CAPITOLO 4

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"Quello che mi hai chiesto... Quello che voleva Eddie... E se fosse nella mia natura non avere voglia di conoscere gente nuova? Beau, sono un'introversa, lo sono sempre stata," commentò Natasha il mattino seguente, mentre correvano lungo la spiaggia.

La sera prima, quando finalmente era stata ripristinata l'erogazione di energia elettrica, Beau era ritornato a casa propria, ma aveva fatto fatica ad addormentarsi. Quel mattino si era alzato di buon'ora per andare a correre, poi aveva raggiunto Natasha e l'aveva convinta ad uscire con lui.

"Dovresti sforzarti di farlo. Hai bisogno di incontrare gente, che ti piaccia o no."

Lei aggrottò la fronte.

"Non è giusto che debba fare qualcosa per forza, se non ne ho voglia."

"Questo è un atteggiamento egoista."

"Niente affatto. Non sono un'egoista, però preferisco stare sola."

Beau si fermò di colpo. Non sapeva bene come esprimersi, ma in quel momento non poteva fare a meno di pensare a tutte le volte che aveva guardato la sua foto, mentre era in guerra, e si era sentito immediatamente risollevato.

"Natti, non hai mai pensato che per alcuni sarebbe una fortuna conoscerti? Non hai mai pensato che su questa terra ci sono persone che potrebbero avere bisogno di te? Persone che magari non hai mai nemmeno incontrato..."

"No..." obiettò Natasha. "Per quale motivo qualcuno dovrebbe avere bisogno di me?"

"Per la tua arte, tanto per incominciare. Ci sono delle opere che hanno un impatto straordinario sulla gente."

Lei abbassò gli occhi.

"Questo potrebbe essere vero. Ma per quale motivo dovrei incontrare questa gente? Potrei restare a casa mia a disegnare."

"Già... Come hai fatto negli ultimi mesi, vero?"

Natasha lo fulminò con lo sguardo.

"Questo è stato un colpo basso. E non sei per niente carino."

"Può darsi, e mi dispiace se non sono stato carino, però sono sincero, Natti. Tu stessa hai detto di non essere soddisfatta del lavoro che hai fatto negli ultimi tempi."

"Beau, devo ancora riprendermi dalla morte di mio marito."

"Potrebbe volerci tutta la vita..."

"E con questo?"

Lui la afferrò per un braccio.

"Non puoi rinunciare in questo modo alla tua esistenza. Eddie non ne sarebbe felice."

"Be', Eddie non ha avuto ciò che voleva. E non l'ho avuto nemmeno io."

Natasha chiuse gli occhi e scosse la testa.

"Non voglio più provare sentimenti, Beau. Non voglio essere triste, e soprattutto non merito di essere felice."

Beau si sentì stringere il cuore.

"Invece devi, piccola," obiettò lui piano, ma con tono deciso. "Devi piangere, devi ridere. Tu sei ancora viva, Natti. Potresti perfino amare di nuovo."

"No, non voglio farlo. Potrebbe anche accadere, ma mi ci opporrei con tutte le mie forze. Fa troppo male perdere qualcuno che si ama."

Lui si strinse nelle spalle.

"Su questo ne sai più di me. Non ho mai perso nessuno, all'infuori di mio padre. E non ho mai avuto un rapporto speciale con una donna."

"Per colpa tua o delle donne?"

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