IL LUPO GUARDIANO

38 4 0
                                    

La nebbia cala in tutte le strade di New York mentre i licantropi ululano alla luna piena che illumina il cielo scuro e le case spente della città, gli stregoni sprigionano scintille di tutti i colori e la musica non smette più di risuonare nelle orecchie. Ma la testa si appesantisce, il suono della musica diventa rumore, la vista si offusca e l'istinto di urlare, uccidere, bere sangue si manifesta come non abbia mai fatto. Lei esce fuori da tutto quel frastuono, poco cosciente barcolla fino ad arrivare a rannicchiarsi in un angolo di quel grande edificio, la parte est abbandonata, quadri vecchi e storti, carta da pareti strappate e odori insopportabili di muffa e altro, intanto le voci, la musica e gli ululati si abbassano, riprende la vista.

"Clary?... che ci fai qui, è buio, fa freddo e c'è tanta polvere".

"Isabel, non mi sento bene, mi volevi chiedere qualcosa". la voce debole di Clary trema.

"Come stai?", esclama Isi preoccupata

"È come se tutto in torno a me girasse come una trottola, la testa mi scoppia e se resti ancora potrei aggredirti, sono gli effetti della luna piena di solito riesco a controllarlo, ma ora non so cosa sta succedendo". Lì per lì Isi non sa che dire, allora decide di distrarla, le prende le mani e dice:

"Volevo domandarti se hai saputo com'è andata tra i tuoi padri?".

"ah è andata benissimo, li ho visto abbracciati nella serra a guardare un film".

"Perfetto, il primo passo è fatto". Appena Isi finisce di parlare parte un colpo di tosse di Clary così la ragazza richiede se le serviva qualcosa, ma lei non parlò. Isi non si sbilancia più di tanto a parlare, ansi dopo la sua ultima affermazione, non dice più niente, così entrambe sedute sul pavimento, nel silenzio più totale, si guardano come se volessero fare qualcosa, Isabel allora abbraccia Clary che le bisbiglia qualcosa.

"Grazie". Disse

"Grazie di cosa".

"Grazie per tutto, sei una ragazza speciale, l'unica che non mi ha mai giudicata, grazie per tutto quello che hai fatto. Anche se non mi conoscevi, mi hai aiutata e mi hai protetta".

Isi l'unica cosa che dice abbracciandola è: "La fiducia porta a fare strane cose" – "Ci sarò sempre e ricorda che la vita se è vissuta in due è meno noiosa".

Appena si staccano Isi sente uno strano odore di sangue proveniente dal soffitto, appena alza la testa vede sulle travi un corpo, apparentemente vivo ma pieno di sangue, Isabel manda Clary a chiedere aiuto, mentre lei stessa avrebbe portato sul pavimento, del corpo si poteva notare cosa gli avessero fatto, segni sui polsi, sul collo, il naso sembra rotto e gli occhi più neri della pece, la sua pelle era di un livor mortis, il sangue secco che colarono dalle orecchie e le labbra avevano un colorito rosso violaceo. Il cuore di egli batteva a mala pena, subito arrivano i rinforzi, Alec, Magnus, Dilan e Raphael, aiutano le due ragazze a portare il corpo in un posto sicuro.

Arrivano a casa di Magnus lasciando tutti alla festa, stendono il povero ragazzo su un tavolo della cucina, Magnus e Raphael, fanno sì che il giovane resti in vita, mente Isi e Alec osservano per bene il corpo oltre a quei segni evidenti sul polso e sul collo fatto da una di quelle catene di alluminio doppie, trovano il simbolo di plutone con delle scritte in spagnolo sul braccio e sul polso: "Es el destino de los mortales" - "È il destino di mortali". Traduce Alec.

La sua temperatura è stabile, lo portano su un letto e aspettano che si svegli. Magnus cerca sul suo bestiario bianco l'ultima frase scritta sul braccio del giovane e trova una cosa interessante. Quella frase fu utilizzata uno dei più grandi e temuti vampiri originali, dopo aver distrutto una intera cittadina per i suoi attacchi di rabbia improvvisa, giurò di utilizzare questa frase per tutte le sue vittime che verranno. Il ragazzo si sveglia e ancora disorientato cerca di camminare verso le voci amplificate nella stanza affianco.

"Ragazzi cosa è successo?".

"Max eravamo preoccupati per te non ti sei fatto vivo dopo quello scontro con i vampiri". Esclama Alex preoccupata, dietro di lei c'è Raphael che dice avvicinandosi.

"Max stai bene?".

"S-sono solo un po' intontito, cosa mi è successo?".

"Non ricordi proprio niente?". Interviene Alexander.

"Hmm... sì ricordo qualcosa, ero a New Orleans per aiutare i cittadini ancora in vita dopo quel massacro, una sera mentre ritornavo a casa, sento qualcuno che mi insegue, così io accelero, ma quest'uomo era più veloce di me, appena mi raggiunge, non vedo più niente, colpa della nebbia, sento che mi prende i fianchi e mi scaraventa a terra, io cerco di difendermi, ma il vampiro emana un fascio di luce così forte che mi colpisce alla fronte e mi stordisce. Appena mi sveglio, mi trovo in una casa abbandonata, distrutta, incatenato a delle sedie elettriche, intorno c'erano molti vampiri originali che mi osservavano sorpresi che non fossi morto, dicono <Max Maxwell Morgan sei vivo> disse uno dei vampiri e continua dicendo: <vediamo se ora sopravvivrai ancora o diventerai un lu... > il vampiro viene zittito da uno dei suoi amici e poi iniziano ad attivare quella maledetta sedia, dopo aver ricevuto varie torture, una peggio dell'altra, non mi sento per niente bene, la luna rifletteva su di me cerco di trasformami in vampiro ma mi trasformo in qualcos'altro ma poi non ricordo più niente".

"E quel simbolo che hai sul polso?". Chiede Alec.

"Q-quale simbolo?". Il ragazzo confuso si guarda i polsi e dice:

"Io... non so che significhi".

"Io sì". Esclama Magnus, mentre prende il suo bestiario.

"Questo simbolo rappresenta la forza istintiva primordiale".

"E cosa significa". Domanda Max.

"Questo è il simbolo di Plutone". Dice Isabel.

"Non vorrei fare un'ipotesi affrettata, ma penso che quel fascio di luce che hai visto invece di ucciderti ti hanno cambiato il tuo DNA".

"E perché mi volevano uccidere e come è possibile che il mio DNA è cambiato". Esclama il ragazzo confuso.

"Trasformati in vampiro". Esclama serio Alexander.

Allora Max prova a far uscire i suoi canini e gli occhi rossi, ma dopo tanti tentativi non succede niente, allora Magnus apre le tende per far entrare il fascio di luce della luna allineata con plutone, subito Max si trasforma in quello che temeva lo stregone, non avevano cambiato il DNA aveva solo risvegliato il lupo in lui. Un lupo di colore bianco la parte del muso e nero del corpo, gli occhi erano uno rosso scuro segno di immortalità e l'altro blu segno di verità, sul petto aveva due simboli, la luna e plutone, la leggenda narra che all'allineamento tra la luna e plutone ogni cento anni si risvegli una creatura, un lupo guardiano della morte e della rinascita, creando l'unione tra l'istinto e la consapevolezza. Per tutti questi anni i vampiri originali fecero sì che questa creatura non si risvegliasse, ma dopo l'incontro con Max qualcosa è andato storto, se fossero stati convinti su quello che stessero facendo, hanno tralasciato un dettaglio, molto importante, il semplice ragazzo vampiro che per colpa dei genitori adottivi scappò di casa e chiese rifugio ai Black, era in realtà un trascendente dei lupi guardiani i vampiri ignari che fosse proprio lui l'hanno risvegliato, facendo scoprire da dove provenisse in realtà.

"ok allora come facciamo ad aiutarlo, che dobbiamo fare". Dice con enfasi Felix guardando i ragazzi.

"prima di tutto calmati". Esclama Alec e continua dicendo: "dobbiamo andare nel luogo dove vivono i tuoi".

il classico sposo in fugaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora