Capitolo III

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Una volta varcato il portone d'ingresso Kassandra si trovò ad attraversare un giardino ricco di piante fiorite,il profumo le inebriò i sensi,ma quello che catturò la sua attenzione furono delle statue greche,sorrise,le ricordavano un po casa
-"Il principe ammira molto i greci,e ammira ancora di più noi spartani" disse Clearco quando notò il sorrise della ragazza.
Due servitori aprirono la porta del palazzo, Kassandra non credeva ai suoi occhi, all'interno vi era un vasto salone con enormi finestre,un tavolo in marmo e drappi del colore dell'oro,d'oro erano anche le migliaia decorazioni prendenti all'interno,dalle coppe ai disegni alle pareti ad alcuni vasi sparsi un po' ovunque. Kassandra si mise ad osservare l'imponente lampadario che pendeva dal soffito, conteneva centinaia di candele ed era di un colore blu magnifico con pietre verdi,smeraldi, incastonate,era talmente distratta da quella meraviglia che non si accorse nemmeno che il principe era davanti a lei
-"Magnifico vero? Arriva direttamente da Babilonia, è un pezzo unico al mondo"
Kassandra smise di fissare il soffitto per concentrarsi su chi  aveva appena parlato,si trovò davanti un ragazzo giovane,doveva avere appena venticinque anni, cinque in più di lei,era alto,la schiena dritta,lo sguardo fiero,i vestiti,una casacca e dei pantaloni, di seta con fili d'oro, Kassandra si ricompose dopo un attimo di esitazione e chinò il capo battendosi il pugno sul petto,come fecero anche gli altri generali greci
-"Voi greci non vi inchinate di fronte ad un principe?" Disse Ciro,in perfetto greco,non era arrabbiato,il suo tono era divertito
-"Noi greci non ci inchiniamo davanti a nessuno signore,siamo donne e uomini liberi" Kassandra gli rispose in persiano,nella lingua reale,la pronuncia perfetta a parte per l'accento greco, parlò prima che potesse farlo qualcun altro,voleva mettere in chiaro fin da subito che anche lei aveva  voce in capitolo, nonostante fosse la più giovane e nonostante fosse una donna.
Ciro restò piacevolmente sorpreso dalla prontezza con cui la ragazza gli rispose,la osservò meglio,era giovane ed era bella da togliere il fiato,i capelli ricci scuri le incorniciavano il viso perfetto e creavano un magnifico contrasto con gli occhi grandi e azzurri come il cielo d'estate,le labbra paragonabili solo alle rose del suo giardino,ma la cosa che lo colpì fu il suo sguardo e la fierezza che la ragazza stava dimostrando,lo fissava dritto negli occhi senza abbassare lo sguardo,anzi quasi a volerlo sfidare e non si era certo dimenticato che gli aveva appena risposto in perfetto persiano
-"Qual é il tuo nome spartana? E come sai la mia lingua?"
-"Kassandra signore,e la mia schiava è persiana me l'ha insegnato lei"
-"Capisco,prego venite ho allestito un banchetto per voi e per poter discutere del perché vi ho ingaggiato"

Si accomodarono attorno ad un grande tavolo,il principe ovviamente a capotavola,alla sua destra c'era Clearco e alla sua sinistra Kassandra e accanto a loro gli altri generali.
-"Bene signori ho richiesto i vostri servizi per sedare le rivolte dei Parti delle tribù delle montagne,oltre ai vostri diecimila uomini ho al mio comando centomila persiani,la vostra paga è stata già discussa nel messaggio che vi ho mandato,un darico e mezzo ad ogni uomo" disse Ciro mentre venivano servite le portate
-"Questi Parti devono essere davvero pericolosi se servono cosi tanti uomini" Kassandra ruppe il silenzio,Ciro la guardò poi sorrise e le chiese
-"Da quando una donna si interessa di guerra e politica e soprattutto combatte?"
-"Noi donne spartane possiamo fare tutto quello che fate voi,veniamo allenate come gli uomini fin da piccole,ci insegnano a leggere,scrivere, prendere decisioni, abbiamo diritti,siamo libere."
-"Si,avevo sentito qualcosa in merito ma pensavo fossero solo dicerie,voglio solo vedere se siete abile con la spada quanto me" Ciro la stava sfidando e a lei piacevano le sfide,ma non sapevano che il principe era un guerriero nato,era il più abile cavaliere dell'impero e fin da piccolo gli era stato insegnato a combattere e da anni ormai era il comandante di tutto l'esercito persiano,almeno fino alla morte del padre,adesso era solo un principe esiliato che cercava vendetta.

Dopo il pranzo Ciro li portò in un ampio spazio dietro al palazzo dove era solito allenarsi,si fece portare una spada e disse a Kassandra
-"Vediamo cosa sai fare spartana"
Kassandra sorrise,non vedeva l'ora di mettere al suo posto quel principe che si credeva tanto più capace di lei, prima di sguainare la spada Clearco le afferrò il braccio
-"Kassandra non è una buona idea,se lo ferisci sei finita,per favore sta attenta"
-"Tranquillo non voglio ferirlo,voglio solo fargli vedere quello che so fare"
I due erano uno di fronte all'altro,attorno a loro una folla di curiosi si era radunata, oltre ai generali greci erano arrivati anche servi, alcuni generali persiani.Ciro attaccò per primo e Kassandra studiò le sue mosse ,mentre parava i colpi,studiare l'avversario e poi attaccare in un duello a due era fondamentale,il ragazzo era abile e preciso e anche veloce doveva ammetterlo e schivare i colpi stava diventando faticoso cosi decise di attaccare,le due spade si scontravano producendo un rumore metallico che riempiva l'aria circostante dato che tutti erano in silenzio,ad un tratto Kassandra vide un punto scoperto per attaccare il principe, così lo colpì con un calcio allo stomaco,Ciro cadde a terra, Kassandra soddisfatta gli mise un piede sul petto e gli puntò la spada alla gola,ma non fece in tempo a godersi l'espressione sorpresa di Ciro che si ritrovò a terra trattenuta da due guardie
-"Lasciatela immediatamente" Ciro si alzò subito in piedi mentre dava l'ordine e andò ad aiutare Kassandra a rialzarsi
-"Mi dispiace,non sono abituati a vedere qualcuno che mi colpisce in questo modo" le porse la mano per aiutarla,ma lei la scostò con un gesto brusco e si rialzò da sola
-"Comunque ho vinto io,ma devo darvi atto che siete bravo,se vi foste allenato a Sparta forse stareste al mio livello"
Ciro rise di gusto dopodiché si diresse verso il palazzo
-"Ci vediamo questa sera spartana" disse mentre si allontanava.

La Mercenaria di SpartaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt