Mysterion

prologo

"più veloce forza!" urlò Stuart McCormick alla moglie mentre correvano insieme passando per i vicoli tra i grandi palazzi della città in cui ormai abitavano da ormai 5 anni.

"sto correndo più veloce che posso" disse piangente sua moglie mentre la fluente criniera rossa le ondeggiava nel vento; non stava mentendo sul correre, era sfinita ma dopotutto era normale quando si era ormai quasi raggiunto il nono mese della gravidanza; a ogni passo sentiva il piccolo scalciare come per dirle di fermarsi e la povera giovane madre doveva usare tutta la sua forza di volontà per non assecondare quella richiesta.

"Di qua forza" gli disse Stuart mentre si infilava in un altro buio e tetro vicolo, mentre vi entrava poté sentire uno sparo provenire da poco dietro di loro insieme alle voci delle cinque persone che gli stavano seguendo. Normalmente non sarebbe stato difficile per lui seminarli, la vita di strada gli aveva insegnato a correre veloce; ma doveva stare vicino alla sua povera e addolorante moglie e aiutarla nel caso gli fosse venuto un mancamento; l'avrebbe presa sicuramente in braccio per andare più veloce se solo le sue braccia non fossero state occupate dal piccolo bambino di tre anni che si teneva aggrappato alla sua vita con le braccia paffutelle; il loro bambino era cosi terrorizzato che neanche piangeva ma rimaneva muto e con gli occhi chiusi come si fa quando si cerca di destrarsi da un tremendo incubo.

"Di qua forza Carol" disse l'ormai stanchissimo Stuart alla moglie mentre entrava nell'ennesimo vicolo ma questa volta non continuò a correre, si accostò dietro a dei bidoni dell'immondizia seguito immediatamente dalla moglie. Appena i loro inseguitori entrarono nello stesso vicolo Stuart copri la bocca al figlio per evitare urla improvvise mentre la moglie fece lo stesso da sola.

Erano fermi ad un metro dagli inseguitori, era troppo buio per vederci qualcosa ma Stuart conosceva bene le tuniche nero pece che si mettevano quelle persone che ora del tutto ignari del nascondiglio improvvisato stavano correndo ancora avanti convinti che le loro prede avessero già svoltato per un'altra strada.

Stuart chiuse gli occhi e per la prima volta da quando aveva sedici anni pregò.