."
-Bond: "Dimmi..."
-Lina: "Appena tornerai... va in Francia, a Grenoble. C'è un monastero vicino la Chemin de Villeneuve. Lì troverai tutto ciò che è la mia vita. So di essere in buone mani..."
-Bond: "Lo sei... lo sei..."
-Lina: "Ci resta un minuto..."
-Bond: "Se solo... se solo avessimo più tempo."
-Lina: "Non c'è fretta. Hai tutto il tempo del mondo..."
-Bond: "Si... si..."
-Lina: "Come hai detto anche tu... basta un respiro profondo."
-Bond: "Non fa male... non può..."
-Lina: "Ti amo..."

Iniziano le prime esplosioni...
-Bond: "Anch'io... Anch'io..."

L'ultimo respiro di Lina e poi...
Il resto...
L'isola salta totalmente in aria, rilasciando un enorme nuvola di fumo a cui Bond assiste impietrito e poi...

Piange...
Cade in ginocchio e piange...
Perché è un uomo...
Un uomo mortale e non divino.

La statua più sanguinante ha vinto.

007 - EllipsisWhere stories live. Discover now