Capitolo 5: A casa

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6 ore... 6 fottutissime ore infinite, persa nei suoi occhi, nella sua risata, nella sua voce, persa in lui. Finalmente sono a casa lontano da Joseph... forse per questo dovrei dire PURTROPPO sono a casa. Andai a mangiare la pasta al forno che mi aveva preparato mia mamma per pranzo, ho mangiato sol* dato che sono uscit* da scuola alle 14:00 e alle 14:00 i miei lavorano. È stato carino mangiare da soli perché mi sentivo liber* di fare quello che volevo, pensare quello che volevo ed esprimere come mi sentivo realmente, non dovevo indossare un falso sorriso per non far preoccupare i miei, potevo essere me stess*. Mangiavo lentamente e la mia mente era piena di pensieri: la verifica, JoJo...JoJo, cazzo, JoJo. Si erano fatte le 15:00 e decisi di iniziare a studiare per l'interrogazione del giorno dopo. Passai 2 ore a studiare ma con la concentrazione pari a -1234567890, mi distraevo ad ogni frase, se non ad ogni parola... e pensavo "ma a me cosa cazzo me ne frega di Giolitti, faccia quello che ha fatto ma non rompa i coglioni a me grazie" volevo solo a Joseph e che cazz.

Si fecero circa le 17:30 e i miei tornarono da lavoro, sentii a malapena il cancello grande aprirsi, al pensiero del possibile 4 e di Joseph mi erano scese poco lacrime che asciugai rapidamente, per cancellare eventuali occhi e naso rossi lavai la faccia. Non era successo nulla, agli occhi degli altri.

"Siamo a casa!", l'annuncio di mia mamma mi fece sobbalzare dalla sedia e scesi subito a salutarli. Parlai ad entrambi di come era andata a scuola, della verifica ma non di JoJo, sarebbe stato molto imbarazzante.

Verso le 18:30 finii i compiti, e ripassai per l'interrogazione di storia, era un po' più sicur* e una volta finito corsi in doccia. La doccia è il mio posto preferito della casa dove anche se non sono sol* in casa mi sento riservat*, musica ad alto volume e tristezza.

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