Capitolo VI

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Tissaferne arrivò al tramonto,Ciro lo vide arrivare dal grande balcone del palazzo, sembrava un re sulla sua portantina,scortato da guardie a cavallo con le uniformi piene di gioielli,inutili per combattere una guerra,il principe stringeva i pugni infastidito da quella visione,il suo maestro si era arricchito tradendolo...ma quando sarebbe stato re l'avrebbe giustiziato lo giurò ad Ahura Mazda e ad Ahriman*.
I pensieri di Ciro furono interrotti da una voce alle sue spalle
-"E quindi è lui Tissaferne?" Kassandra era lì accanto a Ciro sulla balconata,che guardava incuriosita quel corteo a dir poco pacchiano per i suoi gusti,quando il principe la guardò quasi gli mancò il fiato,era bellissima,aveva indossato l'abito che lui le aveva dato, sembrava una dea,come quelle che aveva visto nei templi greci
-"A cosa servono tutte quelle gemme sulle divise dei soldati? Non possono combattere con una semplice armatura?"
Ciro non rispondeva,non riusciva a staccare lo sguardo dalla ragazza
-"Sei davvero bellissima" finalmente le parole uscirono dalla sua bocca,disse quella frase senza pensarci, Kassandra sorrise,rispose con un flebile grazie prima di essere interrotta da un servitore che annunciava la presenza di Tissaferne.
L'uomo entrò a palazzo,era diventato più grasso notò Ciro,era agghindato da collane e anelli d'oro e piete preziose,la veste in seta finemente ricamata probabilmente avrebbe sfamato una città intera
-"Principe Ciro è un piacere vederti sano e salvo"
-"Tissaferne durante il tuo viaggio hai dimenticato il protocollo reale? Non ti sei prostrato davanti a me,forse non mi consideri più un principe?"
Tissaferne era imbarazzato e arrossì, così lentamente si inginocchiò e si abbassò fino a toccare il pavimento con la fronte,Ciro lo fece rimanere in questa posizione per parecchio tempo, Kassandra osservava la scena sbigottita e un po' divertita vedendo il grasso uomo arrossire per lo "sforzo" e per la vergogna
-"Puoi alzarti adesso" Ciro fece un gesto della mano e l'uomo si rialzò
-"Grazie mio principe,posso chiedere chi è questa incantevole ragazza al vostro fianco.Vi siete sposato? È una principessa persiana?" Tissaferne guardava insistentemente Kassandra, facendo scorrere il suo sguardo viscido e lascivo sul suo corpo
-"Non sono una principessa né tantomeno persiana,sono solo uno dei generali greci del principe,vengo da Sparta" Kassandra rispose in perfetto persiano,catturando l'attenzione di Tissaferne
-"Adesso questi barbari parlano anche la nostra lingua? Non smetteranno di stupirmi"
-"Questi barbari come ci chiamate voi sanno fare questo e molto altro" la ragazza sfidò quel vecchio verme,odiava quel tipo di uomini,quelli che si sentono superiori agli altri solo perché hanno denaro e potere
-"Come osi tu rivolgerti a me,il Signore Tissaferne in questo modo,ti farò frustare per questa mancanza di rispetto,mio principe non dovrebbe permettere a una donna per di più greca di rivolgersi cosi agli uomini soprattutto di alto rango"
-"Questa donna è uno dei miei generali più capaci, è un ottimo soldato e può parlare a chiunque in qualunque modo lei desideri" Ciro aveva alzato il tono di voce,sorprendendo anche Kassandra, Tissaferne abbassò il volto,come un bambino quando viene sgridato
-"Mio signore il banchetto è servito" Parviz interruppe quella conversazione e Tissaferne tirò un sospiro di sollievo.
La cena si svolse tranquillamente, Tissaferne mangiava qualsiasi cosa gli venisse servita,la sua coppa mai vuota
-"Principe Ciro ho saputo che avete radunato una grande armata,sarei curioso di vedere questi guerrieri"
-"Domani ci sarà una parata Tissaferne, farò sfilare le truppe e poi due piccoli contingenti simuleranno uno scontro,saranno spartani contro persiani"
-"Sarà uno spettacolo magnifico, i nobili della città apprezzeranno,spero di vedere le nostre truppe battere quei barbari greci"
Kassandra era stanca di quegli insulti contro il suo popolo,Ciro notò che stringeva un po' troppo il coltello, così le mise la mano sulla sua
-"Kassandra lascia il coltello avanti..domani dopo la parata se ne andrà e non ci darà più fastidio,ma ho bisogno che esca di qui vivo e senza sospetti"
Kassandra lasciò il coltello, promise a sé stessa che avrebbe ucciso quel buffone in futuro.

L'indomani mattina Kassandra e i generali erano già sul campo con le truppe in perfetto ordine,il sole era già caldo e dopo poco alcuni soldati svennero e dovettero essere portati nelle varie tende per riprendersi
-"Maledetti nobili,sempre in ritardo,qua stiamo cuocendo ma a loro che importa,loro sono comodi nelle portantine a godersi il viaggio bastardi" Clearco si lamentava da più di un'ora e Kassandra non sapeva chi era più fastidioso se lui o il sole cocente.Finalmente le portantine dei nobili si fermarono sull'altura allestita con tende e tavoli proprio,gli schiavi si affrettarono a portare ai ricchi signori che si erano accomodati bevande con ghiaccio**, Tissaferne adorava quelle bevande alla frutta con le scaglie di ghiaccio,dato che quest'anno era simbolo di grande ricchezza perché difficile da trovare e procurare e Tissaferne adorava dar sfoggio della sua ricchezza, così mentre le truppe sfilavano,il grasso signore stava seduto all'ombra della sua tenda mentre veniva sventolato da uno schiavo,Ciro osservava ogni suo movimento,sembrava volesse leggergli la mente per capire cosa ne pensava e se sospettava qualcosa,ma Tissaferne sembrò solo godersi lo spettacolo.Poi arrivò il turno della piccola battaglia tra spartani e persiani,le frecce dei persiani erano senza punta per evitare di ferire o uccidere i preziosi spartani,ma le lance dei grandi guerrieri erano rimaste intatte,Ciro non voleva rovinare le armi che si tramandavano da generazioni solo per uno sciocco spettacolo,ma si fidava dei suoi spartani,sapeva che non avrebbero ferito nessun persiano.Lo scontro iniziò,i persiani iniziarono a scoccare frecce e Ciro notò infastidito che alcuni non avevano tolto le punte alle frecce,ma per fortuna gli spartani alzarono i loro scudi e nessuno venne ferito,poi fu il loro turno,avanzarono nella classica formazione della falange greca e riuscirono ad incastrare i persiani tra una parete rocciosa e le loro temibili lance,i nobili erano soddisfatti non gli importava chi aveva vinto,avevano gradito lo spettacolo soprattutto veder marciare gli spartani con i loro mantelli rosso i loro scudi e le lance,tutti perfettamente in formazione,ma Tissaferne ribolliva di rabbia, così appena Clearco e Kassandra si presentarono davanti al principe per ricevere gli apprezzamenti del principe, Tissaferne approfittò della distrazione dei due spartani che non lo avevano salutato,come dovuto si rivolse a Ciro
-"Mio signore questi due barbari non hanno alcun rispetto per la gerarchia, non si sono inginocchiati al mio cospetto,ormai sono un nobile signore e consigliere del Gran Re,mi hanno insultato ed esigo che vengano frustati,venti sferzate ognuno"
Ciro strabuzzò gli occhi,non avrebbe permesso che Kassandra venisse frustata e non avrebbe permesso che il suo migliore generale e ormai amico Clearco subisse la stessa sorte
-"Tissaferne adesso esageri,non frusterò due spartani solo perché non si sono inginocchiati davanti a te"
-"Mio signore non si sono inginocchiati nemmeno davanti a te,forse devo riferire a tuo fratello che sei più legato a questi greci che alla tua gente? Perché se ben ricordo non hai nessun problema a far frustare un generale persiano,tuo fratello potrebbe ritenere un affronto che tu sia legato così tanto ai nostri antichi nemici"
Kassandra era lì ferma e in silenzio,non sapeva cosa dire,non voleva essere di certo frustata, sapeva il dolore che si provava, all'Agoghé*** ne aveva prese di frustate ma mai così tante una dopo l'altra,al massimo una o due,ma venti erano troppe,ad certo punto Clearco parlò
-"Mio signore è vero abbiamo disonorato il tuo nobile ospite ma ti chiedo di frustare solo me e risparmiare Kassandra, frustatemi per quaranta volte"
-"Clearco no sei impazzito non ti farai frustare al posto mio,Ciro ti prego ferma questa follia"Kassandra supplicò Ciro con le lacrime agli occhi
-"Mio signore fallo,da l'ordine di portare la frusta e finiamola qui"Clearco si rivolse in greco a Ciro e il principe capì che il generale era d'accordo e che non era infuriato con lui.

Cenni storici
*Ahura Mazdā è il nome dato all'unico Dio, creatore del mondo sensibile e di quello sovrasensibile, della religione zoroastriana o Mazdeismo

Ahriman rappresentava l’oscurità in contrapposizione ad Ahura Mazda, dio delle Luce. Più che l’oscurità è più corretto dire che Arimane rappresenta la Materia in contrapposizione con lo Spirito.

**I persiani usavano e Yakhchal, che tradotto significa fossa del ghiaccio,come ghiacciaie,hanno la forma conica, con una cupola alta fino a 18 metri che spunta dal terreno, ma che si sviluppano nel sottosuolo. Benché siano state costruite nel IV secolo a.C., sono ancora in piedi.
Il ghiaccio proveniva dalle vicine montagne dalle quali era trasportato in blocchi durante l’inverno e immagazzinato in questi "frigoriferi".

***La agoghé era un rigoroso regime di educazione e allenamento basato su disciplina e obbedienza cui era sottoposto ogni cittadino spartano, fin dall'età di 7 anni.

La Mercenaria di SpartaWhere stories live. Discover now