Capitolo 6

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Levi's pov

Mandai Farlan a svegliare i mocciosi. Era mattina presto, il sole stava sorgendo e il mare era calmo. Il temporale della notte se ne era già andato, per lasciare spazio ad un'altra merdosa giornata.

Non dormii affatto: in primis perché il mio letto era stato violato e anche perché continuai a pensare al fatto che finalmente avevo trovato la mappa per raggiungere quel maledetto tesoro. Avrei potuto mantenere la promessa che feci a mia madre, il problema più grande però era la rivalità.

*La ciurma di Braun sicuramente se verrà a sapere della mappa manderà quei due bambini rompipalle a rubarla, mentre se dovesse scoprirlo quel bastardo di Erwin, saremmo tutti morti nel giro di pochi giorni. Che cosa devo fare? E poi si è aggiunta la seccatura di avere dei mocciosi inesperti a bordo. Fortunatamente ho già un piano per liberarmene senza che i miei compagni rompano il cazzo* pensai, mentre osservavo, con sguardo perso, l'orizzonte, in attesa che Farlan portasse di sopra i mocciosi e Moblit andasse al timone. Gli altri dormivano ancora beatamente nei loro letti

"Eccoci Levi!" sentii la voce del biondo e mi voltai

I mocciosetti erano assonnati e in riga di fronte a me

"Beh, se il buongiorno si vede dal mattino, i vostri saranno dei mesi di merda. Chiariamo subito una cosa: per restare a bordo e guadagnarvi vitto e alloggio dovrete innanzitutto stare ai miei ordini senza discutere chiaro?"

Annuirono, senza proferire parola. Continuai

"La seconda cosa che pretendo da voi è il rispetto, sempre. Credo però che Farlan ve ne abbia già parlato" il biondo abbassò lo sguardo, non riuscendo a trattenere una risatina

"La terza e ultima cosa è che rinunciate ad avere una parte del tesoro in cambio del vostro ritorno, tutti vivi e vegeti a casa nel giro di 2 anni" aggiunsi infine

I mocciosi mi sembrarono un po' spaesati, ma il moro dopo qualche secondo parlò

"D'accordo, accettiamo tutte le condizioni"

"Ora filate immediatamente a prendere scope e stracci, dopodiché tornate sul ponte e lucidatelo fino alle 7, quando Farlan vi verrà a chiamare per la colazione. Tutto chiaro?"

"Sì signore" mi risposero tutti in coro, ancora mezzi addormentati

"Farlan, io vado a controllare che Hanji non stuzzichi Moblit durante la partenza altrimenti finiremmo in fondo al mare in un attimo" dissi, alzando gli occhi al cielo

"Certo, li accompagno io a prendere il necessario"

Me ne andai. Lasciare Hanji vicino al timone era pericoloso, quella donna sarebbe stata in grado di devastare un'intera flotta con le sue abilità di coordinamento della ciurma, ma quando stava al timone, diventava un pericolo pubblico

Eren's pov

"Ehi Armin senti" ci stavamo dirigendo nei piani inferiori insieme a Farlan per prendere l'attrezzatura per le pulizie

"Dimmi" disse, strofinandosi gli occhi sbadigliando

Io non avevo dormito nulla, ma non volevo farlo sentire in colpa quindi fingevo di stare bene. La ferita alla spalla di qualche giorno prima, quella che mi aveva fatto l'uomo nel vicolo, era più profonda di quanto sembrasse. Historia me l'aveva medicata, ma sembrava stesse facendo infezione. Mi sentivo debole, ma feci finta di nulla

"Hai notato anche tu che il capitano è di bassa statura?"

"Oh mio caro Eren, lui preferisce definirsi diversamente alto e ti consiglio di non parlare di questo argomento quando è nelle vicinanze. Potresti finire molto male" Farlan origliò la nostra conversazione da davanti la fila

Mikasa e Connie stavano chiacchierano e il ragazzo tentava di farla ridere, fallendo

"Oh d-d'accordo, grazie per il consiglio"

"Di nulla!" mi sorrise

Prendemmo scope e stracci e tornammo di sopra. Tutti dormivano ancora, ma dal ponte principale riuscii ad intravedere tre figure sul ponte di castello di poppa, vicino al timone

"Molto bene ragazzi miei, spero sappiate pulire altrimenti qui non sopravviverete nemmeno un giorno. Io mi siedo lì vicino a quei barili a godermi il sole, voi cominciate pure"

Pulimmo per ben 2 ore, fino all'ora della colazione. Farlan ci accompagnò in una sala, abbastanza grande, la cui entrata era vicino alla stanza da letto del capitano

"Buongiorno a tutti! Sedetevi!" ci accolse la ragazza dai capelli rossicci, Petra

Ci accomodammo, io in mezzo tra Mikasa e Armin, con di fronte Farlan. Ad un tratto, entrò il capitano, che prese posto al capotavola. Due sedie erano vuote: forse erano dei tizi che avevo visto al timone

"Mangiamo e poi partiamo" disse scocciato

"Sì signore!" rispondemmo tutti in coro

Finito di cibarci di ogni ben di dio senza proferire parola, tornammo a pulire sul ponte, in attesa della partenza

La nave iniziò a muoversi senza preavviso e per poco non caddi in mare mentre lucidavo il legno della ringhiera. Ad afferrarmi prima del disastro fu Mikasa

"Grazie"

"Di nulla Eren" si mise accanto a me, a fissare la nostra città, mentre ci allontanavamo senza sapere quando saremmo tornati

"Senti Mikasa"

"Dimmi"

"Pensi che papà si arrabbierà?"

"Beh direi di sì, però dopo capirà. Dopotutto esplorare il mondo non è sempre stato il sogno che noi tutti teniamo nel cassetto da quando ci siamo conosciuti?"

"Hai ragione"

All'improvviso, sul molo vidi correre delle figure che non identificai subito. Dopo qualche minuto le riconobbi: erano papà, Historia, Ymir, Jean e Marco. Correvano, forse nel tentativo di raggiungerci. Alla fine della passerella, vidi tutti fermarsi ansimanti e per un attimo il mio sguardo incontrò quello di Hannes: era lontano, ma mi parve di vedere un accenno di delusione, per poi intravedere delle lacrime di gioia contornargli il volto, accompagnate da un sorriso. Lo salutai con la mano, piangendo a mia volta. Mikasa non disse nulla, mi mise solo un braccio attorno alle spalle e salutò anche lei. Il mio sogno si stava realizzando: non avrei voluto coinvolgere i miei amici, ma lasciai a loro la decisione. Quel giorno iniziò così la più grande e pericolosa avventura della mia vita, insieme alla ciurma leggendaria di una nave fantasma. Mi chiesi se fosse stata la cosa giusta da fare e decisi che lo era. Mentre la nave si dirigeva verso il mare aperto, pensavo alla vita che avevo vissuto fino a quel momento. Felice, ma in gabbia, con un sogno irrealizzabile, che però stava diventando qualcosa di reale, un qualcosa di cui avrei parlato ai miei figli un giorno, un qualcosa che non avrei mai dimenticato.


angoletto autrice

buon pomeriggio a tutti! finalmente, dopo mesi e mesi di assenza, sono tornata. a causa della scuola, ho avuto molti problemi, ma adesso che è finita cercherò di aggiornare almeno una volta alla settimana se riesco (non solo questa storia, ma anche la mia altra ereri, My sexy teacher)

intanto spero vi piaccia questo capitolo <3

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⏰ Last updated: Jun 25, 2021 ⏰

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