"Chi cazzo ti ha fatto questo?" ringhiò. Poi si accorse dell'ematoma sul costato e sgranò gli occhi. "Oh, Cristo," sussurrò.

Toby guardò sua sorella e scacciò le mani del veterinario. "Perché lo hai chiamato?"

Diana sembrava sul punto di prendere anche lei a pugni il fratello. "Perché l'ho chiamato?! E chi avrebbe dovuto visitare questo povero cane se tu non ce la fai nemmeno a respirare?"

Toby fece una smorfia con le labbra, riguardò di sfuggita Thomas che vibrava per la rabbia che stava tendando di contenere dentro di lui, poi portò i suoi occhi scuri su Logan. "Per favore, finisci quello che stavi facendo," gli disse, la voce meno aggressiva.

Aveva detto per favore, la situazione era più seria del previsto.

•••

Logan finì di visitare e medicare velocemente quella testa dura di Toby mentre Diana e Thomas si occuparono del cane.

Ryan, invece, era uscito con la macchina di Logan per andare a comprare la pomata antidolorifica che avrebbe dovuto mettere Toby per i prossimi giorni sull'ematoma.

"Grazie, ragazzi. Vi ringrazio anche da parte di questa testa dura di mio fratello perché lui è troppo orgoglioso e non lo avrebbe mai fatto," affermò Diana, ponendo con cura il cane in una gabbia dell'ambulatorio per tenerlo meglio sotto controllo nelle prossime ore.

Adesso aveva il pelo pulito, era stato medicato e aveva mangiato anche qualcosa. Sembrava distrutto e appena Diana lo mise nella gabbia, si accasciò per riposare.

Logan prese un profondo respiro ed iniziò a raccattare tutte le cose che aveva usato e a buttare le garze sporche.

Toby voltò il viso di lato, orgoglioso, e lo sentì borbottare: "Sì, certo, grazie."

Poi cadde qualcosa di metallico, Logan girò il capo e vide Thomas raccogliere da terra una vaschetta per rifiuti sanitari. Aveva le mascelle sempre più rigide e affilate, per la tensione le sue spalle apparvero ancora più possenti.

Logan, la cui altezza era nella media, si sentì per un attimo minuscolo vicino a quel ragazzo.

"Thomas, tutto okay?" gli domandò Diana, preoccupata.

"Non è proprio un cazzo okay," sbottò il veterinario. "Esco fuori a fumarmi una sigaretta. E mi ero promesso di smettere."

Afferrò velocemente dal suo zaino in finta pelle nera un pacchetto di sigarette e un accendino per poi uscire fuori senza dire altro.

"Cosa si incazza a fare," bofonchiò Toby.

Diana guardò male suo fratello. "Sei una grandissima testa di cazzo, Toby. Lo affermerò in eterno."

Un po' Logan dové darle ragione.

•••

Ryan ritornò all' Animal Planet dopo aver acquistato in farmacia la crema antidolorifica per Toby.

Notò vicino il recinto che separava il canile dalla clinica quel gigante di Thomas fumare nervosamente una sigaretta.

"Ehi, Ciclope, ti vedo un po' agitato."

Thomas guardò Ryan con la coda dell'occhio, la sigaretta salda tra le dita. "Ryan, lasciami stare. Non ho voglia di essere scortese con te senza motivo."

Ryan gli si mise accanto e iniziò a fissare anche lui tutti quei poveri cani che cercavamo solo qualcuno che li amasse.

"Io, invece, voglio dirti una cosa anche se poi tu mi risponderai male. Toby ti piace, si vede, ma quel ragazzo è leggermente spinoso come un istrice. Se tu sei più burbero di lui, non riuscirai mai ad entrare nelle sue grazie, ragazzone."

Thomas buttò fuori una grossa nuvola di fumo. "Io non voglio entrare nelle sue grazie," borbottò.

Ryan roteò gli occhi al cielo. "Sì, certo. Dicono tutti così.

•••

Il viaggio di ritorno a casa di Ryan lo percorsero in completo silenzio.

Logan aveva guidato senza spiccicare una sola parola e Ryan, per una volta, aveva deciso di rimanere zitto e dare al ragazzo del tempo per schiarirsi i pensieri.

Quando il paramedico parcheggiò davanti al palazzo dove si trovava l'appartamento di Ryan, lui si permise di afferrargli una mano e stringergliela forte.

"Per favore, dimmi qualcosa o morirò di ansia."

Logan lo guardò, aveva gli occhi tristi. "Quando succedono queste cose, mi sento sempre così impotente."

"Non devi. Sei stato fantastico."

Logan posò mollemente il capo contro il poggiatesta. "Quel ragazzo di sicuro è una calamita per i guai."

Ryan annuì. "Già. Hai visto Thomas? Sembrava sul punto di eruttare come un vulcano."

"Chissà come andrà a finire. Domani, dopo il lavoro, andiamo alla clinica. Voglio ricontrollare Toby e vedere come se la cava quel povero cane."

Ryan sorrise al suo ragazzo e si inclinò verso di lui per dargli un bacio. Quello era il momento adatto, se lo sentiva nel petto.

"Occhi belli, posso dirti una cosa senza che ti senta male?"

Logan lo guardò cautamente, quegli occhi bellissimi erano il punto debole di Ryan.

"È una cosa brutta?"

Ryan negò con la testa. "Per niente."

"Allora puoi dirmela."

Ryan prese un respiro profondo e con il cuore aperto gli disse: "Sono innamorato di te, Spears."

Logan sgranò gli occhi di colpo.

Oddio, ho fatto male? Pensò Ryan.

Logan non mi ama?

Poi Logan gli afferrò saldamente il viso tra le mani e lo baciò. Fu talmente intenso che gli vibrarono le ginocchia.

Quando Logan si allontanò dalla sua bocca stava sorridendo. "Anche io sono innamorato di te, Carter."

Ryan tirò interiormente un sospiro di sollievo.

Logan (Red Moon Saga 3) Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon