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«Tieni, Harry. Ci vuoi un po' di zucchero?»

Harry scosse la testa e allungò entrambe le mani verso la tazza. Nello stesso momento in cui William gliela mise tra le mani, queste si strinsero intorno alla tazza colma di latte caldo nella speranza di riscaldarsi un po'. Quella sera faceva più freddo del solito e le mani del piccolo Omega avevano proprio bisogno di una fonte di calore. «Mi va bene così. Grazie mille.»

Harry fece un sorriso leggero quando sentì il buon odore del latte caldo entrargli dentro i polmoni, riscaldandogli il petto. Non c'era altro cibo o altra bevanda che il ragazzino dai capelli ricci adorasse più del latte caldo - se non il latte caldo alle fragole. Tuttavia, William gli aveva detto che per il posto in cui si trovavano, era quasi impossibile trovare del latte alle fragole e che si sarebbe dovuto accontentare di quello di mucca. A Harry andava perfettamente bene anche quello e non ne fece un dramma.

«Non c'è di che.» sospirò William e passò una mano tra i capelli morbidi e ricci del ragazzino, accarezzandoli. Quest'ultimo sorrise ancor di più, felice di ricevere un po' di coccole.

"Speriamo che non senta il sapore delle medicine." pensò l'Alpha nel vedere l'Omega sorseggiare piano piano il latte caldo. "Fortunatamente sembra stare meglio, così ho dimezzato le medicine. In teoria, non dovrebbe sentire niente di strano ma chi lo sa..."

Più il tempo passava e più le medicine di nascosto all'Omega  stava diventando sempre più difficile. Erano già tante quelle che gli faceva assumere coscientemente, così, per non farlo preoccupare maggiormente, William aveva iniziato a somministrargliele di nascosto. William, infatti, si riteneva veramente fortunato di aver scoperto un altro alimento che piaceva a Harry.
Non poteva continuare a nascondere le medicine dentro le solite pietanze, che erano solo con un po' di pollo, pane e purè di patate. Il latte si era rivelato una scoperta utile, soprattutto perché Harry adorava berlo di sera, mentre sedeva sul divano sommerso dalle coperte morbide.

«Hai bisogno di altro? Qualche biscotto? Un pezzo di torta?»

Harry scosse appena la testa e strinse le mani intorno alla tazza. «No, no, va bene così. Grazie.» Sorrise nel sentire che calore del latte lo stava piano piano riscaldando. Aveva passato così tanto tempo rinchiuso in quella cantina umida e fredda che sentiva quasi la necessità di stare accanto a fonti di calore come quella, nella speranza che le sue fragili ossa e che le sue deboli interiora smettessero di fargli male. Stare rinchiuso in quella cantina l'aveva seriamente distrutto, sia fisicamente che emotivamente. «Stasera rimarrai con me o..?»

"Per fortuna non si è accorto di niente"
«Vorrei ma stasera devo finire di sbrigare una faccenda importante, Harry.» disse l'Alpha e deglutì nervosamente nel vedere il bel faccino dell'Omega rattristarsi all'improvviso. "Ti prego, non fare così, Harry. Non rendere la cosa difficile." «Non so quanto tempo ci impiegherò» "Ma chi voglio prendere in giro? Il clown qui sono io. Non avrei mai dovuto permetterti di avvicinarti così tanto a me"

«va bene...»

"So che gli Omega si attaccano subito non appena gli mostri un po' di bontà. Perché sono stato così scemo da mollare la presa con te?" «ma se faccio presto-»

«Non importa, William.» disse rammaricato Harry e si rannicchiò tra le coperte calde, cercando di non dare l'impressione di essere ferito dalle parole dell'Alpha. Ormai quella era un'abitudine che i due avevano preso da qualche sera: un'oretta prima che William ordinasse all'Omega di andare a letto, l'Alpha era solito preparargli una tazza di latte caldo per poi immergersi tra le coperte calde del divano al fianco del più piccolo. Eventualmente, Harry si sarebbe o contenuto, rimanendo nel suo posticino, o si sarebbe immerso tra le sue forti braccia. Ed era proprio così che Harry aveva preso ad addormentarsi, riscaldato sia dal latte caldo che dall'odore stranamente confortevole dell'Alpha.

Young And Beautiful  - Larry StylinsonWhere stories live. Discover now