forty-one

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                               IL FALÒ, UNA TRADIZIONE degli Outer Banks

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IL FALÒ, UNA TRADIZIONE degli Outer Banks. Si celebra lo stesso weekend ogni anno. Ci vanno tutti, e con tutti intendo proprio tutti.

Scendiamo dal van e ci guardiamo attorno. Il fuoco è stato acceso in mezzo ad un monumento circolare. Migliaia di persone lo circondano, mentre altre sono stese sull'erba a baciarsi, a strusciarsi o a parlare. Ognuno dei presenti ha in mano un alcolico. Ridono, scherzano, si muovono a tempo di musica. C'è chi si diverte con le moto, chi con lo skate e chi con le bici. Si fanno gare con i veicoli, con l'alcol. Si gioca e ci si ubriaca.

Gli occhi di JJ si illuminano alla vista di tutto questo, e l'eccitazione si legge nel suo sguardo e nel suo sorriso entusiasta. Pope e Kiara iniziano a camminare e a parlare di non so cosa, mentre John B si guarda attorno felice di essere ritornato alla normalità dopo tutto quello che è successo in estate.

Il moro mette le braccia attorno alle spalle mie e di JJ, e tutti e tre seguiamo i nostri amici mentre ridiamo e scherziamo tra di noi.

«Per te, dolcezza. È Vodka» un ragazzo - che non conosco - allunga un bicchiere di plastica rosso verso di me, ed io sorrido.

«Ah grazie, ti adoro» urlo di rimando afferrando il mio drink.

«E il numero?» mi domanda con un ghigno.

JJ arriccia il naso e guarda in malo modo il ragazzo. «Tre pugni in gola, tre allo stomaco, quattro-»

«Siamo appena arrivati» John B ferma le parole del biondo e ci tira con sé.

«Ti adoro» JJ cerca di imitare la mia voce, ed io scoppio a ridere prima di bere.

«Il tuo amico è proprio geloso» dico al moro, che sorride divertito guardando l'espressione imbronciata del ragazzo.

«Vedete Sarah? Ho bisogno di parlarle, di-»

«Suo padre è esploso all'improvviso. Dalle un minuto, okay?» lo ferma JJ, sottraendosi dalla sua presa e guardandolo negli occhi. «Nel frattempo, shotgun! Come ai vecchi tempi» afferra tre lattine di birra, passandone una a me e a John B.

«Jennifer! Da quanto tempo!» una ragazza di cui non ricordo il nome, ma il volto sì, viene verso di me e mi stringe tra le sue braccia.

«Oh, ciao...»

«Caroline» sorride dolcemente. «Facevo parte del gruppo di ragazzi con cui tu e Sarah giocavate anni fa. Era un'emozione avervi con noi» mi ricorda.

«Caroline! Ma certo, mi ricordo» annuisco allontanandomi con lei di poco.

«Come stai? Tutto bene? Ti ho vista davvero poco a Figure Eight».

«Sì, tutto bene, e comunque ho cambiato amicizie, ecco perché».

«Ho notato» annuisce con un sorriso. «E sei fidanzata? Mi ricordo che Rafe ti andava dietro» continua.

𝐔𝐍𝐄𝐗𝐏𝐄𝐂𝐓𝐄𝐃, jj maybank Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora