-𝚂𝚔𝚊𝚝𝚎 𝙿𝚊𝚛𝚔.-

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Entrai in classe, con ancora le cuffie in testa.
Di sottovoce c'era "Way do we go" di Kaleo.
Piano piano la classe si stava riempiendo. Per fortuna quest'ora non l'avevo in comune con nessuno dei miei amici. Quindi stessi tranquilla.
-
Era ora di pranzo, ma non avevo fame. Guardai l'orario 12:32. Ho un ora e mezza, fino alla prossima ora. Presi il mio skate e decisi di andarmi a fare un giro nello skate park.

Non era pieno, ma nemmeno vuoto. C'erano alcuni ragazzini che facevano dei bei trick, altri che erano penosi e poi c'era un piccolo gruppetto formato da quattro ragazzi e due ragazze.
Li lasciai perdere e iniziai a fare dei trick in tranquillità.

Dopo un'oretta vidi delle chiamate perse sul mio telefono.
5 da Debbie. 8 da Dom. 12 da Carl. 4 da Ian e 1 da Lip + 1 messaggio in segreteria.
Che cazzo vuole questo.
Ascoltai il messaggio.
«emh... non so da dove iniziare... mi dispiace. Ero ubriaco e mi si è presentata Mandy. So che non è una scusa ma perfavore, incontriamoci... voglio parlare e chiarire. Sei troppo importante per me Ash.»

«Figlio di puttana! È incredibile.» dissi arrabbiata.
«Problemi d'amore?» disse una voce sconosciuta alle mie spalle.
Mi girai e notai un ragazzo del gruppetto di prima.

Aveva i capelli neri e gli occhi azzurri.
Un orecchino a croce e le mani cosparse di anelli. Le vene delle mani sembravano per esplodere. Aveva una camicia nera coi primi quattro bottoni aperti, dei jeans bianchi strappati e delle Air Force nere.
Il classico BadBoy delle storie americane.
Sicuramente non viene dai bassifondi di Chicago come me.

«Già... l'ho lasciato ieri...» dissi.
«Fammi indovinare... ex ossessivo?» chiese
«Che mi ha tradita... con la sua ex... gia.» aggiunsi.

«Cosa ci trova uno del Northside come te, in una Southside come me?» chiesi scherzando.
«Uno del Northside come me trova in te: una bellezza unica e sensuale. Uno come me crede che in quella testolina ci sia tanto casino quanto un ordine simbolico. E credo che sei una stupenda ragazza a cui vorrei tanto offrirgli un caffè, un giorno di questi.»

«Brandon, piacere.» continuò lui, sorridendomi e mi allungò la mano.
«Ashley.» gliela strinsi e sorrisi a mia volta.

«A questa ragazza, tutt'altro che stupenda, vorrebbe tanto farsi offrire un caffe... un giorno di questi.»continuai.
Poco dopo ricevetti una chiamata da Carl.
«Scusa.» dissi a Brandon rispondendo.

Inizio chiamata.
C: Ashley... dove cazzo sei?  Ci hai fatto preoccupare tutti.
A: sto bene... tranquillo. Sono allo Skate park.
C: allo skate park? Ash, ti sei resa contro che tra 4 minuti inizia l'ultima ora?
A: Cazzo! Arrivo. Avverti gli altri che sono viva. Ciao.
Fine chiamata.

Mi girai verso Brandon.
«scusa se te lo chiedo... ma hai la macchina? Mi servirebbe un passaggio a scuola... Perfavore.» feci gli occhi da cucciolo bastonato e lui ci cascò.
«Certo. Andiamo.»

-

Tre minuti e arrivammo davanti alla scuola.
«Grazie mille. Mi hai salvato.» cescai di scendere dalla macchina ma mi fermò.

«Aspetta... posso almeno... avere il tuo numero? Sai... per il caffè.» ci pensai un po'. In fondo era un bel ragazzo.
Presi il mio eyeliner e scrissi il mio numero nel palmo della sua mano.

«Se lo dai in giro... ti spacco le palle. Intesi?» dissi con il sorriso .
«Intesi.» sorrise anche lui. Scesi dalla macchina e corsi a scuola.

Entrai in aula con 2 minuti di ritardo e mi andai a sedere accanto a Debbie.
«Ash... che fine avevi fatto?»
«Calma debbie, volevo farmi un giro.»
Lei si zitti e mi lascio ascoltare la musica in pace.

-

Io e i miei amici eravamo appena usciti da scuola e stavamo parlando normale, quando non arrivò Lip.
Cercai di andarmene ma mi fermò.

«Aspetta Ash, ti prego! Fammi spiegare.» feci un lungo respiro e gli risposi.
«Hai 2 minuti di tempo. Non di più.» incrociai le braccia e lo ascoltai.
«ero ubriaco. Lei mi si strusciava e io ci sono cascato. Mi dispiace.» si "scusò"

«perfavore Ash, sei la persona più importa-»non lo feci finire che gli diesi uno schiaffo in pieno volto.
«Se ero la persona più importante per te, tu a letto con altre, non ci finivi.» lo guardai in cagnesco.

«Adesso vattene.» dissi e lui obbedi.
Tornai dai miei amici e mi chiesere dove fossi stata a l'ora di pranzo.

«Dovevo schiarirmi un po' le idee e quindi sono andata allo Skate Park. Ho fatti dei trick e ho conosciuto un ragazzo del Northside.» dissi tranquillamente.

«Un ragazzo del Northside?» Chiese Debbie incredula.
«Vogliamo i dettagli!» dissero Taylor e Dom insieme.

«In realtà no...» disse carl ma venne zittito dalla fidanzata che poi mi intimò a raccontare.

Raccontai tutto per filo e per segno ma durante la spiegazione vidi Carl un po' giù di morale.

A cosa starà pensando?

~Sei tu casa mia... Carl Gallagher.~ [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora