Who is Louis Tomlinson?

capitolo ventidue

Ero in doccia con Harry, quando il mio telefono squillò "ignoralo amore, ignoralo." mise il broncio accarezzandomi il petto prima di iniziare a baciarmi il collo. Lo evitai come lui mi disse, anche quando squillò la seconda volta, aveva il mio pene in bocca, non avrei mai fermato quel momento solo per una chiamata.

La terza volta risposi, era Liam, sembrava agitato, aveva una voce strana "fratello, l'ho trovato, ma forse tu non sarai poi così contento di sapere chi è" rimasi qualche secondo in silenzio "fratello ci sei?" chiese lui "Si, arrivo a casa tua, 10 minuti e sono lì."

"Harry, torno appena posso giuro, è importante, te ne parlerò appena torno a casa, ti amo" gli diedi un bacio mentre era sdraiato sul letto a vedere la tv, non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere perché andai via

"dove sono le chiavi dell'auto?" urlai dalla cucina "nel mio giacchetto blu ma perché?" Mi rispose urlando ancora di più "mi servono" risposi "cazzo non hai la patente, che devi fare" sentii la voce sempre più vicina "devo sbrigarmi" gli chiusi la porta in faccia. "Louissss" sentii urlare, ma non mi importava. Dovevo andare da Liam.

Arrivai da lui in meno di 10 minuti "raccontami, tutto, ogni singola cosa." non lo salutai nemmeno "si ecco è lui, si chiama Edward Sheeran ed è poco più grande di te è del 1991, fa il cantautore o almeno è quello che fa credere alla gente, la mia fonte mi ha detto che la sera nelle discoteche 'aiuta la gente ubriaca' " concluse il discorso facendo le virgolette "dove posso trovarlo?" Ero agitato, avrei voluto avere quel ragazzo tra le mie mani il prima possibile.
"questo è l'indirizzo, ti do un passaggio?" Mi tese la mano con un foglio "no vado solo, ho l'auto di Harry" lo presi e mi diressi verso la porta "non puoi Lou, non hai la patente-" non lo feci finire "grazie Li, sei stato fantastico, ti voglio tanto bene, non so cosa farei senza di te" gli sorrisi lasciandolo muto e chiudendo la porta.

Misi sul navigatore l'indirizzo scritto sul foglio di Liam ed in circa quaranta minuti lo raggiunsi, era una grossa Villa in periferia con una piscina ed ogni confort.

Lo vidi in lontananza che ci entrava, corrispondeva perfettamente alla descrizione: barba, lentiggini e capelli rossi, occhiali scuri, altezza media e soprattutto stessa identica voce.

Istintivamente corsi verso di lui e lo bloccai poco prima che potesse entrare in casa "tu mi devi delle risposte" rimase incantato, aveva capito che fossi e si vedeva "Louis, come va con la nuova vita?" rideva tranquillamente, come se non stesse succedendo nulla "vuoi entrare?" Mi fece accomodare nel suo enorme giardino con molteplici ettari.

"Nessuno è mai riuscito a trovarmi dopo il cambio, ma di te ne avevo la certezza, sei intelligente." Si levò la giacca mentre io restai lì fermo immobile a guardare cosa avevo intorno "cosa ci fai qui? Se vuoi tornare indietro, non farti illusioni, te lo dico subito, non c'è alcuna possibilità, non posso dare più di una possibilità ad una persona."si accomodò tranquillamente sul divano difronte a noi facendomi cenno di sedermi, ma io rimasi li immobile.

"sono qui per delle risposte, voglio sapere" iniziai io sbloccando il silenzio che avevo tenuto fin ora. "Raccontami per filo e per segno ciò che è accaduto quella sera" mi sedetti sul divano

"Nulla di più banale, un ragazzo aveva sentito che facevo ciò e mi ha implorato in ogni lingua di poter ricominciare la sua vita, io l'ho aiutato. Tu ubriaco lercio, hai visto ogni singola cosa accaduta con lui e mi hai raccontato la tua storia e chiesto di farlo anche a te, dopo averti chiesto se avresti voluto aspettare il giorno seguente per farlo a mente lucida mi hai risposto che se non ti avessi aiutato ti saresti ucciso, quindi ho fatto ciò che faccio di solito e ti ho rilasciato a lavoro fatto in riva al mare, per farti 'credere' che ci avessi provato davvero a suicidarti. Dopo però ci ho ripensato e ho capito che tu la verità la meritavi, quindi con le casette che registro sempre per precauzione, te ne ho fatte tre copie spezzate e ho deciso di dartele in ordine diverso e in momenti della tua vita diversi, per capire se ci saresti arrivato" concluse ed io sgranai gli occhi

"Era tutto un cazzo di fottuto gioco per te? Sono quasi diventato scemo per questa cosa. Si le aiuti le persone ma con questo comportamento le fai anche uscire di testa." Urlai poco prima di calmarmi "cosa sarebbe, insomma quello che fai per cancellare la vita passata delle persone" distolse lo sguardo e ci mise un po' per rispondermi

"nessuno lo sa, non l'ho mai detto a nessuno, ma ti meriti delle spiegazioni in fondo, non vorrei rovinare anche la tua seconda possibilità di vita. Semplicemente sono una creatura divina, si non ci crederai, ma ho grazie a Dio, credo" era scettico "ho la possibilità di dare una seconda possibilità alle persone che hanno sofferto" non sapeva nemmeno lui ciò che stava dicendo, lo guardai strano.

"si, non lo so nemmeno io, l'ho scoperto un paio d'anni fa e ho cercato di capirne il perché in tutti i modi ma nulla, se tocco con entrambe le mani la fronte di una persona e dico due parole, questa viene cancellata dalla faccia della terra" o Gesù questa cosa è inquirente, faccio fatica a crederci, se non mi fosse successa gli avrei riso in faccia e l'avrei preso per scemò

"è così inquietate lo sai vero?" ci parlai per un po', infondo era una brava persona con un passato difficile anche lui.

Uscii da quella casa poche ore dopo con un peso in meno, mi sentivo sollevato, più tranquillo, tanto che mi immaginai Zayn sorridermi e salutarmi in lontananza

"oi fratello" sentii, ma era davvero lui allora "ei, ciao"  risposi confuso "cosa ci fai qui?" chiesi una volta vicino a lui "credevi ti lasciassi solo? Seriamente, non hai la patente cretino, rischi tanto. Liam mi ha chiamato e sono corso appena ho potuto" ero felice, lo ringraziai, era stato dolce infondo si era preoccupato e non aveva nemmeno fatto domande, l'unica cosa che gli importava era se stavo bene.

Fui io di mia spontanea volontà a raccontagli tutto nel tragitto di ritorno.