ᵃᵘⁿᵗ'ˢ ʰᵒᵘˢᵉ

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Jimin pov's Stavo andando a casa di mia zia per una cena di famiglia

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Jimin pov's
Stavo andando a casa di mia zia per una cena di famiglia. Ci saranno tutti i nonni con i figli e nipoti. Non ci vedevamo da tanto tempo quindi abbiamo deciso di fare una rimpatriata.
Mi ero messo in tiro truccandomi leggermente.

Mi sistemai la chioma bionda e scesi dalla macchina di mia madre per poi dirigermi alla porta di casa di mia zia, sorella di mio padre.
Bussai e una donna sulla cinquantina mi aprì sorridendo.

«Il famoso Jimin!» Sorrise e mi abbracciò.
Io in tutto questo non sapevo chi fosse.

«G-Già...» Sorrisi in imbarazzo.

«Dai Yeji, lascialo andare.» Parlò Yuna alle sue spalle.

«YUNA!» Dissi saltandole addosso abbracciandola.

«Ciao caro, come stai?» Sorrise accarezzandomi la schiena.

«Bene e tu?»

«Non c'è male tesoro.» E mi strinse le guance.

Salutai gli altri parenti e iniziammo a parlare mentre bevemmo qualche alcolico presente sulla tavola.

«La tavola é già apparecchiata per ventuno quindi tra cinque minuti si mangia.» Annunciò mia zia.

«Ventuno? Ma noi qui siamo venti.»

«Manca quello scleranzato di Jungkook.» Jungkook? Chi era?
Guardai mia zia confuso e lei capì.

«Tu Jimin non lo conosci, quando eravate più piccoli io e tuo padre litigammo pesantemente e ci allontanammo per parecchi anni, poi Kook si trasferii in America per cinque anni e tornò l'anno scorso.» Disse mia zia guardando mio padre che annui leggermente.

«E perchè non me ne avevate mai parlato?» Guardai mio padre un po' infastidito.

«Perché pensavamo che ti avrebbe fatto piacere conoscerlo oggi.» Replicò sorridendo un po' titubante della scelta fatta.
Annuii semplicemente senza entrare troppo nel personale.

«Vallo a chiamare, ultima porta a destra.»

«Va bene.» Mi alzai e salii le scale trovandomi nel corridoio e mi diressi alla porta indicata precedentemente.

Bussai e sentii un "avanti" dietro alla superficie di legno bianco. Entrai piano e trovai una figura girata di spalle verso il computer.
Stava digitando velocemente sulla tastiera mentre il monitor si riempiva di tante parole in un tempo velocissimo.
Dopo aver chiuso la pagina si girò e iniziò a scrutarmi.

«Tu chi saresti?» Chiese annoiato.

«Sono tuo cugino, figlio di tuo zio.»

«E come mai non sapevo di te» Rispose un po' scocciato.

«Guarda, nemmeno io sapevo di te, sono venuto a sapere della tua esistenza nemmeno dieci secondi fa.» Risposi seccato e lo vidi sospirare.
Si alzò in piedi abbandonando la povera sedia girevole.
Wow, era molto più alto di me e il suo tono da duro gli dava un pizzico di sensualità.

ᴏɴᴇ sʜᴏᴛs | ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴWhere stories live. Discover now