Prologo

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Cosè l'amore?

Ho due modi di pensare all'amore, il primo è romantico e sdolcinato, forse fin troppo, un amore profondo, che ti accarezza senza sfiorarti, che ti accoglie tra le sue braccia e ti da sollievo e sicurezza per una vita intera, il secondo è sfiancante, ti scava dentro fino a formare un vuoto e riempirlo allo stesso tempo, un amore che ti fa piangere, gridare, che ti fa sentire viva.

Mi è capitato di desiderare entrambe le cose, di volere un amore come quello di mia madre e mio padre: romantico, eterno, profondo e platonico, tenersi in piedi l'uno con l'altro, fare di tutto per ciò che ami; o un amore nuovo, mai incontrato, ma che per qualche strana ragione, vive dentro di me e aspetta che qualcuno lo colga e lo faccia suo, perché io voglio anche questo: un amore passionale, avventato, inaspettato, che ti rapisca anima e corpo proteggendoli con gelosia e possessione, che li faccia suoi con egoismo.

Ma c'è una paura che incombe su di me, da troppi anni, a causa della mancanza di due figure fondamentali nella mia vita, so che se un giorno incontrerò la mia anima gemella, l'amerò in modo diverso, non in modo superficiale e immaturo, sarà un amore che dovrà colmare il vuoto di anni di mancato affetto e cura, che i miei genitori non mi hanno potuto più dare. Non voglio che questo venga frainteso o violato, chiunque voglia stare al mio fianco deve accertarsi che tutto questo mi venga dato senza nemmeno ricordarmelo, senza ricordarmi che i miei genitori due anni fa mi hanno lasciata da sola, con una testa colma di dubbi e un cuore spezzato.

𝐬𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐲𝐨𝐧𝐞Where stories live. Discover now