chapter nine

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venerdí pomeriggio e aspetto con ansia quell'uomo , sono nella mia cella mentre il comandante mi viene a prendere , "cí hai visite" disse il comandante mentre io ero dietro di lui scesi le scale mentre appena ho visto lui mi rassicurai , mi sedetti e mi rollai una sigaretta

"non offri" disse lui guardandomi in quei occhi verdi che tiene , profondi, mentre gliela offrí , "allora ciro" disse lui mentre si accendeva la sigaretta , "dové é sole" disse lui mentre aspirava il fumo , "non vedi la televisione , é in ospedale in coma" dissi io buttando il fumo dalla bocca , lui mi guarda come se fosse scioccato , "allora come é arrivato a marisol" dissi facendo un sorriso beffardo , "marisol , marisol era bellissima , due occhi azzurri e i capelli neri lunghi , era la mia ragazza" si fermó per fare un tiro di sigaretta , "chell merd di cristiano me l'ha rubata quando era ancora incinta di me di 2 mesi"

"i miei genitori non volevano che stavo con lei" disse guardando un punto fisso della stanza "era figlia di un polizziotto e sai che polizia e mafia non vanno d'accorn nsiem" disse lui mentre buttó il mozzicone per terra e lo imitai

"é morta per colpa di mia sorella , loro due erano grandi amiche , ma lei voleva a tutti i costi cristiano , cosí appena che é nata sole , l'ha rapita e l'ha data a me ...., ho cusctodito mia figlia fino ai 2 anni mi trasferí a roma , ma i meiie genitori seppero di questa  bambina , cosí la portai da cristiano quando seppi che marisol era morta che carlotta la portata a suicidarsi...., io la diedi a cristiano cambiandogli il nome... ecco tutta la storia" disse lui con un tono di malinconia , "i miei gemitori mo s muort" disse con un ghigno , e se gli dicessi che li ha uccisi mio fratello di darebbe soldi o mi ucciderebbe

"e tutta la mia famiglia , nessuno ha saputo di me perche io sono la pecora nera della famiglia camorrista , quella che non vuole certare niente e fa l'avvocato e sua moglie e una semplice badante" disse lui memtre guardava sul cellulare qualcosa

"e mo dimm dové sole" , disse lui arrabbiato , "mo parl ij , sole ha ucciso tuo nipote , la stava stuprando , é rinchiusa qui" dissi io mentre il signore sgranava gli occhi , "se lo é meritato chill omm e merd , ogni volta che incontravo mio fratello  si vantava di suo figlio che a 8 anni ha ucciso un gatto innocente" disse lui mentre stringeva i pugni poco ma sicuro che gli faró vedere sole

"ij t dic a veritá , all'inizio nun m fidav ero convinto che eri comm chill pezz e merd , infatti nun t vuoev ricr dove era la mia sole ma te lo dico , é al cardarelli ," dissi io mentre guardia l'uomo , "comunque io conosco tuo padre é un mio grande amico , quindi so che avete ucciso voi i miei famigliari ma ora mi importa solo di sole"

disse lui ringraziandomi , "comandá , se con permesso lo potrei portare da sole" il comandante ci pensó e annui

sono nella porche nera di quest'uomo "sai mia figlia la vorrei proprio accanto ad uno come te" disse lui mentre svoltava la via per l'ospedale , "e come mai" dissi mentre accesi l'ennesima sigaretta

"perché ij conosc il vechcio ciro ricci chill ca facev trimmar pur a terra , ma mi s cagnat scommetto grazie a mia figlia" disse l'uomo arrivando all'ospedale

"sua figlia e molto brava a mentire" dissi ridendo mentre lui rise , "grazie per avermi avvisato" disse ridendo , mentre ormai sapevo la sua stanza entrai e lei era seduta che si guardava intorno

"ciro che ci faccio qui , eravamo in discoteca" disse lei frastornandosi la testa , "oo sole mij , t s svegliat" dissi mentre mi misi vicino a lei

"e lui" dissi riferendomi all'uomo dietro di lui con un mazzo di fiori e un palloncino , "non sará mica"....., "ciao sole" disse l'uomo guardandola e sorridendo a lei "ok io vado in sala ok faccio una chiamata all'istituto

POV SOLE
"non mi aspetto che tu ti ricorda di me sole , ma io sono il tuo vero padre" disse quest'uomo mettendomi una mano nella guancia , "chill ngpfam ca ta fatt mal e muort" disse mentre mi fece vedere una foto di me da piccola dentro il suo portafoglio

"lagg sempr tinut ca dint" disse mentre lacrime solitarie gli rigavano il viso , "papá nun chiagnr" gli dissi mentre con la piccola mano gli eliminai quelle lacrime , "io mi chiamo valerio comunque, valerio valletta" , a quel nome mi pietrificai ma poi mi rasserenai ero una valletta anche io ma mi dovevo rassegnare , "ma per me tu sei il mio papá" lui mia abbraccio mentre sentiamo ciro dire

"eh pezz e merd pcché nun ma chiammat quand ess si e svegliata" ,

"ci tiene molto a te" disse mio papá il mio vero papá mentre mi fece alzare , e poi disse "vorremmo le carte delle dimissioni" un signore ce le porta e disse , "ma non possiamo" mio papá li guardó in cagnesco , e il ragazzo gliele portó subito mentre mi misi dei vestiti che qualcuno mi ha portato

..............
sono entrata nell'ipm , mentre con l'aiuto di ciro e mio padre ero andata nella sala comune , le luci tutte spente quando una scritta con un bel bentornata scritto sul muro , e mio fratello totó

"ammor mij" disse abbracciandomi leggermente , "comm t sient e c e questo" disse indicando mio padre , "totó lui é mio papá " totó sbiancó perche ora come ora ci siamo resi conto che non siamo veri fratelli...

"ammor mij a me nun m nteress , tu s sorm p tutt a vit" disse abbravpcciandomi mentre facendo spazio a naditza e a silvia

"amó , magg fatt pigliá p star cu te" disse lei emntre mi guardava , "ammo com t scem mi abbracció , quando mi abbracció edoardo ciro fece un grugnito per poi alzare gli cochi al cielo emntre il comandante annueva e poi salutó mio padre

"bentornata all'ipm" mi disse la direttrice , io la ringraziai e poi siamo tornate tutte nelle proprie celle io seguita da silvia e naditza isieme

"amó ti aiutiamo noi" disse la mora venendomi ad aiutare mentre mi levava la maglietta e i pantaloni e mi metteva il pijama

"ammo per qualsiasi opcosa ci siamo dissero coricandosi e addormetandosi subito dopo"

quando vedo un filo e c'e un bigliettino

come ti senti bambulé
da ciro
per sole

presi la lettera e gli risposi subito dopo

mi dol a panz e lui alzó

lui subito dopo scese la cordicella

ma mi sento chiamare

"sole c sta facenn" disse nunzia mntre io mi girai , "nunzié" , lei mi guarda e dice , "nun o fa spittá dai scrvigli sto bigliettino"

e si sntí esclamare "ah gioventú e io risi ,

ciú ciú p qualsiasi cosa mi chiami mo vac a durmí ca nagg durmí buon , notte sole mio❤️

mi sporsi piú che potevo e vidi solo il suo ciuffo , e misi la mano fuori le sbarre , e lo salutai e lui fece lo stesso

ah ciro che cosa mi stai facendo

~|tutta a vita mij|~/ciro ricciWhere stories live. Discover now