Capitolo ventisei
Pov's Alessandra
Camminavo a passo svelto nel corridoio del mio ospedale, pronta ad andare a visitare una gentile signora che aveva un problema all'articolazione del ginocchio.
- Milani! - Mi inseguì Michela, il mio specializzando capo.
- Buongiorno capo. -
- Ti vuole Preziosi nel suo ufficio, vai il prima possibile. -
Per quale dannatissimo motivo il capo dell'ospedale mi vuole nel suo ufficio adesso? Che ho combinato stavolta?
- Avrei una paziente... -
- Me ne posso occupare io, dammi pure la sua cartella. Tu vai dal capo. - Mi sfilò la cartella della signora dalle mani.
- Va bene, grazie allora. - Mi avviai verso l'ufficio.
Camminai a passo svelto provando a pensare al mio comportamento ultimamente. Ero sempre stata una dottoressa modello, no? Sono sempre stata educata, gentile, disponibile e non ho mai fallito nessun test o esame. Non vorrà licenziarmi, vero?
Feci un respiro profondo, preoccupata, e bussai alla porta.- Avanti. -
Abbassai la maniglia ed entrai nella stanza rimanendo alquanto sorpresa nel notare gli altri componenti della squadra medica seduti, come se mi stessero aspettando.
C'erano tutti: Chiara, Amanda, Diego, Luca e persino il nostro superiore Matteo.- Buongiorno. - Dissi.
- Dottoressa Milani, buongiorno! - Rispose Giacomo Preziosi. - Accomodati pure. - Indicò la sedia vuota.
- Va bene. - Borbottai provando a sembrare il più calma e tranquilla possibile.
- Siete qui per una proposta. Una proposta molto importante. - Parlò il capo.
Oh buon Dio, cos'hai in serbo per me oggi?
- Come sapete, gestisco anche il J Medical, il centro medico della Juventus che è aperto a chiunque. -
Avevo sentito parlare di questo "J Medical", infatti i calciatori erano monitorati lì, non venivano praticamente mai qui da noi. Venivano solo se si trattava di un'urgenza ed erano più vicini a questo ospedale rispetto che al J.
- Siete una delle squadre mediche più valide che abbia mai formato e mi farebbe piacere se lavoraste lì. È un ospedale normale, proprio come questo. Potrete finire le vostre rispettive specializzazioni, fare operazioni a cuore aperto, proprio come fate qui, semplicemente in un altro ospedale oltretutto di prestigio maggiore. -
Io e Chiara ci guardammo subito ed il suo sguardo mi stava letteralmente urlando di accettare questa proposta.
- Quando dobbiamo informarla della nostra decisione? - Chiese Amanda.
CITEȘTI
FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESA
DragosteDove Federico Chiesa si innamora inaspettatamente di una semplice specializzanda di un ospedale di Torino. ❗️Tengo a precisare che la storia è solo ed esclusivamente frutto della mia immaginazione, tutto quello che leggerete, tutti i dialoghi, gli a...