Capitolo 50

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Jade si fece desiderare, come al solito. Aveva intravisto la chioma rossa della sua alunna all’uscio della porta, ma noncurante, si era fatta vedere, per poi iniziare una lunga conversazione piena di sorrisi e moine con l’insegnante di educazione fisica; un giovane di bell’aspetto e spudoratamente attratto da lei. L’insistenza con cui provava ad ingraziarsela la faceva ridere. Se solo avesse saputo che i suoi sorrisi non erano sintomo d'imbarazzo, ma al contrario della sua arroganza.

Solo qualche istante prima che suonasse la campanella, Jade raggiunse Katherine. 

Lo aveva fatto apposta. Con meno tempo a disposizione sarebbe stato più semplice cacciarla via. 

«Non ti preoccupare, ti ruberò solo pochi minuti.» la rassicurò senza scusarsi per il ritardo.

Kat a testa china, osservò le linee del pavimento. Annuì senza aggiungere altro, continuando a guardare altrove. 

«Valentine volevo parlarti a proposit-»

«Ti amo.» la interruppe.

Il suo cuore rimbalzò contro allo sterno togliendole il fiato. Non poteva credere a quello che aveva appena detto. Strinse i pugni terrorizzata. I brividi la trapassarono. 

Nel silenzio cercò una risposta tra le iridi ghiacciate dell'altra, ma spaventa di ciò che ci avrebbe trovato chiuse gli occhi. Si sentì una stupida a testa alta, occhi chiusi e cuore aperto.

Jade sentendo quelle parole fece un’espressione strana. I suoi occhi sorpresi osservarono la ragazzina tremare. Incurvò le sopracciglia e senza dire niente prese Kat per il polso e la trascinò in uno stanzino dell’aula insegnanti. Chiuse la porta e si curò di rimanerci davanti prima di girarsi verso di lei.

«Non puoi dire queste cose! Qualcuno avrebbe potuto sentirti.» la rimproverò, senza troppa cattiveria.

«Scu-scusa…» bisbigliò Valentine. Sentiva il petto scoppiarle a stare in un posto così piccolo, da sola con lei. Tutto ciò le stava facendo sudare le mani.

Jade invece sembrava non voler prendere alcuna posizione chiara al riguardo. La osservava dandosi il tempo per studiare la situazione. Il volto impassibile, nei suoi occhi nessun pensiero.

«Peró, ti amo...» ripeté innocentemente, sembrava quasi che la sua voce chiedesse il permesso di uscire e di rendere chiara quella verità.  

L'adolescente nel piacere dell'imbarazzo, in bilico, pensò che il sapore della verità nella sua bocca avesse un gusto dolce. Non si era mai sentita così presente. Era come se in quell’istante fosse realmente viva, come se quell'istante non avesse fine.

Non esisteva un dopo, era tutto qui e ora.

«Davvero Jade, io ti amo.» ripeté lasciando che il coraggio si espandesse nelle sue ossa. Sorrise, ammettere l'amore che provava la scaldava, la faceva brillare di gioia, tanto intensamente da soffrirne. Era fragilità e forza allo stesso tempo. La verità scintillava sulle sue corde vocali; pura da ammettere e atroce da nascondere.  

«Amo tutto di te e perché-»

«Tsk! Tu non sai cosa sia l’amore. Sei solo una ragazzina, Valentine. Non sai quello che stai dicendo.» Un sorriso amareggiato giaceva sconclusionato sul suo viso. Sbuffò incrociando le braccia e squadrandola da capo a piedi. Un accenno di fastidio ed aggressività disegnò una piega sulla sua fronte.

«Solo perché sono stata la prima ad entrarti nelle mutande, non significa che mi ami.»

Katherine sbatté le palpebre, la sua fronte si decorò di mille linee di disaccordo. 

Dangerous Teacher I Manipolazione Where stories live. Discover now