AL CUORE NON SI COMANDA

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Ho passato la notte fissando il soffitto nella speranza di addormentarmi per la noia, ma ogni tentativo è stato vano, perché ciò che è successo, le sensazioni che ho provato ieri sera, non me le so spiegare e più cerco di giustificarle più fallisco.

Non faccio più affidamento alle sensazioni che provo, insomma sono stata abbandonata e non ho ricevuto l' amore dei miei genitori per molto tempo, è plausibile che io mi sia sentita a casa, mentre Connor mi sbatteva al muro come un giocattolo, tutto normale.

A scacciare dalla mia mente tutto questo, è il pensiero di mio padre che oggi dovrebbe tornare, non mi aveva avvisato del suo impegno lavorativo, che lo avrebbe tenuto occupato un weekend intero; mi manca il mio papà e anche se sembro distaccata, è per la ferita che mi ha lasciato, mi chiedo perché non raccontarmi tutto e portarmi con loro? Forse la situazione è più grave di quello sembra? Forse hanno fatto bene? Saprò rispondere a queste mille domande, solo dopo aver parlato con mio padre.

Mi alzo, e subito sento un odore familiare provenire dalla cucina, i pancake con la mousse di lamponi, li preparava mia madre e adesso a pensarci bene, mi viene un dubbio: è il secondo piatto in due giorni, che lei preparava per me in passato, poi ricordo del suo libro di ricette, che probabilmente mio padre avrà conservato; aveva mille passioni e la cucina era una di queste, ricordo che a tutte le cameriere che abbiamo avuto non era consentito cucinare, perché mio padre diceva che la cucina di mamma era insostituibile e che preferiva digiunare piuttosto che mangiare qualcos'altro, sì mio padre era molto rigido su alcune cose, ma l'ho sempre preso come un gesto romantico per la mamma.

Mi lancio su di essi ma appena sto per mangiare il primo boccone mi fermo e un pensiero mi offusca la mente, non dovrei mangiarli, non avrò modo di bruciarli: Connor mi ha vietato di andare a correre.

Saranno ormai dieci minuti che fisso il piatto e immagino che il mio volto adesso stia cambiando espressione, come i pensieri che faccio, ma il ragazzo dagli occhi grigi si fa spazio in cucina e vedo una strana reazione nei suoi occhi, quasi come la mia, appena vede il piatto con il dolce servito oggi, per colazione e non perde tempo a sedersi e iniziare il suo pasto, io invece sto in silenzio avvolta dai miei pensieri,

sento il suo sguardo su di me,

<< Non mangi ragazzina? >>

non rispondo, mi sembra ovvio: sto guardando il piatto da minuti e non l'ho ancora toccato, secondo te ho intenzione di mangiarlo?

<< Fai come vuoi >> dice con una punta di acidità che mi fa solo incazzare,

<< Mi sembrava strano che ti fossi preoccupato >>

<< Perché dovrei?>> dice sorridente

<< Beh, ieri non mi sei sembrato tanto indifferente alla qui presente, o sbaglio?>> dico soddisfatta

<< Ragazzina mi scopo le bionde, non fai per me>> sempre con lo stesso sorrisetto strafottente,

qualcosa si è mosso dentro di me, mi sento presa in giro, lo guardo ma non nascondo il dispiacere che mi hanno fatto provare le sue parole, a differenza sua che lo avrebbe nascosto con il suo portamento rigido e la mascella serrata; ritorna serio dopo essersi leggermente scomposto,

<< Non immaginare cose impossibili>> dice per poi voltare le imponenti spalle, con l'intento di andarsene,

<< Non ho immaginato niente, ma mentirei se non ti dicessi, che ciò che è successo ieri mi non mi ha fatto dormire>>. Cerco di esprimere qualcosa, che lui probabilmente coglie ma ignora e non mi stupisce, ma so ciò che ho detto, lo ha segnato o ha sciolto una piccolissima parte del suo cuore di ghiaccio. Lo supero, con passo svelto, perché in questo momento mi sento vulnerabile davanti ai suoi occhi, arrivata al corridoio, sento dei passi pesanti seguirmi e capisco che l'unica persona che può fare così tanto rumore è Connor, con la sua altezza che sicuramente non gli permette di avere poco peso, non mi giro, non sono in grado ora di avere una conversazione con lui, ciò che ha detto, mi ha ferito lievemente ma lo ha fatto, mi afferra il polso e mi gira verso di lui,

𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐲𝐨𝐧𝐞Where stories live. Discover now