1. Dobroye utro doktor!

31 1 0
                                    

Nel buio la sveglia suona, la mano chiusa a pugno si alza e colpisce senza ritegno il sottile PADD appoggiato sul comodino, poi la voce ruvida borbotta: -computer, luci al 50%- la stanza si illumina facendo socchiudere gli occhi di McCoy, si passa una mano tra i capelli spettinati mentre grugnisce ancora assonnato mettendosi a sedere, "è un altro giorno nello spazio, ma non è un giorno come gli altri, questo è il fottutissimo giorno in onore del 21° secolo, perché qualcuno dovrebbe inventare una festa per un secolo? È una cosa stupida, ma Jim adora questa roba, come del resto lo fa quasi tutto l'equipaggio, è una scusa per festeggiare." I pensieri del medico vengono interrotti da un rumore proveniente dall'esterno, come qualcosa di pesante che cade, così si alza dal letto incespicando tra le coperte, poi apre la porta con sguardo confuso vedendo Checov tentare di mettersi in spalla un..."È un ventilatore? O qualcosa del genere visto che ha delle ventole... " Ipotizza Bones, ma non gli importa veramente mentre gracchia: -ma che diamine sta succedendo?- Il guardiamarina alza lo sguardo acceso rispondendo: -buongiorno, Doktor, oggi è giorno di ventunesimo secolo- Bones alza un sopracciglio contrariato mentre guarda con disprezzo il pezzo di latta posizionato a terra, Checov segue lo sguardo del medico e, capendo la sua "curiosità", si spiega: -questo vecchio ventilatore di ventunesimo secolo, usato per rinfrescare, io riparato con materiali più simili possibili così funziona, lo porto in sala- McCoy si pizzica il ponte del naso cercando di non dare di matto davanti al giovane..."Grandioso, stanno organizzando una giornata da cavernicoli"  pensa Bones ed è felice di essere riuscito a tenerlo per sé, perché quel guardiamarina sembra veramente felice di poter usare quella macchina primitiva e non vuole rovinare il suo umore. Chekov si mette in spalla il ventilatore mentre aggiunge: -porti qualcosa di antico in sala, tutto utile- McCoy scuote il capo contrariato, ma questo è soltanto l'inizio, sa perfettamente che Jim adora questa roba e sa anche dove trovarlo, ma prima deve prepararsi.

Entrando nella sala comune McCoy trova Jim sommerso da magliette logore alla ricerca di qualcosa in stile ventunesimo secolo, la cosa che lo preoccupa però non sono le due valige piene di vestiti appoggiate sul tavolo, ma Spok che sta indossando una maglietta a dir poco...Orribile. È una semplice maglia bianca con su scritto: "Vote Joe Biden"..."Dio, quell'idiota che non ha saputo nemmeno far vaccinare metà della popolazione americana durante una pandemia è rimasto nella storia" pensa McCoy, ma non ha il coraggio di dirlo a Spok...E poi la cosa ancora più preoccupante sono quei pantaloni o Jeans o qualsiasi cosa siano, sembrano veramente scomodi, sono quei jeans a vita alta, forse per ragazze, comunque non può dire quanto siano alti visto che la maglia copre addirittura il sedere di Spok, che taglia é? xxx-super-alti-e-magri?

