𝟢𝟢𝟣. 𝐢𝐥 𝐠𝐞𝐧𝐢𝐨, Hasaki Tanaka

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Quadro scelto:
                ❝ la piè ❞
                        - Claude Monet

          ›› l'incredibile freddezza e solitudine               che il quadro La Piè trasmette              ricorda sempre la nostra              amata Hasaki

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       ›› l'incredibile freddezza e solitudine
              che il quadro La Piè trasmette
              ricorda sempre la nostra
amata Hasaki. L'unico soggetto '
              vivo' e capace di muoversi è una
              solitaria gazza lasciata a sé stessa.
              Il villaggio è abbandonato, o
              comunque, privo di altri
      soggetti vivi: questo ci porta ad     
              incentrare la nostra attenzione
              sulla gazza che se ne
       sta appollaiata sul cancellato in
              legno, a patire il freddo e la    
              solitudine.
              sta ciò a simboleggiare tutto quello
       Hasaki ha patito negli anni?

    ┊Claude Monet, Olio su tela, 83x130 cm,
    ┊1868–1869, Museo D'Orsay, Parigi

• ─── ☽𑁍☾ ─── •

♕𝙏𝙝𝙚𝙢𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙜 : 𝘠𝘒𝘞𝘐𝘔 ?
𝙔𝙤𝙩 𝘾𝙡𝙪𝙗

𝘱𝘴𝘴𝘵 ! 𝘙𝘦𝘢𝘥 𝘪𝘯 𝘸𝘩𝘪𝘵𝘦 !

La giovane si sedette al pianoforte, sua nonna alle sue spalle e i suoi compagni seduti attorno a lei. Le dita esili si posarono sui tasti, e la melodia di Merry Go Round of Life partì leggera, complessa e trasportante.
Proprio come le avevano insegnato. Hasaki Tanaka conquistava tutti e trascinava l'intera orchestra, la musica che si dissolveva nell'aria, portando angoscia e nostalgia. 

• ─── ☽𑁍☾ ─── •
«Niente di spettacolare, l'importante è far male»

Aang la vendetta.
Aang sotto mentite spoglie.
Aang ma dall'anime sbagliato.
L'avatar sotto copertura
'A te Einstein spiccia casa'

LA BAMBINA aveva un visino dolce e delicato. Somigliava ad una bambola di porcellana. Occhi grandi e azzurri, che sembravano poter scrutare nel profondo l'anima di chiunque. Per l'ennesima volta nella sua vita, Hasaki Tanaka non mostrava emozioni.
Stringeva un grande pupazzo a forma di orso e i piedini scalzi scontravano contro il marmo freddo. Davanti a lei, una donna sedeva su un divano di pelle bianca, una sigaretta tra le labbra. Capelli lisci e neri raccolti dietro la testa, una faccia ancora dai tratti infantili, stessi occhi azzurri e grandi. Ikoto Tanaka si ergeva davanti alla figlia, parlando tra una boccata e l'altra.
«Se ti ribecco a giocare con quegli inutili bambini a calcio, la prossima volta che ti mando a prendere al parchetto, per te é la fine»
Hasaki non aveva parlato per un bel po'.
Era stata in silenzio, ad osservare la madre con il nasino all'insù e sbattendo talvolta le ciglia lunghe e bionde.
«Inutili bambini? Ma io volevo solo degli amici ...»

𝐠𝐚𝐥𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐝'𝐚𝐫𝐭. my worksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora