Dove Federico Chiesa si innamora inaspettatamente di una semplice specializzanda di un ospedale di Torino.
❗️Tengo a precisare che la storia è solo ed esclusivamente frutto della mia immaginazione, tutto quello che leggerete, tutti i dialoghi, gli a...
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Capitolo venti
Stavo finendo di fare la mia valigia, tra meno di mezz'ora l'autobus che ci avrebbe riportati a Torino sarebbe partito e dovevamo muoverci. Amanda era già pronta da un pezzo e probabilmente era già sul bus, Chiara aveva finito adesso di chiudere il bagaglio a mano e stava sbattendo ripetutamente il piede sul pavimento mettendomi ansia.
- Chia, basta! Mi stai mettendo ansia, cazzo. -
- Dai, muoviti. - Si sedette sul letto. - Non aspetta mica noi il bus eh. -
- Okay, so che sei arrabbiata perché hai litigato con Marco ma... -
- Non me ne frega niente di lui. - Mi interruppe.
- Si, certo, come no. - Roteai gli occhi. - Puoi mentire a me, ma a te stessa no. -
Lei sbuffò e si gettò a peso morto sul letto.
- Lo rivedrai. - Dissi.
- Ah si? E quando che lui tra poco torna in Francia per gli allenamenti? -
- Hai pur sempre il suo numero. - Risposi sedendomi sopra la valigia per chiuderla, era troppo piena, non so come io abbia fatto entrare tutto in quel bagaglio minuscolo all'andata.
- Col cazzo che gli scrivo! - Disse ma il discorso venne interrotto da qualcuno che bussò alla porta. - Vado io. - Affermò la mia migliore amica aprendo la porta. - Chiesa? -
- Chiesa?! - Alzai lo sguardo sgranando gli occhi e vidi Federico sulla soglia della porta della mia camera.
Mi venne un cazzo di infarto.
- Posso parlare con Alessandra? -
Chiara assottigliò lo sguardo. - Per cosa? -
- Chiara, ti prego. Lasciaci da soli due minuti, non vi faccio perdere il bus, anche il mio parte quando parte il vostro. -
- E va bene. Ti aspetto giù Ale. - Rispose Chiara prendendo la sua valigia ed uscendo dalla stanza.
Federico chiuse la porta alle sue spalle e venne verso di me. - Vuoi una mano? Con la valigia intendo, ti vedo un po' in difficol... -
- Federico perché sei qui? - Chiesi interrompendolo.
- Non abbiamo una conversazione pacifica da quella sera in macchina... Dalla prima sera qui a Coverciano... -
- Evidentemente porta male questo posto. -
- Vorrei che le cose tornassero come prima. -
- Ed io no. - Riuscii finalmente a chiudere la lampo della mia valigia e mi alzai in piedi incrociando le braccia. - Se per come prima intendi te che non prendi una decisione e mi chiami solo per fare sesso, no. Non voglio tornare come prima. -
- Se pensi veramente che ti chiamavo solo per scopare, non hai capito un cazzo. - Alzò il tono di voce. - Ti ho detto che voglio costruire un qualcosa con te e te pensi che per me sia solo sesso? Ma sei scema o cosa? -
