Presentazioni

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Le lezioni si erano ormai concluse e Yōko decise di passare la pausa pranzo sul tetto in solitudine, aveva bisogno di starsene un pò lontana dalle altre persone prima di andare a fare la giornata introduttiva al club, ad un tratto però, anche qualcun altro aveva avuto la sua stessa idea.

«Oh scusami, pensavo non ci fosse nessuno, me ne vado»
«figurati, se vuoi rimani pure, piacere io sono Yōko Fujiwara»
«Il piacere è mio, io sono Shun Izuki»
«Anche tu avevi voglia di pranzare in solitudine Izuki - kun?»
«Si mi capita spesso, mi piace guardare tutti dall'alto e da qui si vede tutto benissimo»
«un po' egocentrica come cosa non ti pare? Ahaha»
«Si io.. mi sono espresso male ahah, volevo dire che mi piace guardare la città dall'alto, ci sono sempre dei bei panorami e i grattacieli di Tokyo sono incantevoli con determinate luci»
«Lo avevo capito tranquillo ahaha, stavo solo scherzando, non sembri affatto una persona egocentrica comunque e si concordo con la tua idea, i grattacieli di Tokyo sono sempre belli visti da una determinata altezza»
«Già.» «Ehi ma io non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova?»
«si sono del primo anno»
«ma davvero? Pensavo ad un secondo se non addirittura un terzo"»
«beh che fai? Dai della vecchia ad una ragazza? Ahahah»
«nono scusami io non volevo.. ecco.. beh...»
«tranquillo ahaha stavo solo scherzando»
«E dimmi... ti sta piacendo questa scuola?»
«Si direi di sì, è tranquilla»
«Si concordo, beh ora devo andare, devo aiutare il capitano a preparare la palestra per l'incontro di oggi»
«Di che club fai parte?»
«Gioco nel club di Basket, e tu?»
«Ah bello! Io frequenterò il club di arte invece»
«Dev'essere molto bello anche il tuo Fujiwara-San»
«Lo spero, spero di aver fatto la scelta giusta»
«Se non sei soddisfatta puoi anche partecipare ad altre attività, ho dei compagni che seguono due club in contemporanea, magari danno meno precedenza al secondo oppure puoi sempre cambiare non preoccuparti»
«Davvero? Che figata! Allora mi informerò magari per più avanti su qualche altra cosa da seguire»
«Beh se hai voglia e tempo fai pure ahahah.» «Fujiwara-san, perdonami ma ora devo proprio andare, Buona fortuna con il tuo club, ci si vede in giro!»
«Figurati! A presto allora»

Che ragazzo particolare, bellissimi occhi grigi però, devo dire che erano davvero magnetici. Certo che io a quanto pare attiro solo gente che gioca a Basket in questo periodo, sto solo incontrando dei giocatori o degli amanti di questo sport! Insomma sono a Tokyo mica in America, pensavo che qui fossero molto più presi dai videogiochi o dagli anime, forse gli ho un po' stereotipati certo, ma devo dire che esistono elementi che arrivano anche ad estremizzare le loro passioni, qui tutti lo fanno, come il fatto che vige una grandissima competizione in qualsiasi circostanza ci si trovi, a partire proprio dalla scuola, insomma ci hanno spiegato i primi giorni che esiste addirittura una classifica in cui vi appaiono i nomi dei primi 50 studenti migliori della scuola, assurdo, soprattutto paragonandola alla scuola italiana, totalmente un altro mondo.
Forse ora è meglio che vada, ho la presentazione al club, direi che non è il caso di fare tardi anche il primo giorno, no?

Yōko si incamminò verso una delle aule più grandi di tutta la scuola, quella dedicata al club di arte, di fatto questo era uno dei pochi club prediletti nell''avere un'aula da quelle dimensioni, dopotutto era di loro necessità viste le attività praticate.

«Buongiorno! Tu sei?»
«Piacere, mi chiamo Yōko Fujiwara, frequento il primo anno»
«Benvenuta al club di arte Fujiwara - san! Prego, prendi pure posto dove preferisci»
«La ringrazio»

L'aula disponeva di soffitti alti e grandi vetrate che permettevano alla luce di invadere l'intero spazio. Vi erano disposte in ordine e ben distanziate fra loro degli sgabelli da disegno chiamati "cavalline", visto che erano formati da una seduta e da un ferro che sosteneva una tavola in legno su cui appoggiare i fogli, c'erano anche dei gran banchi da disegno con sgabelli normali ed altri più specifici per la scultura.
Alle pareti vi erano delle librerie colossali, su cui vi erano sistemati materiali e libri d'arte.
Yōko prese posto in una delle cavalle, passò il momento delle presentazioni e la spiegazione del corso, dei progetti e di ciò che si affronterà nelle lezioni leggermente più teoriche rispetto al resto del tempo.
Finita la lezione di presentazione era davvero entusiasta del corso che aveva scelto, gli studenti che lo praticavano gli sembravano tutti molto cordiali e simpatici, di certo non lanciavano occhiatacce o altro, anzi, sembravano tutti delle persone ben poste ed educate che non volevano altro che esprimere la propria creatività, il proprio pensiero è il proprio essere nel modo più consono e affine alla loro esigenze e fantasie.

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