Chapter 20: "Do You Love Him?"

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~ "Laura!" Urla una voce.
Mi volto di scatto, spaventata.
Sono in una specie di sala da ballo, non so esattamente.
Fiamme divampano da ogni parte, decine di persone scappano, spaventate.
Alla mia destra vedo la famiglia di Ross, che mi urla di andarmene.
Alla mia sinistra c'è Ross.
Una figura incappucciata si avvicina a lui.
Ross mi urla di andarmene, lacrime scorrono sul suo viso.
Riker mi afferra per il polso, pregandomi di seguirlo, ma io non lo ascolto.
Del sangue scorre lungo il viso di Ross.
Poi vedo una spada, che lo colpisce. Lui grida e si accascia a terra.
Mi libero della presa di Riker e corro verso Ross.
"No! No!" Mi avvicino a lui.
Ma più provo a raggiungerlo, più distanza si intromette fra di noi.
"Ross!"
Le fiamme mi circondano. La mia pelle scotta e sento la vita lasciare il mio corpo.
Sono sempre più debole.
Quattro visi compaiono davanti a me
Prima quello di mia madre. I capelli biondi le ricadevano delicatamente sulle spalle, incorniciandole il viso. Il suo vecchio sorriso...
Mia sorella. La piccola Lela. Lunghi capelli biondi, come mia madre. Il suo sorriso, al quale mancavano un paio di denti.
Mio fratello. Logan. Il suo ciuffo che gli ricadeva sull'occhio destro. Un mezzo sorriso gli increspava le labbra. Guardandolo meglio, mi ricorda Ross, tranne per il colore dei capelli. I suoi erano castani, come i miei.
Infine mio padre. Gli occhiali sistemati sulla punta del naso, i capelli brizzolati.
I loro visi sfocati si fanno sempre più vividi.
I miei occhi si chiudono e il mio corpo smette di agitarsi. È così morire?~

Lancio un urlo, spaventata.
Mi guardo intorno.
Il sole sta sorgendo, illuminando appena il campo in cui mi trovo.
Sbatto qualche volta le palpebre per mettere a fuoco ciò che vedo.
Ross, vicinissimo a me, un'espressione preoccupata dipinta in volto.
Mi circonda con le braccia e mi tiene stretta a se.
"Laurie, stai bene?"
"S-sì... devo aver fatto un brutto sogno."
"Okay." Mi lascia un bacio sulla fronte.

//

Rydel è davvero un'ottima amica.
Per una volta ha deciso di seguire me, invece di rinchiuderci in camera sua - ma non per questo è una brava amica, sia chiaro -.
Siamo al parco, solo io e lei.
"Dimmi Laura, cosa ti va di fare... al parco?"
"Camminare, sedersi sull'erba e cose del genere. Tu non lo fai mai?"
"Una volta sì."
Camminiamo per un po'. Appena troviamo un posto all'ombra, ci sediamo.
L'erba è fresca e il profumo di fiori invade l'aria.
Continuo a ripensare alle cose che mi ha raccontato Ross, la settimana scorsa.
Pensare che la sua famiglia non sa nulla di tutto questo. Io sono l'unica a sapere la verità.
Mi dispiace così tanto per lui.
Sapevo che gli fossero successe cose orribili, ma non avrei mai immaginato fino a quel punto.
Lo hanno quasi ucciso, Durza ha ucciso la sua migliore amica, ha dovuto lasciare tutti coloro a cui teneva, le sue ali sono diventate nere, lo hanno chiuso in un rehab, ha rischiato di nuovo di morire.
Per peggiorare le cose, i suoi fratelli lo rivogliono indietro, ma non sanno come riuscirci. I suoi genitori lo trattano malissimo.

"... e quindi credo che quell'abbinamento di colori non le stia per niente bene. Tu che ne pensi?" Rydel sta parlando da almeno cinque minuti, ma io non ho seguito per niente il suo discorso.
"Ah sì."
"Tutto bene, Laura?" Mi domanda.
"Circa. Sono un po' pensierosa."
"E a cosa pensi?"
"A Ross."
Lui inizia a sorridere come un'idiota.
"Non in quel senso, Rydel! Siamo solo amici!"
"Mah, se lo dici tu. Ma raccontami, cosa ti piace di Ross?" Mi sorride in modo imbarazzante.
Sento le guace avvampare.
"Beh... è sempre gentilissimo con me. È iperprotettivo e mi tratta come fossi una regina. Ogni tanto mi lascia qualche bacio sulla fronte, poi mi abbraccia spesso e la cosa mi piace, perché è un silenzioso 'io ci sono'. Adoro quando mi infastidisce per vedere come reagisco. Oppure quando prova di tutto per farmi ridere.
O anche quando mi prende la mano. Adoro quando lo fa, perché la mia mano è molto più piccola della sua e trovo che sia una cosa adorabile.
E ogni volta che sto con lui, sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco, come se stessi bene solo quando è accanto a me.
Credo di essere innamorata di lui.
Oh, poi mi piace il modo in cui mi chiama 'Laurie'.
Infine..." Mi stoppo, guardano l'espressione di Rydel. "Che c'è?"
"Laura cara, forse non l'hai ancora capito."
"Cosa?"
"Che sei innamorata di lui!" Dice lei, con gioia.
"Ma cosa?! Rydel, che sciocchezza!"
"Ma se lo hai appena ammesso!"
"Quando?"
"Proprio poco fa! Hai detto 'Credo di essere innamorata di lui.'!" Esclama Rydel.
"Che vai dicendo?! Io non ho mai detto che..." Mi fermo. Ripenso alle mie parole.
Mi passa per la mente che effettivamente io avevo accennato al fatto di provare qualcosa per lui.
Lei continua a guardarmi, sorridendo.
"Okay, forse provo qualcosa per Ross." Gli occhi di Rydel cambiano colore, diventando sull'arancione chiaro. "Perché i tuoi occhi sono arancioni?"
"Oh, capita quando si prova un'emozione forte. Continua!"
"...ma a Ross non piace nessuno. Poi non si innamorerebbe mai di una come me."
"Cosa intendi?"
"Intendo dire che Ross è un ragazzo bellissimo e si merita qualcuno di speciale. Poi lui è un angelo, non starebbe mai con una mortale."
"Non c'entra nulla. Anche Ellington è un mortale, ma io lo amo più di quanto abbia mai amato qualcun altro."
"Poi dopo tutto quello che ha passato Ross, l'amore è sicuramente l'ultimo dei suoi problemi."
"Io ci penserei comunque."