Spok alza lo sguardo ed il medico può giurare di aver visto nell'inespressività del vulcaniano uno sprazzo di pura disperazione, come un fratello maggiore costretto dalla sorellina di 5 anni ad indossare un vestito da principessa, deve essere una tortura per lui, così il medico si mette al suo fianco dicendo: -Spok, non sapevo che fossero logiche le nostre strane feste- il vulcaniano gira la testa verso di lui mentre il corpo rimane rigidamente fermo, "quei jeans devono stringerlo come un salame" pensa teso McCoy mentre Spok replica con voce rigida: -sono interessanti, come studio personale è logico analizzare ed entrare negli usi e costumi della Terra, per cui...-Spok si interrompe guardando attentamente la maglietta che il capitano ha deciso di indossare, è blu ed un po' sformata, c'è una scritta sopra, Spok la legge a bassa voce per essere certo di aver letto bene: -big, sexy, bitchy, naughty, boobs...- Jim sorride credendo di aver trovato finalmente una maglietta adatta mentre Bones sospira scocciato, "dannazione Jim, quella maglietta è per donne, che idiota..." Pensa il medico, ma non dice niente mentre Jim propone: -Bones, prima ho visto una maglietta che ti potrebbe andar bene, potresti provarla?- McCoy scuote la testa dicendo seccato: -Jim sono di turno, non posso- Kirk alza gli occhi al cielo infastidito, tutti stanno lavorando e tutti stanno partecipando, ma lascia perdere mentre lancia uno sguardo verso la postazione di Checov, che sarebbe un tavolino dall'altra parte della sala, il ventilatore di Chekov prende vita con un lieve rombo e Jim si ritrova ipnotizzato da quelle strane ventole che girano furiosamente. Spok si muove rigidamente, i jeans emettono un suono orribile secondo McCoy, il suo viso si contrae essendo indeciso se essere in imbarazzo o preoccupato per il vulcaniano, alla fine il medico opta per il sarcasmo, così dice: -un salame di carne verde, complimenti Jim, questa è davvero la cosa più strana che potessi fare- il capitano sposta a mala pena lo sguardo sul medico mentre ribatte: -è stata sua l'idea di mettersi i Jeans, io glielo avevo detto di non metterli- McCoy sposta lo sguardo scioccato sul vulcaniano mentre borbotta: -e dove sarebbe la logica di imprigionarsi in quell'orribile pantalone?!- Spok lo ignora mentre si muove verso il tavolo vicino e sposta i vestiti rivelando una scatola prima sommersa dalle maglie, la apre dicendo teso: -ho qualcosa che potrebbe essere utile...Mia madre aveva questa macchina, una cosa di famiglia, un mio tris bis nonno aveva aperto un'azienda di produzione sulla Terra nel ventunesimo secolo, questa è la prima macchina per caffè che hanno mandato in produzione, è stata passata di generazione in generazione...- Le mani esili di Spok sorreggono una grossa macchinetta nera, la marca è turbotronic, Bones osserva accigliato il macchinario, non ha la minima idea di come si usi, non è come un replicatore visto che ha quella specie di bussola e quei tastini strani, senza contare quel manico...Il medico chiede accigliato: -hai detto che è di tua madre, come fai ad averla? Insomma con la distruzione di Vulcano...- Jim si volta esterrefatto verso il Bones dimenticando completamente il ventilatore, McCoy si sente osservato ma non ha la forza per girarsi verso Jim, che sicuramente lo sta guardando con lo scopo di ucciderlo, forse pianificando un incidente con il teletrasporto, sa che la sua domanda è stata da stronzo, ma è curioso di sapere come una macchina del caffè sia sopravvissuta alla distruzione di un pianeta. Spok sospira pesantemente tenendo lo sguardo basso, sembra non voler rispondere ma alla fine dice con voce ruvida: -si trovava nell'abitazione terrestre di mia madre, quando è morta sono andato nel suo appartamento per...Raccogliere alcuni oggetti, come questa macchina- McCoy annuisce sentendosi un idiota, è ovvio che sua madre avesse una casa sulla Terra, quanto stupido poteva essere? Poteva arrivarci senza fare questa stupida domanda, sta per scusarsi quando interviene Jim: -Grande Spok! Mettilo qui, così proviamo a fare il caffè- Spok rilassa le spalle e Jim sorride felice che sia riuscito a distrarre il vulcaniano dall'argomento Vulcano, poi gli occhi cadono sul medico guardandolo gelidamente, è un messaggio molto chiaro: "dopo facciamo i conti". Bones sospira pesantemente non capendo perché finisca sempre per fare lo stronzo, alza lo sguardo su Spok che sembra essere del tutto impegnato con la sua macchina mentre ribatte contrariato: -capitano, sono più di tre secoli che questa macchina non viene utilizzata, inoltre non siamo in possesso di caffè macinato- Bones scuote leggermente la testa mentre Jim ribatte sicuro: -Chekov ha di tutto, aspetta un attimo...- Kirk si allontana e va verso il guardiamarina chiedendo: -ehi, Chekov, hai del caffè macinato o una cosa del genere?- Il ragazzo si volta con un sorriso in volto dicendo: -sì kapitan, ho caffè zat!- Fruga in una borsa e trova una busta scura e la passa al capitano dicendo: -produzione galattica, gente adora vecchio caffè umano, come vino- Jim annuisce ritornando da Spok, poi gli porge il caffè mentre chiede: -l'hai mai usata?- Spok nega con la testa osservando il pacchetto di caffè tra le sue mani, poi aggiunge con poco interesse: -nella scatola c'è un libretto delle istruzioni...Ma non credo sia una buona idea utilizzare la macchina, cose così antiche non funzionano anche se non sono mai state usate- Chekov, sentendo Spok, urla dall'altra parte della stanza: -mio ventilatore funziona...Vecchio ma nuovo!- Bones scuote la testa volendo essere dall'altra parte dello spazio, ma quella macchina del caffè lo attira così resta ad osservare, Jim prende il libretto delle istruzioni dicendo calmo: -andiamo, faremo un gran caffè!-

Twenty-first century day/ an italian Star Trek FanfictionWhere stories live. Discover now