Capitolo 8

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Capitolo 8

Bella Pov

"Se potessi sognare sognerei te."
Quelle parole, quel sogno mi rimbombavano in testa.

Edward Pov

"Alice, la smetti di fare così, spostati! Mi sembra di aver visto qualcosa." Dissi urlando ad Alice che durante pranzo a scuola continuava a coprirmi la visuale del tavolo in fondo.
Non capivo il perchè ma mi fece incuriosire. Mi sembra di aver visto qualcuno di familiare...
"Ed-Edward, guarda che non c'è nulla. Smettila! Attireremo l'attenzione, continuando in questo modo." Disse, accomodandosi al tavolo.

Mi sarò sbagliato?
Non c'era nulla di tanto familiare, i soliti ragazzi, stupidi, seduti ad un tavolo a bisbigliare sulla ragazza nuova; Ecco la cosa forse più familiare, mi vennero in mente .... i suoi primi giorni di scuola, tutti pensavano a lei, ed io non riuscivo a leggere i suoi pensieri.
Ormai è da quando abbiamo lasciato Forks che non leggo le menti di nessuno neanche dei miei familiari, ed non avevo intenzione di ricominciare ora, è l'unica cosa che posso fare per dimenticare B-Bel, ci rinuncio non riesco più neanche a pronunciare il suo nome, ma la sua figura è ancora presente in me.

Mi manchi...

Forse sarò stupido, un vampiro, con una velocità innata, con una forza brutale, s'innamora della più pura, più delicata umana presente su questa terra.
Se il mio è amore, è un'amore stupido!
Devo smetterla...
Ma il suo odore...
La sua voce...
La sua debolezza...
Tutto è ancora vivo in me, tutto è ancora stupido! Basta!
Più passa il tempo più il pensiero di lei mi è presente, devo smetterla, lei è felice, adesso, io sono morto, adesso.

Alice Pov

Cercavo di coprire la visuale di Bella ad Edward, era seduta ad un tavolo in fondo alla mensa.
Ci ho provato finchè non se ne è andata, menomale, ci sono riuscita.
Edward, sospettava, ma non la vista. Devo prima parlarle. Poi decideremo se dirgli ad Edward di lei.
Ma prima o poi lo saprà...
Mi diressi verso l'aula di matematica, era l'ora di parlare con Bella, era ora di Ricominciare....
Entrai in classe, Il professore non era ancora arrivato, così ne approfittai, dirigendomi immediatamente al mio banco vedendo già la presenza di Bella al mio fianco.

Da passi indecisi si trasformarono a passi più sicuri, Bella era ancora con lo sguardo puntato al suo diario e la sua espressione quando scriveva su di esso era angosciata, quasi incredula. Possibile abbia ricordato?

Mi sedetti, appoggiando, forse, con troppa forza il libri sul banco. Lei si voltò verso di me di scatto guardandomi, spaventata...
"Ciao." Dissi gentilmente.
"Oh, c-ciao." Disse ancora spaventata. Non ne capivo il perchè. Poi voltò ancora lo sguardo sul suo diario, passando gli occhi sulle parole appena scritte, più e più volte, passando dal lento a sempre più veloce.
"E' successo qualcosa?" Dissi non capendo il suo stato d'animo.
"Oh...Beh...Ci conosciamo?" Mi chiese improvvisamente. Non capivo la domanda, in che senso ci conosciamo? Le vorrei dire di si ma non so se sia il momento adatto.
"Ti va di parlare a fine della scuola, al parcheggio della mia auto?" Le dissi, capendo che, sì, era arrivato decisamente il momento.
Mi guardò un pò perplessa.

"Si trova vicino a quell'albero grande." Dissi abozzando un sorriso delicato, indicando fuori dalla finestra, dove si vedeva perfettamente la mia auto.
"S-sinceramente, non so." Disse confusa e timorosa. Rimasi zitta, sarebbe stata lei a decidere alla fine dell'ora se venire, no? Sarebbe venuta ne ero certa. Avrà anche un'amnesia ma lei rimane la vecchia Bella, l'istinto agirà per lei.

Bella Pov

Avevo pronunciato quella domanda in piena confusione.
Lei voleva parlarmi, sicuramente del mio passato.
Avevo appena ricordato una frase:

"Tu, non sei...la persona giusta...per me."

Quella frase, pronunciata sempre da quella imponente e vellutata voce, mi colpì nel profondo, mi fece sussultare, quasi piangere. Chi era costui che mi tormentava nei ricordi, chi era costui che mi fa soffrire ancora oggi, chi è costui che ho amato.

Perchè solo chi ami può farti del male con una semplice frase.
Perchè solo chi ami può farti così male.
Perchè solo chiami ti fa sussultare il cuore.

Capii che ciò che ricordavo in qualche modo centrava con questa ragazza, che avevo rivisto nei ricordi, con quella frase, "Non ricordo niente della mia vita umana." Oh si, ora l'avevo vista chiaramente, quel viso pallido, quella voce delicata, quei capelli strambi, era lei.

La campana suonò.

Uscirono tutti, tranne me, rimasi lì ferma, guardando l'auto della ragazza, ormai uscita da un bel pò dall'aula.
Se volevo ricordare, dovevo sapere.
Uscii con decisione dall'aula e mi diressi verso l'auto della ragazza, era una volvo grigia.
Cercai il suo volto e la vidi appoggiata alla portiera.

Alice Pov

Mi ero diretta all'auto appena finita la lezione, stavo aspettando Bella, che intercettai ancora seduta e pensante in aula. Stava riflettendo se venire o no. Non mi dovevo preoccupare di Edward poichè aveva deciso di andarsene prima, non sopportava di stare lì.

La vidi stava arrivando.
"Bella, sono qui." Dissi vedendo che mi cercava.
"Oh, eccoti." Disse quasi in un sussurro.
"Senti, so che vuoi sapere, è fidati io ti darò tutte le risposte che ti chiedi, visto che parte di ciò che hai dimenticato riguarda me, e altre persone..." Dissi seria. "Ma queste risposte te le posso dare solo se verrai con me.
Non chiedermi dove.
Lo scoprirai.
Non avere paura, lo sto facendo per te."
Dissi appoggiandole una mano sul polso in segno di sicurezza.

Annuì.

Era arrivato il momento, il momento della verità...

Angolo autrice:
Piaciuto? Spero di sì.
A me molto, dove la porterà Alice?
Cosa gli dirà?
Recensite.
Baci

Non dimenticheró maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora