VII

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Caterina si svegliò di soprassalto, si portò una mano al cuore mentre cercava di regolarizzare il respiro. Aveva avuto un incubo, anzi un ricordo ormai sepolto nel suo inconscio aveva preso il sopravvento sul suo sogno ricordandole le parole profetizzate dalla vecchia.

Si era sempre chiesta se quelle parole si sarebbero rivelate vere.

Ma erano passati molti anni e non era successo niente.

Quindi si era convinta che, come aveva già pensato al tempo, era tutta una menzogna.

Quella mattina si era svegliata con una strana sensazione che la perseguitò finché la notizia non le era stata comunicata "Bianca è scomparsa"le aveva detto Lorenzo, Caterina non era sorpresa, se lo aspettava.

Se solo non avesse parlato con Francesco adesso Bianca sarebbe lì con loro, o almeno avrebbe saputo dove fosse.

⚜️

Caterina aveva bisogno di rilassarsi quindi andò in biblioteca, il suo posto preferito.

I libri ordinati e composti nei ripiani, la dolce brezza leggera che entrava nella stanza grazie al finestrone che dava sul giardino, i quadri posti sulle pareti che raffiguravano giardini regali o posti esotici che la facevano sentire parte di essi, i fiori sparsi nei vari angoli che emanavano un profumo dolce; a Caterina sembrava il Paradiso.

Lì trascorreva la maggior parte del tempo, se non era ad allenarsi con il fiorino era in biblioteca a leggere qualche libro. Quello era il suo mondo ideale, sereno e tranquillo fatto da eterno spettatore, in contrasto con il vero mondo e la sua vita turbolenta e crudele dove Caterina non sarebbe mai stata una spettatrice.

Prese un libro a caso dalla prima fila di libri che incontrò sul suo cammino, si sedette sulla sedia bronzea posta davanti al finestrone; così avrebbe avuto una splendida visuale. Quando si sedette fece un sospiro chiudendo gli occhi, cercando di trovare la tranquillità che da quando era tornata a Firenze aveva perso, aprì gli occhi rigirando il libro tra le mani. Copertina rosso cremisi con scritto a caratteri enormi il Liber di Catullo.

Caterina rise...l'ultima cosa che voleva era leggere qualcosa sull'amore.

Il libro le fece riaffiorare un ricordo:

                                                                   ROMA TEMPO ADDIETRO

-Nulla potest mulier tantum se dicere amatam

vere, quantum a me Lesbia amata mea est.

nulla fides ullo fuit umquam foedere tanta,

quanta in amore tuo ex parte reperta mea est.-

-Traduzione: Nessuna donna potrà dire 'sono stata amata'

piú di quanto io ti ho amato, Lesbia mia.

Nessun legame avrà mai quella fedeltà

che nel mio amore io ti ho portato.-

Caterina chiuse violentemente il libro facendo sobbalzare la donna al suo fianco, la quale aveva capito che quella lettura aveva infastidito la ragazza. "Cosa stavi leggendo?"chiese con un filo di voce nel suo letto di morte, Caterina la guardò.

Suor Fiorenza incuteva timore anche negli ultimi giorni della sua vita.

Caterina volse lo sguardo altrove, Carlo le aveva affidato la supervisione della suora qualche giorno prima ed era stato subito odio tra le due. Suor Fiorenza era rigida e intransigente anche se sta per morire, scoccava frecce infuocate con la sua lingua tagliente cosa che dava enormemente fastidio a Caterina.

La suora lanciò uno sguardo al libro sul davanzale, poi si voltò verso la ragazza"Ah l'amore....tu credi nell'amore bambina?"chiese melliflua.

Caterina si irrigidì.

Non sapeva neanche cosa fosse l'amore, cosa si provasse ad essere innamorati.

L'immagine sfocata di un uomo le balzò in testa ma la represse velocemente.

Non sarebbe mai accaduto.

Conosceva solo un tipo di amore ed era quello verso la sua famiglia e la sua città, ma sapeva che suor Fiorenza non si riferiva a quello.


"Per me è più importante l'onore"decise di parlare, Suor Fiorenza rise di gusto scuotendo la testa facendo notare il suo enorme disappunto"Cos'è l'onore comparato all'amore? Cos'è l'onore comparato alla sensazione di un nuovo nato tra le tue braccia? O al sorriso di un fratello?". A ciò Caterina non seppe rispondere.

FIRENZE RITORNO AL PRESENTE

Ma non ebbe modo di leggerlo visto che Giuliano si presentò sullo stipite della porta"Hai ancora questa abitudine?"chiese il gemello ironicamente"Una mente ha bisogno dei libri proprio come una spada ha bisogno della pietra per affilarla"rispose guardandolo di sottecchi, ciò fece ridere Giuliano che si sedette sulla sedia di fronte. Caterina a quel punto si sentì in dovere di posare il libro e prestare attenzione al nuovo venuto.

"Chi legge vive mille vite prima che lui muoia. Chi non legge ne vive solo una"citò, nonno Cosimo, Giuliano facendo sorridere Caterina. "Hai sentito la notizia?"tirò in ballo l'argomento Giuliano, Caterina annuì, "Forse è uscita prima dei festeggiamenti...non l'ho vista in sala"rimuginò.

Caterina affilò lo sguardo sorridendo sarcasticamente.

"O eri troppo impegnato a conversare con la moglie di Vespucci?"sogghignò, Giuliano si adagiò meglio sulla poltrona, "Non ti sfugge nulla"asserì ridendo anche un po' imbarazzato per essere stato colto infragrante. Caterina rise sul momento poi tornò seria"Dovete stare attenti...sopratutto per lei", Giuliano annuì, "Non è una delle tue solite fiamme"rincarò la dose Caterina. Il fratello la guardò di traverso, già sapeva queste cose non c'era bisogno di rinfacciarglielo.

"Tu con Pazzi?"la rintuzzò il biondo. Caterina lo guardò di sottocchio, si finse confusa dicendo di non sapere a cosa si riferisse. Giuliano rise sguaiatamente scuotendo la testa"Pensi che sia stupido? Ho notato la tua espressione quando l'hai visto alla giostra", Caterina si impose di restare tranquilla a quell'attacco. Indossò un sorrise sarcastico"Quale espressione? Quella di schifo oppure la gioia nel sapere che lo avrei umiliato davanti tutta Firenze?".

Giuliano stava per ribattere ma la loro conversazione fu bloccata quando una serva aprì la porta della biblioteca"Madonna Caterina vostro fratello la aspetta nella sala di ricevimento".

Giuliano stava per ribattere ma la loro conversazione fu bloccata quando una serva aprì la porta della biblioteca"Madonna Caterina vostro fratello la aspetta nella sala di ricevimento"

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Salve miei cari lettori!

Finalmente sono tornata.

Vi è piaciuto il capitolo?

Mi piacerebbe sapere se vi sta piacendo l'andatura della storia, oppure è troppo lenta.

Sto cercando di creare un background sul personaggio di Caterina.

Wluv

Dulcis Amor|| Francesco PazziUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum