Capitolo II

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Il sole stava sorgendo all'orizzonte e Kassandra era rientrata a casa per prepararsi alla marcia, indossò la sua armatura, che in realtà era formata da un corpetto in cuoio un gonnellino dello stesso materiale,se il corpetto fosse stato in bronzo come quello degli uomini l'avrebbe appesantita troppo,la sua schiava Darya,una ragazza persiana la cui famiglia era da generazioni iloti al servizio di quella della spartana e alla quale aveva insegnato la lingua persiana, l'aiutò ad indossare i gambali di bronzo e il mantello rosso tipico degli spartani,poi le diede lo scudo già lucidato e oleato dove vi era impressa la lettera lambda, la sua spada riposta nella cintura e la lancia,niente elmo non lo sopportava,la soffocava
-"Darya prendi tutto il necessario, sarà un viaggio molto lungo"
-"Si signora,se posso chiedere,dove siamo diretti?"
-"A Susa per incontrare il principe persiano"
Quando uscirono di casa l'armata era già riunita e le famiglie si stavano salutando per l'ultima volta,si avvicinò a sua madre che nel frattempo salutava Clearco con un bacio, sbuffò per sembrare infastidita, ma in realtà era felice che sua madre si fosse sposata con lui,era davvero un brav'uomo con lei
-"Figlia mia speravo che tu non partissi questa volta" le disse la madre,con un po' di tristezza negli occhi
-"È il mio lavoro e il mio dovere madre, tranquilla torneremo presto promesso" Kassandra sorrise e l'abbraccio,la madre la baciò sulla fronte e pregò gli dei affinché la figlia e il marito ritornassero con lo scudo in mano o sopra di esso,come si diceva a Sparta.

Dopo qualche minuto l'armata si mosse disponendosi in un quadrato una tipica formazione greca
-"Durante il cammino ai nostri duemila spartani si uniranno altri ottomila greci dalla Tessaglia,Atene e dalle altre polis" disse Clearco in testa all'esercito insieme a Kassandra, d'altronde lui era il generale e lei il suo braccio destro
-"Nel messaggio che ti ha mandato,il principe parlava del motivo per cui ci siamo messi in marcia?"
-"Ha accennato qualcosa su una tribù che vive sulle montagne e dà parecchi problemi ai persiani,penso si chiamino Parti"
Kassandra non fu molto convinta,ma si limitò ad alzare le spalle ed annuire,ma promise a sé stessa di scoprire di più.

Dopo un mese di marcia non troppo stancante per gli spartani e dopo aver accolto tra le loro fila gli altri ottomila opliti greci, finalmente arrivarono a Susa, già da lontano si poteva scorgere una fortezza,un palazzo enorme agli occhi di Kassandra abituata alle piccole case della sua città, inoltre al di fuori del palazzo erano già accampati i soldati persiani,erano talmente tanti che il loro accampamento bastava a formare una piccola città.
Furono accolti da un ragazzo persiano a cavallo
-"Il principe Ciro vi saluta e invita i generali a pranzo nel suo palazzo,il resto dei soldati può accamparsi qui al di fuori,se avete bisogno di qualcosa dite pure a me,il mio nome è Parviz" disse con un greco stentato ma comprensibile
-"Andiamo Kassandra il principe ci aspetta" Clearco mise una mano sulla spalla della ragazza e insieme ad altri quattro generali greci attraversarono l'immenso portone del palazzo.

La Mercenaria di SpartaWhere stories live. Discover now