"𝕷𝖔𝖛𝖊...."

𝕮𝖆𝖕.1

JIMIN'S POV

Mi svegliai con questo messaggio nella testa:

"HEYY JIMINIEE DOMANI SARÒ NELLA TUA CITTÀ PER UN CONCERTO!!😆😍"

Ero agitato perché avrei rivisto il mio migliore amico dopo tanti anni che non lo vedevo; infatti avevo dormito solo poche ore. Mi preparai per l'università con la mia solita divisa e preparai la valigia dato che dormivo là. Dopodiché scesi in cucina feci colazione e mi incamminai per riuscire ad arrivare in orario, dato che odiavo il ritardo. Oggi era il mio terzo anno oramai "si avete ragione sono cresciuto troppo in fretta" pensai nel mentre ero quasi arrivato; poco dopo vidi un ragazzo dai capelli rossi che mi salutava da lontano.

"Hey, Hobi hyung!" dissi raggiungendolo per poi stringerlo in un'abbraccio.

"Ciaooo!! Piccolo mochi!" disse ricambiando il mio abbraccio.

Dopo esserci salutati ci avviammo all'interno dell'edificio, posammo la roba nel nostro dormitorio e poco dopo iniziarono le lezioni. Passate le ore di lezione si fece mezzogiorno perciò andammo a mensa e prendemmo posto al nostro tavolo, in esso c'erano anche altre due ragazze: Lisa e Jisoo.

"Ragazzi, avete per caso letto sulla pagina ufficiale dei "Werewolf" che verranno a fare un concerto qui!? E sarà anche gratuito!! Lo faranno nella discoteca "CubaLibre" dove ci andiamo spesso io e Jisoo!! Poi hanno anche un membro del gruppo molto figo....s-s..." Lisa stava per finire di parlare quando Jisoo le diede una manata sul braccio facendo ridere me ed Hoseok. 

La ragazza con la frangetta ci guardò a tutti male.

"Okok..ho sbagliato sono tutti belli, ma uno di più" disse ridacchiando.

"Si lo so, io ho il numero di uno del gruppo...è il mio migliore amico da quando andavo all'asilo" dissi io alzando le spalle.

Lisa, Jisoo e Hoseok mi guardarono stupiti.

"Signorinello,quando pensavi di dircelo?!" disse il ragazzo dai capelli rossi facendomi ridere.

"Non credevo mica fosse importante" dissi tornando serio.

"Aigo,Park...è importante eccome!" disse nuovamente il mio amico.

"OkOk va bene, scusate se non ve l'ho detto..comunque oggi voglio rivederlo mi manca un sacco..." dissi diventando leggermente di un colore rossastro sulle guance nel mentre ero completamente nel mio mondo.

"Jimin?! Terra chiama Jimin!!" disse il mio amico sventolando la mano davanti al mio viso per poi mettersi a ridere.

"Eh? Si si ci sono" ridacchiai leggermente.

Mi alzai e mi diressi verso la classe dove avrei dovuto aver lezione, seguito dai miei amici.
Le ore passarono e appena tutto fu finito io e Hoseok ci dirigemmo verso la nostra stanza.

"Allora, quando sarà questo concerto?" disse il mio amico.

"È stasera" dissi in preda dal panico dato che non sapevo ancora come vestirmi e come presentarmi, dopotutto era il mio primo concerto.

TAE'S POV

Ero così contento che Namjoon mi avesse dato questa meravigliosa notizia,cioè: 

"ANDRÒ A SEOUL PER UN CONCERTO!!!" 

Finalmente potevo rivedere il mio migliore amico dato che è da tanto che non lo vedevo anzi per essere preciso da quando andavamo alle medie. Così quella sera scrissi un messaggio a Jimin. La mattina seguente, nel mentre facevo colazione, Jungkook mi guardò.

"Hyung, perché stai sempre imbambolato sul telefono? Vivi in esso?" mi disse prendendomi il telefono ridacchiando.

Io cercai di riprendermelo ma non ci riuscii e sta cosa mi faceva parecchio arrabbiare infatti i miei occhi divennero gialli.

"Ok ok ve lo spiego" dissi io rivolto a Jungkook che mi guardava e dopodiché iniziai a raccontare:

INIZIO FLASHBACK

"I miei genitori e quelli di Jimin erano molto amici perciò ci facevano spesso giocare assieme da quando eravamo piccolissimi.
Passarono gli anni e quando iniziammo ad andare alle scuole elementari iniziai ad avere la passione per la musica infatti frequentavo corsi e lezioni,adoravo soprattutto suonare la chitarra sia elettrica che quella classica ed in più adoravo cantare e come sapete anche adesso.
Quando eravamo all'ultimo anno delle medie Jimin veniva bullizzato e picchiato da dei nostri compagni di classe. Ogni volta che succedeva andavo sempre ad aiutarlo,però finiva spesso che quello che finiva nei guai ero sempre io,anche se in realtà incominciavano gli altri. Non mi importava più di tanto, l'unica cosa che mi importava era aiutare il mio migliore amico.
Quando ebbi compiuto 13 anni i miei genitori mi raccontarono che avevo una malattia che si chiamava "licantropia" ,io ovviamente non capivo di cosa parlassero dopotutto non me lo avevano mai detto, però loro mi cercarono di tranquillizzare dicendo che non era una malattia grave e che non sarei morto o cose del genere. Appena finito di parlare con i miei,andai subito ad informarmi su di essa e scoprii che c'entravano i lupi mannari. Io cercai di capire meglio e chiesi altre informazioni ai miei genitori che ovviamente mi diedero le risposte: anche mio padre aveva la "licantropia" e me la aveva passata a me.
Quella sera c'era luna piena e mio padre mi incatenò perché quella sarebbe stata la prima volta che mi trasformai in un lupo.
Il giorno dopo nel mentre facevo lezioni di musica vi incontrai e mi infilaste nella vostra band dato che vi mancava sia un chitarrista che un cantante.
Qualche giorno dopo che stavamo provando voi capiste che ero un lupo mannaro per via della luna piena,perciò decideste di unirmi anche al vostro branco.
Dopodiché toccò salutare Jimin perché tu,Namjoon volevi che vivessimo tutti quanti assieme in America e avevi trovato anche un'agenzia,grazie a tuo padre,che ci avrebbe fatto diventare famosissimi;infatti è quello che è successe. Ovviamente io cercai di dire di no anche perché non volevo allontanarmi così tanto dal mio mochi preferito,ma non ci riuscii e così partimmo. Io piansi a dirotto durante il volo e anche i primi giorni,però poi cercai di concentrarmi sulla musica;perché sapevo che avrei comunque potuto tenere i contatti con lui."

FINE FLASHBACK

"Adesso avete capito perché ho sempre il telefono in mano?" dissi riprendendomi il telefono dalle mani di Jungkook.

Loro annuirono.

"Comunque ragazzi dovreste prepararvi" disse Namjoon guardandoci uno ad uno.

Io e gli altri annuimmo per poi andare a prepararci per il concerto di quella sera.