👕- 𝟎𝟒 𝐍𝐨𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥'𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐭𝐨

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Jungkook si svegliò quella mattina grazie al dolore al petto che sentiva, sembrava avesse una voragine nel petto che a momenti lo avrebbe distrutto completamente, non poteva andare a lavoro in quelle condizioni così avvisò Jin, fortunatamente comprese la situazione e promise che sarebbe venuto a trovarlo appena fosse finito il turno extra per coprirlo.

L'Alpha passò gran parte della mattinata a letto piangendo, sentiva di aver sbagliato qualcosa, ma non capiva cosa... quel omega, perché si faceva vedere solo quando lui non c'era? Jungkook voleva conoscerlo, era il suo compagno! Chi non vorrebbe conoscere la propria metà? La persona perfetta per te. Jungkook poteva quasi immaginarsi ad accarezzare la sua pelle che sarebbe stata liscia e morbida, poteva quasi sentirlo appoggiato al suo petto mentre dormiva e bearsi del leggero suono del suo respiro mentre gli accarezzava i capelli, attento a non fargli male, a non dargli fastidio... lo avrebbe fatto sentire al sicuro, protetto, amato e apprezzato. Avrebbe voluto renderlo suo così che nessun Alpha gli si potesse avvicinare, avrebbe voluto se lo avesse conosciuto.

Ad interrompere i pensieri di Jungkook fu il campanello di casa, pensò fosse Jin ad aver finito prima di lavorare, così non si preoccupò di asciugarsi le lacrime o vestirsi decentemente.

Una volta aperta la porta si trovò davanti l'omega, il suo omega. Sentì il suo odore, odore di miele e vaniglia, buono come i biscotti al cioccolato, amorevole e sicuro come quando sei a riparo in casa e fuori c'è un temporale, sentì calore al petto come se qualcuno si fosse appoggiato lì per sentirsi al sicuro, un calore che gli scaldò fino al cuore e lo fece sciogliere.

《Sei... sei il mio compagno?》 l'omega annuì e abbassò il capo, in passato era simbolo di sottomissione e rispetto nei confronti del proprio Alpha, ai tempi che gli omega non avevano valore nella società se non lo avesse fatto sarebbe stato messo a morte, la più dolorosa per un omega. Avrebbe perso il suo compagno.

Questo atto di sottomissione dal proprio compagno lo fece sentire a disagio.

《N-non farlo, ti prego, vieni accomodati. 》 Jungkook si mise al lato della porta in modo da farlo passare, chiuse la porta e lo accompagnò nel soggiorno. L'omega lasciava una scia del suo odore al passaggio, l'Alpha non poté che seguirla per bearsi ancora un po' di quell'odore tanto amorevole e confortante.

《Alpha...puoi aprire le finestre? Per favore... 》 disse in un sussurro l'omega, per paura di infastidire il suo compagno.

《Oh, certo, scusa non ci ho pensato che potesse infastidirti l'odore di Alpha essendo il tuo compagno.》 Jungkook spalancò le finestre facendo entrare aria fredda nell'appartamento, si sentiva a disagio, il suo omega lo stava rifiutando, non dovrebbe essere possibile una cosa del genere.

《N-non mi da fastidio. Mi piace il tuo odore, mi fa sentire al sicuro... ma è troppo forte...》 le guance del omega si tinsero di rosso, nonostante provasse a nasconderle con scarsi risultati, Jungkook le vide e non poté che pensare quanto fosse carino il suo compagno.

《Capisco... Dunque, mi spieghi come ci siamo riconosciuti? E soprattutto perché venivi a rubarmi le felpe?》 L'Alpha non poté che ridacchiare pensando all'omega a fianco a lui rubargli le felpe, credeva fosse tenero, già ne era innamorato.

《Non le ho rubate! Erano prese in prestito, le ho riportate tutte!》 Spalancò gli occhi il piccolo omega, occhi che cambiarono colore in blu, forse per la paura che il suo compagno potesse crederlo un ladro e per questo rifiutarlo.

《Tranquillo, la trovo una cosa tenera, certo all'inizio credevo di star impazzendo ma non preoccuparti.》 Jungkook non sapeva come tranquillizzare il suo omega, sembrava sempre sull'attenti pronto ad esser rifiutato in ogni momento.

ᴏʟᴛʀᴇ ʟ'ɪꜱᴛɪɴᴛᴏWo Geschichten leben. Entdecke jetzt