𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞.

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Cassandra POV

L'ansia mi stava letteralmente soffocando, non riuscivo a rimanere nella stessa posizione per più di due minuti mentre aspettavo, impazientemente, che Silente mi dicesse questa benedetta verità. Mio padre, che sembrava non essere d'accordo con la sua scelta, era in piedi davanti a me, e percepire la sua agitazione non mi faceva affatto bene. Aiden si era seduto da solo in un angolo, la testa tra le mani e lo shock ancora impresso sul volto. Quella notizia aveva spezzato il cuore anche a me, non conoscevo nessuno dell'Ordine, ma erano pur sempre persone, avevano una famiglia, e si erano sacrificati per il bene comune.

«Quindi?» Mormorai portandomi la mano alla bocca e cominciando a mangiucchiarmi la pellicina delle dita.

«Un Horcrux è un oggetto in cui un Mago oscuro nasconde un frammento della propria anima al fine di raggiungere l'immortalità. La creazione di un Horcrux è un procedimento orribile, poiché viola le leggi della natura e della morale, e richiede di compiere un omicidio, l'atto di malvagità più grande.» Silente parlava lentamente e notai l'affanno nella sua voce.

«Quindi Voldemort ha nascosto un pezzo della sua anima in quell'anello?» Chiesi sicura di aver capito.

«Non solo in questo, sappiamo della creazione di altri cinque Horcrux.» Disse mio padre. Mi si accapponò la pelle al solo pensiero che avesse dovuto uccidere sei persone per nascondere un frammento della propria anima in degli oggetti. Non che Voldemort provasse pietà, pensava solamente ai suoi scopi.

«Dov'è adesso l'anello originale?» Chiesi guardando i due. Silente alzò una mano sopra la scrivania e la scoprì dalla manica della veste. Rimasi inorridita da ciò che vidi: la sua mano era completamente nera e aveva un aspetto secco.

«Ho trovato l'anello e l'ho distrutto.» Disse piegando la testa e guardandosi la mano. «È una maledizione che mi porterà alla morte.» Rimasi col fiato sospeso e spostai lo sguardo su mio padre.

«Suppongo che questi Horcrux andrebbero distrutti.» Mormorai con la bocca secca, da dove avremmo dovuto cominciare? Come si distruggevano? Non sapevo da dove cominciare, sarei stata da sola?

«Non è compito nostro, non sappiamo neanche quali siano.» Rispose Dean appoggiandosi sulla scrivania, i suoi occhi si spostarono su Aiden seduto ancora nella sedia all'angolo, poi, lo sentii alzarsi e avvicinarsi a noi.

«Posso farlo io.» Disse Aiden cercando di mantenere un tono serio e fermo. Mi voltai verso di lui e lo guardai con le sopracciglia aggrottate.

«Non se ne parla!» Mi alzai dal mio posto con le braccia lungo i fianchi, guardai Aiden con lo sguardo più severo che potessi riservargli. «Non morirai anche tu, non andrai a cercare nulla!»Dissi in modo che capisse una volta per tutte le mie parole.

«Cass-»

«No, Aiden. È pericoloso, guarda cos'è successo agli altri per proteggere un Horcrux, per altro non era neanche l'originale.» Feci il giro della sedia e mi piazzai di fronte a lui. «Dean non può perdere anche te.» Parlai velocemente trovando una scusa logica per non farlo andare. Sentivo la paura stritolarmi le viscere. La stanza cadde nel silenzio più assoluto, io guardavo Aiden, lui guardava me, e Silente, insieme a Dean, guardavano noi.

«Okay...non andrò.» Mormorò guardandomi, io annuii velocemente e ripresi a respirare lentamente.

«Troveremo un altro modo.» Dissi ad alta voce. Quelle parole non erano per loro, bensì per me. Dovevo trovare un modo per impedire ad altre persone di morire, non era giusto, loro avevano una famiglia, dei figli, ma avevano perso la vita in una stupida guerra insensata.

Prima che mio padre andasse via, passammo un po' di tempo insieme, mi aveva assicurato che mia madre e Gladys fossero al sicuro e che avevano trovato un posto dove stare.

Heart Of Glass; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora