Giugno.

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È il 10 giugno e oggi finisce la scuola. Sono abbastanza emozionata. Credo che mi mancheranno i miei compagni. Tre anni alla fine non sono pochi, e se prima li odiavo adesso non so come farò a svegliarmi per i prossimi tre mesi e vederli. Cioè chiariamo, qualcuno non mi mancherá per niente, tipo la Scimmia, anzi spero di non rivederla mai più. È anche finalmente, finita l'agonia. Non avrò più la Marta in classe con me, lei ha scelto lo scientifico e io Scienze Umane. Cioè ci vedremo sicuramente perchè siamo nella stessa palazzina e dovrò sicuramente passare gli intervalli anche con lei, oltre che all'Anita ma per dieci minuti credo si possa sopportare.
Usciamo, come ogni anno esplodono gavettoni da tutte le parti. Noi duemila andiamo in giro a festeggiare, tanto siamo usciti alle 11.30 mentre la Marta e l'Anita tornano a casa, altrimenti non le fanno andare in piscina. Io purtroppo dopo mangiato devo partire. Sono arrabbiata con i miei genitori perchè alla fine mi portano davvero. Tanto sarò sgorbutica con tutti e a loro non parlerò.

Siamo arrivati e siamo prima andati a casa di nonna. Ho cercato per otto ore di muovere le gambe, dato che non sono potuta andare a correre, credo che muovere le gambe per ore mi faccia sprecare calorie. Purtroppo ogni tanto si fermavano. Prima di partire ho mangiato un pò di frutta, mamma mi aveva preparato due o tre panini ma io non avevo la minima intenzione di mangiarli.
Uno non consumo e quindi non mangio, non ci penso minimamente a mangiare tre panini e a non muovermi per niente.
Nonna mi sta offrendo la sua buonissima crostata alla marmellata che io amo e che ha fatto apposta per me. Quanto la vorrei mangiare. Ma non posso. Dico che non mi va e nonna si sorprende. Non ho mai rifiutato in vita mia la sua crostata. Quasi non parlo, quando nonna e zia Filomena mi fanno delle domande rispondo a monosillabi. Capiscono che sono arrabbiata ma mamma e papá ovviamente non si danno la colpa, dicono che sono arrabbiata per conto mio.

Arrivati a casa di Chiara e Andrea chiaramente ci accolgono con un gran tavolo imbandito, come si usa fare da noi. Mozzarelle, salame di Pignola che amo, treccie e bontá varie. Io non mangio niente. Vorrei, amo tutta quel cibo ma non posso. Ricorda il tuo obiettivo. Stanno cercando di farmi mangiare ma non ho la minima intenzione. Mangio solo della frutta. Mi guardano tutti in modo strano.
Dovete accettare il mio cambiamento.

È appena finita la Cresima. Giuro che cosa più stupida di così non l'ho mai trovata. Era alle sei di pomeriggio. Non è possibile fare una Cresima alle sei di pomeriggio. Non hanno mai pensato alle 11 di mattina? No evidentemente. Io sono restata fuori perchè mi sono vestita alla cazzo proprio per far capire che io qui non ci volevo venire. Un paio di shorts verde acqua e una maglietta colorata e all star. L'eleganza fatta in persona.
Sono stata tutto il tempo fuori con papá e i suoi amici che invece di cinquant'anni sembra che ne abbiano settanta. Qui tutto è vecchio. Le case, le macchine, le persone, la mentalitá. Non ho visto una Fiat 500, o un bel palazzo nuovo non sgarrupato. Non ho visto un uomo dell'etá di papá curato che parlasse di argomenti decenti e non dei morti. E ci credo che non si può andare avanti, qui siamo nel passato.
Arriviamo al ristorante e il festeggiato arriva dopo un'ora.
Antipasto: pop corn, patatine, olive all'ascolana e panzerotti. Spiegatemi dove in un antipasto di una Cresima ci sono pop corn e patatine. Io non prendo nulla. Tutti mi chiedono "Ma non prendi niente?". La mia solita risposta "Non ho fame grazie". Qualcuno azzarda a dire "Martina è a dieta". Ecco, esatto, avete capito bene, lasciatemi stare. Da sotto si sentono morimorii come "Ma che dieta e dieta, lei sta bene così". Se siete ancora più grassi di me e vedete me magra, oltre a un dietologo vi serve anche un oculista. Continuano a starmi addosso e allora mi allontano. Mi scrive l'Anita, finalmente. Mi chiede come sta andnado e io rispondo solo con delle faccine delle pistole. A volte quando ne ho bisogno, c'è veramente. Intanto seguo con attenzione la nuova storia tra la Sashi e Jack. Io avevo detto alla Sashi di mettersi insieme e mi ha ascoltata. L'Anita la critica. Dice che non dureranno un mese. Io credo in loro.
Il mio 3G viene spento. Entriamo nel ristorante. Il mio 3G si riaccende subito. Arrivano le portate. C'è un altro antipasto dove io mangio solo i pomodori, la mozzarella e l'insalata, poi c'è anche la bruschetta e altri pasticci vari che non entreranno mai nella mia bocca. Alessandro sta togliendo dal prosciutto crudo il grasso e ha il coraggio di dire: "Io non capisco perchè sono grasso, tolgo il grasso dal prosciutto". Ho una gran voglia di urlargli contro. Sta scherzando? Mangerá 150 gr di pasta a pasto, 400 di bistecca con ketciup e maionese, ottanta dolci a fine pasto e per la merenda mattutina e pomeridiana patatine, merendine, caramelle a gogo.
Arrivano i due primi, i due secondi e io non mangio niente. Papá viene verso di noi, giro la testa perchè so che mi vuole far mangiare ma invece no, chiede come sta andando.
Sono seduta al tavolo con Michele e sto messaggiando con l'Anita mentre scambio quattro parole con lui. Mi.sento un pò imbarazzata, lui ha diciott'anni, ma in fondo è mio cugino. Da quando sono qui il telefono si spegne così, quando ne ha voglia. Mi si spegne, chiedo a Mary il suo telefono in prestito ma non me lo da. Insisto. Anche lei insiste. Le urlo contro. Giuro la faccio sotto i piedi e poi la sbatto nel muro. Cosa gli costa? Michele arriva in mio soccorso e mi cede il suo telefono ma io declino, lui insiste e alla fine accetto. Dico all'Anita che il mio telefono si è spento e le do la buonanotte. Lei mi augura di divertirmi e mi da la buonanotte anche lei.
È mezzanotte e adesso c'è la torta. Non trovo una scusa, allora dico che non ho più fame dato l'ora. Tutti mi credono per fortuna. Ha un aspetto bellissimo, vorrei mangiarla anche io ma non posso.
Adesso stanno mangiando degli spiedini di frutta molto invitanti. Avrei voglia di mangiarli anche io ma non posso perchè in questo modo mi contradirrei. Beh meglio, hanno anche loro calorie quindi meno calorie meglio è.
Esco fuori, subito mi raggiunge Michele. Parliamo di scuola, vita..Mi viene freddo, sto tremando, in fondo è mezzanotte passata e io sono ancora in shorts e maniche corte. Michele se ne accorge e mi offre la sua giacca. Io però rifiuto. Sto bene con lui, non mi ricordavo che fosse così dolce e gentile. Peccato che sia mio cugino o almeno trovarlo qualcuno così.

Sono tornata finalmente. Dopo tre giorni non ce la facevo più. Sono tornata nel mio amato Nord e oggi ho fatto l'ultima prova scritta dell'esame: le Invalsi. Italiano è andata benissimo, era facilissima, Matematica un pò meno. Quando mancava un quarto d'ora a me mancavano trenta quesiti ma poi alla fine li ho fatti tutti tranne uno.
La Marta ha aspettato l'Anita e di me se ne sono sbattute. Io sono restata fuori con la Martina, la Chiara e la Nicole. Le sto accompagnando a prendere del cibo. La Martina mi ha chiesto quando lei e la Miriam possono venire con me a correre perchè mi hanno vista mentre andavo. Io non ho il coraggio di dirle che non voglio. Cioè io vado a correre seriamente, per raggiungere un obiettivo, so che se andiamo insieme poi si chiacchiera solo. Sinceramente è strano, non riesco a dirle che non voglio quando prima avevamo un bellissimo rapporto. Poi per un litigio banalissimo l'abbiamo perso. Ok, adesso abbiamo fatto pace ma con la Silvia e la Morena no. Sono state la ragione della mia infanzia, il mio sorriso. La Martina mi chiede a quanto voglio arrivare. Le rispondo. Dice che 42 kg sono anoressia. Non è vero.
Mi offrono una focaccina ma io rifiuto. La Martina mi dice che per una non ingrasso. Invece si e non ho intenzion di mangiarla.

È il mio giorno dell'esame. Sono con la Marta purtroppo, il suo cognome viene prima del mio. C'è anche l'Anita ovviamente. Sta tutto il tempo con lei. A me non mi considera minimamente. Come se io non fossi mai stata la sua migliore amica. Come se noi fossimo perfette estranee. Io ripasso, loro ridono. Quando la mandano via si degna di darmi un in bocca al lupo, anche se preferire un gamba. Fuori mi aspettano, non si sa per quale miracolo.

È il giorno dell'orale dell'Anita. Ieri sera le ho augurato buona fortuna dicendole che è una grandissima cazzata. Lei mi ha ringraziato. Sono le undici e ormai le ha finito l'esame. Le mando un messaggio per chiedergli com'è andato e poi vado a correre. Mi risponde: "Boh, come è andata sparlarmi dietro con la Chiara? :)"
Che cosa? Io sparlarle? Ma sta scherzando.
Non le rispondo e vado a correre. Penso tutto il tempo a ciò e la fatica e il caldo non si fanno proprio sentire. Bene, bene. Ho scoperto un metodo per non sentire la fatica, che da oggi utilizzerò: pensare.
Le chiedo chi gli ha detto questa cazzzata, mi risponde che non me lo può dire. È stata sicuramente la Vanessa, io la odio e lei lo sa. No, mi dice di no. Allora la Marta per forza, lei si che mi odia. Mi dice di no, non ci credo.
Chiedo alla Chiara, mi dice che uno non abbiamo sparlato di lei, cosa verissima, due anche se lo avessimo fatto, perchè dirlo a qualcuno? Condivido.

È mercoledì e sto per andare a parlare con l'Anita. Sono agitata. Quando litigo con lei ho sempre paura di perderla. Che non mi perdoni, che il nostro rapporto non torni più come quello di prima.
Sono davanti all'Anita. Le ho chiesto scusa, come sempre, anche se non ho fatto niente. L'ho diciamo un pò minacciata e mi sta dicendo chi gli ha detto quella cosa. Lorenzo. Non me l'aspettavo. Cioè che poi bisogna dire che l'ha sentito e non so proprio dove l'abbia sentito. Mi inviata a uscire con lo sgorbio e altri '99. Rifiuto. Devo andare a correre e sono tutti disgraziati.

Sto andando a correre nel primo pomeriggio perchè più tardi vado dalla Mari per la festa di inizio estate. Passiamo lá il pomeriggio e la sera.
Ci stiamo divertendo un mondo. Davvero. Forse rimarrá il ricordo più bello di quest'estate. Ci sono anche la Morena e la Silvia e avrei voglia di andare lá inginocchiarmi davanti a tutti e di chiedergli scusa. Le rivoglio indietro.
Stiamo cenando e la mamma della Mary ha cucinato la pasta al ragù, la salsiccia e le patatine. Io avevo avvisato la Mary che non avrei mangiato niente. Non sto mangiando, l'Anita mi obbliga. Ok, mangio ma solo perchè non voglio litigare con lei. Ma solo la pasta al ragù. È buonissima. Sono mesi che non mangio la pasta. Mi sento in colpa. Sento che lo stomaco mi pesa. Auito. Domani doppia corsa perchè ho mangiato troppo.
Sono però anche un pò felice perchè l'Anita si è preoccupata per me. Finalmente iniziano le vacanze.

Vivo insieme alla paura che questo potrà finire
tanto troverai di meglio di come lo riesci a dire
a far passare tutto questo non bastano due aspirine.
E' troppo tempo che ci siamo persi ormai
non ho più neanche il coraggio di chiederti come stai
quindi se vorrai
il mio numero ce l'hai
aspetto un tuo messaggio anche se so che non lo manderai

E chi se ne frega se litigo con te
ogni due per tre
chi se ne frega
a me bastava noi
tu quante cose vuoi
io non ho niente
e vorrei darti tutto quanto.

Dentro quel vortice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora