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Dopo essere scampati al gas, i tre si trovano fuori dalla struttura, in quella che è un'immensa distesa di alberi altissimi e natura.

Appena messo un piede fuori, il trio viene trovato da due uomini di Divino. Indossano tutti la stessa tuta e maschera.

Puntano loro il fucile ma non sparano, Divino deve volerli vivi.
007, Lina e Renetti hanno tutti le mani in alto... ma è proprio approfittando di qualche distrazione che Bond e Renetti riescono a reagire colpendoli di sorpresa. Parte qualche colpo ma nessuno dei tre si ferisce.
Renetti, però, sembra essere in difficoltà e rischia di perdere il corpo a corpo.

-Renetti: "Lina! Ha una pistola! Prendila! Cazzo!"

Lina è pietrificata dalla scena e non riesce ad avere il loro stesso sangue freddo, eppure... prende il controllo della situazione e a strappare la pistola dalla cintura dell'uomo.

Prende la mira.

Spara.

Il colpo sfiora la spalla di Renetti ma colpisce mortalmente l'uomo mascherato.

Nel frattempo, 007 sta strangolando con l'interno del gomito l'altro uomo e dopo una manciata di secondi il corpo cade per terra, ma non basta. 007 va sul sicuro e sfila anch'egli la pistola dalla cintura del nemico.

Non ci pensa due volte.

Due colpi esatti.

-Bond: "Forza! Andiamo!"

Ma c'è qualcosa che non va.
Lina è immobile con la pistola in mano, come se avesse ucciso la persona più ammirabile del mondo, come se si fosse macchiata di un sangue indelebile...
-Bond: "Lina..."
-Lina: "Lasciami stare! Non lo vedi che cosa sono?! Sono un mostro!"

Bond si avvicina e le dà un abbraccio che vale più di ogni parola.
-Bond: "Andrà via col tempo. Tranquilla."
-Lina: "Stammi vicino. Non lasciarmi."
-Bond: "Andrà tutto bene. Fidati di me... adesso prendi un respiro profondo e andiamo, insieme."
-Lina: "Va bene..."
-Bond: "Va meglio?"
-Lina: "Solo un po'..."

Nonostante il momento difficile per Lina, la quale si è resa protagonista della sua prima uccisione, i tre vanno avanti per la loro strada e, dopo aver fatto rifornimento di armi e munizioni, si inoltrano nella natura.

-Lina: "Aspettate! Ho tre auricolari. Non vorrei che se dovessimo perderci..."
-Renetti: "Ottima idea."
-Bond: "Sicura funzionino? Ricordati che abbiamo avuto problemi con le onde elettromagnetiche..."
-Lina: "Funzionano, dal momento che ha usato quelle onde solo per farci perdere il controllo dell'aereo. Altrimenti come farebbe a lavorare su Londra se le dovesse continuare a utilizzare?"
-Bond: "Hai ragione... chiamo Fairbanks! Tutta Londra non è al sicuro!"

E intanto proprio a Londra...
-Fairbanks: "Pronto?"
-Bond: "Fairbanks, sono 007. La farò breve. Avverti M che la città sarà presto sotto attacco, Divino ha il controllo del sistema di sicurezza! Potrebbe far saltare in aria tutta la città! Muovetevi!"

007 chiude la chiamata...
-Fairbanks: "Cazzo!"
-Moneypenny: "Che succede?!"
-Fairbanks: "Tutti fuori! Emergenza nazionale! Il sistema di sicurezza è in mano non nostre!"

E mentre Londra diventa un crocevia di sirene e traffico, Bond e gli altri sono immersi nella foresta, accorgendosi sempre di più di un qualcosa di molto strano...
-Bond: "È pieno di statue!"
-Lina: "Ha riempito l'intera isola di statue. Sembrano tutte greche..."
-Bond: "Si vede che è molto impegnato con la scultura..."
-Renetti: "Pensi le abbia messe per distrarci?"
-Bond: "No, non poteva prevedere che riuscissimo a scappare. Le ha posizionate in modo perfetto da farci sentire osservati... Ci sta dicendo che lui è ovunque."

In quell'istante arrivano altri agenti di Divino in moto.
Bond e Renetti sparano all'istante senza mancarli.

Più passa il tempo, più uomini arrivano.
Diventa sempre più difficile tenerli a bada, ma grazie alle armi e munizioni lasciate dai cadaveri ed anche alle statue e le rocce che fanno da scudo, il trio riesce a cavarsela.

Le raffiche di proiettili diventano, tuttavia, sempre più insostenibili e diventa sempre più necessario un piano:
-Renetti: "Qualche idea?!"
-Bond: "Nemmeno lontanamente!"

All'improvviso si sente un elicottero arrivare con un brano di musica classica: si tratta di Vivaldi in "Nisi Dominus".
-Bond: "È lui..."
-Lina: "Lo riuscite a vedere?!"
-Renetti: "Gli alberi sono troppo alti e folti!"
-Bond: "Cerco di muovermi e vedo se lo trovo..."

La musica riprodotta dalle casse non fa altro che distrarre e distrarsi ancora...

Fino a che...

Si sente uno strano rumore, come se una mitragliatrice a canne rotanti stesse iniziando a caricarsi ed infatti...

Renetti: "JAMES! NO!"

Parte una raffica di colpi violentissima.

Lina è coperta da una roccia, mentre Bond...

Bond viene coperto da Renetti, ormai colpito da diversi proiettili...
-Bond: "No! No! No! Renetti!"

Renetti non riesce nemmeno a scandire una parola a causa del sangue fuoriuscente dalla bocca. Deve sforzarsi parecchio per farlo:
-Renetti: "Do-do-ve-va andare co-così..."

Bond prende Renetti dalla spalla e lo porta verso il petto...
-Renetti: "Ti prego... resta con me... resta qui con me..."
-Bond: "Sono qui... resto qui..."
-Renetti: "Mi dispiace non aver... non aver avuto tempo per conoscerci meglio. Sei un ottimo agente, oltre che una brava persona..."
-Bond: "Dispiace anche a me..."
-Renetti: "Non... non perdere il controllo e... prendi le chiavi della mia macchina... adesso è tua... adesso è tua James..."

Bond raccoglie le chiavi e lascia che il corpo, ormai cadavere, di Renetti cada per terra.
-Lina: "Non può essere così... non può."
-Bond: "Giuro che, fosse l'ultima cosa che farò, lo ucciderò. Lo ucciderò. Andiamo."

007 - EllipsisWhere stories live. Discover now