//

Ho passato tutto il giorno con Rydel. Mi sono davvero divertita, anche se principalmente cercava di convincermi a dichiararmi a Ross.
Lancio la borsa in un angolo della mia camera e mi butto sul letto.
Ho un letto leggermente scassato, le molle sono quasi tutte rotte - sì, ho 18 anni e quando ascolto la musica salto sul letto, non giudicatemi -.
I mobili della mia camera erano verde acqua, ma ora sono quasi tutti ricoperti da disegni.
Mi sistemo il cuscino e chiudo gli occhi.
"Pace e tranquillità. Ora dormo fino a domani." Mi rilasso.
Qualcuno bussa alla porta.
"Cristoddio!" Mi alzo dal letto e scendo le scale, pigramente. "Ma una povera adolescente depressa, con problemi d'amore, può dormire in pace?!"
Arrivo alla porta. Prendo le chiavi e apro.
Alzo lo sguardo e lancio un grido.
"Cosa cazzo ti è capitato?!" Faccio entrare Ross e lo faccio sedere sul divano.
Ha la maglia quasi tutta rotta, i capelli scompigliati e intrinsi di sangue, un taglio profondo gli attraversa il braccio.
"Mah niente, ho solo provocato degli Againstalife." Dice, con un sorriso compiaciuto.
"Ma hai una noce di cocco al posto del cervello?!" Gli urlo dal bagno. Torno con del cotone e del disinfettante.
"Come ti sei procurato quel taglio?"
"Mentre correvo."
"Ora mi spieghi perché stavi provocando degli Againstalife?!" Bagno il cotone con il disinfettante e lo passo delicatamente sulla ferita di Ross.
"Ero arrivato alla frontiera. Degli Againstalife si ricordavano di me. Ho detto loro che volevo vedere Durza e che dovevo parlargli.
Ma loro non si sono spostati, così ne ho colpito uno con il fuoco. Gli altri hanno estratto le spade e mi si sono scagliati contro.
Ho lanciato un paio di fiamme contro di loro e credo di avergli completamente bruciato le ali.
Ad un certo punto ho capito che avrei perso, perché ne erano arrivati altri dieci e così sono corso via. Però mentre scappavo, ho sbattuto contro una delle lance delle statue guardiane e mi sono tagliato.
Tornare a casa messo così, non mi sembrava saggio."
"Oggi non hai fatto niente di saggio! Sai vero che se ti avessero ferito, saresti morto?! Sei un emerito idiota! Ti sei quasi fatto ammazzare!" Alzo il tono della voce, ma continuo a tamponare la ferità con delicatezza.
"Vai a farti una doccia." Gli dico.
"Ma non ho vestiti puliti."
"Te ne presto alcuni di mio fratello."
"Okay." Mi alzo e vado in camera di Logan. È ancora tutto come l'aveva lasciata.
Apro l'armadio e prendo un paio di jeans e una sua maglia.
Li porgo a Ross e lui entra in bagno.
Mi dirigo verso la cucina e inizio a preparare qualcosa da mangiare.

Ho quasi finito di cuocere la pasta, quando sento dei passi nel corridoio.
Mi volto e vedo Ross che mi sorride. Ha ancora i capelli bagnati.
"Cosa prepari?"
"Della pasta. Non ho altro."
Lui appoggia i panni sporchi in un angolo e viene al tavolo.
Mi aiuta ad apparecchiare e poi servo la cena.
"Laurie, scusami." Dice lui, abbassando improvvisamente lo sguardo.
"Per cosa?"
"Per averti fatta arrabbiare."
"Non sono arrabbiata. Ero solo preoccupata, ecco tutto."
"Okay..." Riprendiamo a mangiare.

Dopo cena iniziamo a guardare un film.
Io mi accoccolo contro Ross e chiudo gli occhi.
In men che non si dica, scivolo nel sonno.

~Angolo autrice:
Yay :D sono riuscita ad aggiornare!
Mi sento felice :')
Anche se ora devo andare via, ma non potevo andarmene di casa, senza aver messo il nuovo capitolo.

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Paralyzed|| A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now