Stand By Me

475 13 0
                                    

In un freddo pomeriggio di dicembre una famiglia composta prevalentemente da capelli rossi bussava all'enorme porta del Malfoy Manor.
Vennero accolti da l'elfo domestico Xassy con addosso un berretto di lana giallo.
«cosa desiderate?» chiese
«vorremmo parlare con Hermione Granger» disse la signora Weasley con gentilezza
«voi siete?»
«la famiglia Weasley» continuó
«chiedo se la padrona Hermione desidera ricevervi» dice per poi sparire in un 'pop'
«podrona? Misieraccia» esclamò Ron che nervoso giocava con la manica del maglione che indossava. Un maglioncino di un azzurro chiaro che ad Hermione piaceva tanto. L'aveva messo apposta per l'occasione nella speranza che lo perdoasse.
L'elfo riapparse dopo pochi minuti
«la padrona Hermione ha detto che potete sedervi nel salotto da giorno a lei permesso, vi raggiungerà presto insieme al padron Draco. Vi porterò il the» disse mentre gli mostrava il salotto che era messo a completa e unica disposizione di Hermione. Poi scomparve dinuovo.
I Weasley si sedettero tranne Harry che non smetteva di camminare avanti e indietro e George e Ginny che si guardavano intorno incuriositi.
Appena sentirono la porta del salone aprirsi la prima cosa che videro fu Hermione Granger, o meglio, la sua pancia. Subito seguita dal resto del corpo e dal fidanzato. Tutti si alzarono pronta ad accoglierli.
«buonasera» disse Hermione agitata stringendo compulsivamente la mano di Draco restando ferma davanti alla porta.
«oh Hermione cara, sono così felice di vederti! Sei un incato! Va tutto bene? Mangi abbastanza? Anche tu caro, come stai?» la signora Weasley subito corse verso i ragazzi stringendoli in un abbraccio. Hermione che ormai era abituata strinse un braccio contro il corpo paffuto della donna mentre Draco, decisamente sotto shock si ritrovò ad appoggiare una mano sulla spalla della donna.
«Hermione!» appena la donna si allontanò subito la chioma lunga di Ginny invase il campo visivo della ragazza e si strinsero in un abbraccio spezza ossa.
«come sta il mio nipotino?» chiese Ginny elettrizzata passando una mano sulla pancia di Hermione
«benissimo grazie Ginny. Tra qualche giorno andremo a fare la visita di questo mese» le risponde Hermione con gli occhi pieni di gioia.
Draco vedendo che la ragazza iniziava a dondolarsi avanti e indietro subito capì che si era stancata. Hermione era solo a metà del quinto mese ma sembrava avere una pancia gigante.
«okay, basta così Hermione deve sedersi» disse burbero Draco
«va tutto bene mon cœur, posso restare impiedi un'altro po'» disse sorridendo
«ma certo che no Hermione, Draco ha assolutamente ragione, devi riposarti» disse il signor Weasley alzandosi dalla poltrona dove era seduto, vedendogli il posto.
«grazie signor Weasley, non ce n'era bisogno» dice Hermione mentre si sedeva sulla grande poltrona rossa e oro anche se interamente aveva pregato Merlino per far sì che si sedesse il più velocemente possibile.
«sedetevi, non c'è bisogno di restare in piedi, non sono il ministro della magia» disse Hermione facendo così sedere gli altri Weasley.
Draco rimase alla sua destra squadrando tutti dell'alto in basso. Aveva timore che quella famiglia facesse dinuovo del male alla sua amata e non l'avrebbe permesso.
«Hermione, ecco noi volevamo chiederti scusa, non avremmo mai dovuto giudicarti e dirti quelle cose. Noi-» iniziò Harry
«noi ti vogliamo bene Mione. Sei la nostra migliore amica. Ci dispiace davvero» continuó Ron
«sei mia sorella Herm, davvero. Ero così nervoso solo per la paura di perderti. Non lo sopportarei, mai.» disse Harry con gli occhi bagnanti.
«George!» lo guardò male la signora Weasley
«ci stavo arrivando mamma» disse George verso sua madre, poi si girò verso Hermione «dispiace anche a me Hermione, magari non abbiamo lo stesso rapporto che hai con Ron ed Harry ma anche per me fai parte della famiglia. E solo che la guerra è tutto quello che ne comporta è ancora una ferita aperta per me e non voglio farti pena ma non avere Fred qui con me rende tutto più complicato» disse l'unico gemello Weasley rimasto facendo venire le lacrime a gli occhi alla madre al ricordo del figlio perduto.
Ad Hermione si riempirono gli occhi ed incominciò a torturarsi il labbro inferiore nella speranza di non piangere.
«Hermione?» disse confuso Harry vedendo che la ragazza non reagiva. Quest'ultima sentendo la voce di quello che per lei era un fratello scoppio a piangere facendo preoccupare tutti.
«io vi voglio bene!» singhiozzò e Draco prese ad accarezzarle i capelli.
Harry si alzò in tutta fretta dal divano e strinse le braccia intorno al collo dell'amica.
«anche io ti voglio bene Herm, mi dispiace tanto. Sono stato uno sciocco» disse stringendola sempre più forte
«harry, non respiro» disse all'improvviso la ragazza che aveva il volto completamente coperto dai capelli.
«non importa» rise il ragazzo per poi lasciarla andare, la guardo negli occhi e disse: «sei mia sorella. Lo sai vero?»
«e tu sei mio fratello Herry Potter» continuó la ragazza stringendole la mano.
«non per intromettermi ragazzi, ma non ho mai visto Malfoy così scuro in volto, penso sia ora che vi stacchiate» disse Ginny che aveva notato la palese gelosia sul volto del biondo.
«dovrà abituarsi se vuole sposare mia sorella» continuó Harry ridendo ma staccandosi dal corpo della ragazza.
Così iniziarono a bere il the portato dall'elfo Xassy.
«Xassy, domanderesti a Narcissa se desidera unirsi a noi per un the? E domanda a Hoppy se può portare la poltrona di Draco qui per favore»
« certo padrona Hermione. Portiamo una poltrona anche per la padrona?» domandò
«solo se desidera unirsi a noi» rispose
«certo padrona Hermione» si inchinò l'elfo per poi sparire
«com'è che era? C.R.E.P.A. Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti» disse Ron ridacchiando
«ehi! I nostri Elfi hanno un salario!» disse Hermione indignata.
«certo! Mi ricordo di quella roba! Andavi in giro con quelle spille orribili per tutta Hogwarts!» disse Draco come se fosse stato illuminato.
«ehi! Le mie spille erano bellissime e innovative!» disse Hermione guardando il ragazzo con profondo sdegno.
«Draco faresti meglio a controllare quella tua lingua da serpe se sei davvero intenzionato a sposare Hermione» disse Narcissa entrando nel salotto «buonasera a tutti» disse avvicinandosi ai ragazzi
«madre, mai una volta che siete dalla mia parte. E poi secondo voi come avrei potuto conquistare Hermione se non con la mia lingua? Da serpe s'intende» continuó con un ghigno malizioso facendo cadere la ragazza inquestione in un rossore scalrlatto.
«Draco Malfoy! Sei impossibile! Ci sono ospiti!» gridò Hermione
«cosa stasesti insinuando mia cara?» domanda Draco divertito
«quello che tutti noi abbiamo inteso Malfoy» disse Harry con le guance arrossate, gli faceva strano pensare ad Hermione mentre faceva certe cose, soprattutto se con Malfoy. Per non parlare del fatto che si fosse appena reso conto che la sua amica fosse effettivamente incinta. Ciò rende concreto il fatto che quella che per lui era sua sorella, e la sua nemesi al tempo della scuola fossero in atteggiamenti intimi.
«ho avuto sette figli ragazzo, credi davvero che passassi le mie giornate facendo le faccende di casa?» disse la signora Weasley ridendo
«mamma! Ti prego!» la riprese Ron schifato. Che il quel momento era l'espressione sul volto di ogni giovane Weasley.
«oh andiamo ragazzi, siamo stati giovani anche noi» disse Narcissa sedendosi sulla poltrona che Xassy e Hoppy avevano appena portato seguita subito dopo da un'altra dove si sedette Draco. Erano identiche a quelle della grifona solo con i colori di Serpeverde, ovvero il verde e l'argento.
«potremmo cambiare argomento? Inizio a sentirmi a disagio» disse Ginny mentre George non smetteva di ridere nel vedere la faccia rossa e imbarazzata del padre.
Così passarono il pomeriggio e la sera fin quando l'intero clan Weasley non lasciò il Manor dopo aver cenato insieme ai padroni di casa.
«bene io mi ritiro nelle mie stanze ragazzi, a domani» disse Narcissa dando un bacio prima al figlio e poi alla nuora, e fece una carezza sul ventre pronunciato della ragazza.
«buonanotte Narcissa, a domani»
«notte mamma» dissero in coro
«andiamo a dormire anche noi? È stata una giornata stancante per te» disse Draco aiutando l'amata ad alzarsi
«anche per te suppongo, avere a casa una buona parte della famiglia Weasley senza sbottare neanche una volta è davvero un record» disse Hermione mentre saliva le scale aiutata dal ragazzo.
«fidati, c'è voluto tutto il mio autocontrollo» disse Draco alzando gli occhi al cielo
«ti ringrazio per il tuo enorme sforzo» disse ironica Hermione ma lasciandogli comunque un leggero bacio sulle labbra.
Si misero il pigiama, si lavarono i denti e poi si coricarono uno stretto all'altro addormentandosi in poco tempo.

Un Amour Pas Trop Secret Where stories live. Discover now