No. 33 - Recuperi [3]

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Massiccio del Matese, Molise, Italia

Intero spazio della cava è invaso dai nuvoloni di neve e polvere. I detriti di colonne di pietra e neve, perfettamente tagliati in pezzi di varia grandezza, sono sparsi su tutto il campo di battaglia. Dei due cadaveri delle chimere non è rimasto nulla, se non delle rare chiazze rosse sulla neve. Chris, vicino alla parete a gradoni, ha il respiro accelerato, ma l'Antirealtà che avvolge il suo corpo lo rende intoccabile. Dall'altra parte Dictator, vicino alla parete opposta, più bassa della prima, non sembra provare alcuna fatica, ma finisce di richiudere una grave ferita sul fianco sinistro. Chris non smette nemmeno per un attimo di sorridere, mentre Dictator mantiene un'espressione seria e distaccata dalle emozioni.
-Ammetto di aver sottovalutato inizialmente la tua Antirealtà. - Dice Dictator alla fine della guarigione.
-Finalmente ti sei reso conto della mia superiorità nei tuoi confronti. - Risponde Chris riprendendo il fiato. - E non hai visto ancora niente.
-Credo, però, che tu abbia un problema. Ti stanchi troppo velocemente. A lungo andare, non avrai alcuna possibilità di sopravvivere.
-Non ti preoccupare, questo scontro finirà molto prima. E sarò io il vincitore.
-Sei troppo sicuro di te stesso. Non consideri tutti punti che hai a disposizione, ma soltanto quelli che ti conferiscono il vantaggio. - Dictator inizia ad avvicinarsi lentamente verso il centro della cava, imitato da Chris. - È un errore da non fare mai.
-Adesso mi vuoi insegnare anche come combattere? Tu, che fino adesso non hai fatto altro se non subire i miei attacchi? Ma guardati, ti sarai già curato un centinaio di volte, se non di più, mentre io sono ancora completamente incolume. E ti definisci pure il temibile Dictator del CFO? Invece di pensare sempre alle tue stupide chimere, concentrati di più su te stesso.
-È da oltre un secolo che penso a me stesso e alle mie meravigliose chimere. - Ribatte Dictator fermandosi.
-Cent'anni?! Caspita, ne dimostri trenta. - Risponde Chris, fermandosi anche lui, fingendo stupore.
-In tutto questo tempo ho visto più battaglie di te. Ho osservato con attenzione e vissuto sulla mia stessa pelle migliaia di scontri, acquisendo sempre più esperienza ed imparando tattiche nuove.
-Interessante il tuo curriculum vitae. Ma non riesco a trovare il filo del discorso.
-In cent'anni la mia capacità di osservare i più piccoli dettagli del luogo in cui mi trovo e dell'avversario contro il quale combatto è arrivata al culmine. Già nel primo momento in cui mi hai mostrato la tua capacità di creare Antirealtà ho visto un dettaglio che ti potrebbe costare la vita.
-Impossibile. La mia Antirealtà non permette alla realtà di toccare il mio corpo. È completamente isolato.
-Beato te che ci credi. - E per la prima volta Dictator accenna un sorriso sornione, facendo vacillare per un attimo la sicurezza di Chris. Subito dopo dei viticci di roccia si avvinghiano strettamente intorno ai piedi dell'americano, risalgono le gambe, ricoprono il ventre, bloccano le braccia contro il torso e circondano completamente la testa, lasciando soltanto i buchi per gli occhi e la bocca. In poco tempo Chris diventa un bozzolo di pietra circondato dall'alone scuro dell'Antirealtà, incapace di muoversi. "Ma come…?", si chiede l'uomo sconvolto.
-Vuoi sapere un'altra cosa interessante? - Riprende Dictator. - Mi stavo facendo colpire di proposito. Volevo semplicemente capire se avevi un altro punto debole nella tua difesa. Ma a quanto pare ce n'era soltanto uno.
-Ma che… cazzo stai dicendo? - Chiede Chris a denti stretti.
-Ed è qui che il mio discorso di prima ritorna. Ti eri talmente concentrato sui tuoi punti di vantaggio, da non accorgerti che la tua Antirealtà non copriva una sola parte del tuo corpo: le suole delle scarpe.
Chris sussulta e abbassa gli occhi per poter controllare di persona, ma incontra con lo sguardo soltanto il guscio di pietra.
-Se tu avessi circondato di Antirealtà anche quelle, a quest'ora avresti attraversato intero diametro della Terra, facendola sparire dall'Universo.
-Merda! Come ho fatto a dimenticarmene?! - Sbraita contro sé stesso Chris. - Sono un coglione! Un totale coglione!
-Hai fatto male prima a vantarti di non aver ricevuto alcun danno. Del resto la natura di voi americani è questa. Vi vantate troppo, credete di essere migliori di tutti. Voi vi sopravvalutate. Ed è per questo motivo che quasi tutto il mondo vi trova insopportabili.
Chris non ribatte nulla. La rabbia gli ribolle nel sangue, sentendo Dictator parlare in quel modo di lui e dei suoi compatrioti. Ha un'irrefrenabile voglia di urlargli contro, ma le parole non gli escono dalla bocca. Dictator accenna un altro raro sorriso e continua:
-Ho già perso troppo tempo con te. Ti lascio all'eternità della roccia.
Subito la pietra del bozzolo riprende a espandersi e anche la bocca e gli occhi di Chris vengono ricoperti completamente. L'uomo si dimena e urla, ma il guscio non ha alcuna intenzione di cedere. La nevicata improvvisamente cessa. Le urla e i sussulti iniziano a scemare ogni secondo che passa. I polmoni di Chris si svuotano di ossigeno e si riempiono di anidride carbonica velocemente. La vista si annebbia. Dopo due minuti di agonia dell'uomo, osservata con indifferenza da Dictator, cala il silenzio. Poi l'Antirealtà lentamente si assottiglia e sparisce nel nulla.
Ma Dictator rimane fermo al suo posto, continuando a osservare quella statua grigia in mezzo alla distesa bianca della cava. Non distoglie nemmeno per un attimo gli occhi di dosso. Il suo tagliente sguardo non trasmette alcuna emozione, ma soltanto una fredda soddisfazione per aver posto la parola fine alla vita di Chris. "Forse no.", pensa il capo del CFO tenendo in mano un orologio da taschino argentato con dettagli decorativi dorati. "Forse non è ancora morto. Ma manca ancora poco. Il suo cervello è appena entrato nel secondo minuto senza ossigeno. Alla fine del terzo i suoi neuroni inzieranno a morire uno dopo l'altro. Preferisco rimanere qui ancora cinque minuti, giusto per essere sicuro che sia morto veramente. Meglio non rischiare."
I secondi passano e dal guscio di pietra nessun segnale di vita. Dictator guarda nuovamente il suo orologio e appena la lancetta dei secondi si allinea al numero dodici del quadrante, decretando così la fine dei tre minuti, lo richiude e lo nasconde sotto al cappotto. Poi lancia un'ultima occhiata al bozzolo di pietra e fa un passo verso sinistra, quando un rumore lo blocca. Guarda in direzione del bozzolo e nota una piccola crepa in mezzo alla testa. "Una crepa? Sono sicuro che prima non c'era. I tre minuti sono già passati, quindi non può essere ancora vivo. Non può nemmeno essere immortale. A meno che…"
Il bozzolo inizia a ricoprirsi di crepe sempre più grandi e sempre più larghe. Poi in un attimo l'aura nera dell'Antirealtà fa scomparire nel nulla il guscio roccioso e si espande intorno a Chris scavando un fosso circolare e con le pareti perfettamente lisce. Dictator, preso di sorpresa, non fa in tempo ad allontanarsi. Antirealtà gli porta via tutte le dita del piede destro e soltanto le prime due del piede sinistro. Un attimo dopo l'Antirealtà improvvisamente si disattiva e Chris, in piedi su una sorta di piedistallo al centro del fosso e respirando a pieni polmoni, cade in ginocchio con la fronte imperlata di sudore e il volto completamente rosso.
-Merda…! - Impreca Chris stringendo i pugni e rialzandosi in piedi. - Ho rischiato seriamente… di morire! Che errore… da principianti!
-Non ti chiedo nemmeno come sei riuscito a salvarti, perché credo già di saperlo. - Dice Dictator guarendo i suoi piedi, riparando le scarpe e arretrando di un passo. - Hai usato Antirealtà per annullare il momento della tua morte.
-Con Antirealtà sono in grado di cancellare qualunque cosa appartenga alla realtà: materia, energia, leggi fisiche e chimiche. Anche la mia stessa morte, esatto.
-Questo scontro ha preso una piega davvero inaspettata. - Commenta Dictator togliendosi il cappotto e gettandolo al suolo. - Arrivati a questo punto, mi costringi a fare sul serio.
-Non chiedevo altro. - Sorride Chris, sicuro di vincere, e attiva di nuovo la sua Antirealtà, ma questa volta aumentando il raggio d'azione. In quello stesso momento Dictator fa spuntare dalla propria schiena sei tentacoli formati interamente da diamanti e, dopo aver spazzato dalla neve e polvere il campo di battaglia intorno a lui, pianta saldamente i piedi a terra. Chris fa un ghigno di derisione e scatta in avanti.

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