XXII CAPITOLO

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"accetterò"

Fui distrutta dopo la sua morte, non accettai il fatto che mi avesse potuto lasciare, passai giornate intere a letto a piangere, per instancabili ore...
Ormai occhiaie e occhi rossi erano all ordine del giorno, inizialmente non volli che portassero via da me il suo corpo, cosa macabra lo so, ma vederlo, sembrava come se stesse dormendo e mi faceva sperare che da un momento all altro si potesse svegliare,ma poi l'odore di decomposizione e di carne morta si iniziò a far sentire e lo portarono via da me, e ancora una volta fu più dolorosa della prima, sentivo come se un altra parte di me mi avesse abbandonato pezzo dopo pezzo, non mangiavo né conversavo con nessuno.
Madison era stata liberata e ora vivevamo tutti alla Malfoy mannor, tra lei e blaise era nata una strana intensa e draco e Chloe si erano ritrovati dopo anni, buffo come i destini di due persone si possano rincrociare, le mie amiche mi restarono accanto, ci provarono, inizialmente passavo molto tempo da sola, rifiutavo qualsiasi tipo di contatto con il mondo esterno, mi ero chiusa in una bolla, un mondo tutto mio, tutto ciò che era fuori mi ricordava di lui e non avrei sopportato tale dolore... Ricordare... I ricordi sono lo specchio dell anima... Ma nella mia era rimasta solo oscurità... Mi sbagliavo era lui la mia luce non io la sua, ero io l'oscurità che copriva il suo sole, non il contrario, per anni avevo addossato la colpa su di lui, senza capire che lo sbaglio era mio...

Flashback

Tu- Aiutami mad... sento come se il mondo mi stesse crollando a dosso mattone dopo mattone

Ero sul mio letto con la testa avvolta nel cuscino mentre strattonavo tra le dita le coperte di seta verde, la stanza era sottosopra avevo fatto volare ogni tipo di mobile o oggetto sul pavimento ammaccando o rompendone qualcuno, la rabbia era tanta così come anche la sua mancanza, impazzi o consapevole della sua assenza.

Tu- Vorrei arrendermi, ma non lo faccio, incasso, ma non ci riesco
Ma in fondo è così che ti fanno diventare le persone no? ti tolgono tutto quello che ti fa stare bene, tutto quello che senti tuo e ti lasciano un vuoto dentro, ti lacerano e non c'è più posto per la clemenza o pietà

Il mio sguardo era impassibile puntato nel vuoto, i miei occhi lucidi passarono in rassegna il caos causato nella stanza indifferentemente.

Madison-so che è dura, ma devi essere forte...

Tu - come faccio a essere forte? Come fai a dirmi che sai come sto? Ho perso la persona più importante della mia vita, il padre mi mia figlia, il mio ragazzo e tu mi dici che tutto passerà e che le cose andranno bene? Ridicolo

Passarono giorni trovai la forza di uscire da quella ormai spoglia cemeretta che non aveva niente di mio, ero fredda e disinvolta verso gli altri, sprecati il mio tempo facendo soffrire altri, torturandoli per il gusto di vedere soffrire altri almeno quanto soffrivo io, e inizialmente funzionò, sfogavo il mio rancore e la mia rabbia così, ma poi la situazione mi sfuggì di mano e i miei amici mi impedirono di continuare.
Capivo adesso il perché del comportamento iniziale di theo quando ci siamo conosciuti, non provavo niente, solo odio, per la vita, per le persone, per il destino, me l avevano portato via, lasciando spazio alla persona più crudele di me.

Flashback
Mattheo - Ti odio Lizzy

Tu- non mi odi... Smettila di nasconderti dietro questa stupida maschera..

Mattheo - non provo niente per te mettitelo in testa...

Fine flashback

Per un periodo I miei ricordi furono la mia ancora, mi tenevano in un modo o Nell altro legata a lui e non li avrei rimossi così facilmente.
Nei giorni a susseguire notai il pancione crescere, fecimo degli accertamenti e constatai di essere realmente in cinta, theo lo sapeva... Ecco a cosa alludeva con le sue ultime parole
"Prenditi cura di lei..." mi disse
Chloe si prese cura di me non facendomi mancare niente, cure, cibo, cercarono tutti di restare al mio fianco non appena saputa la notizia del bambino, dicevano che poteva essere per me una nuova possibilità per ricominciare, ma non avrei voluto avere un futuro senza di lui e non l avrei accettato facilmente.
Fu difficile la gravidanza, soprattutto perché era indesiderata, dolori, nause, sopportati di tutto, fino a quando una notte calda di estate si ruppero le acque e nacque Lia, una bellissima bambina dai capelli bruni e ricciolini.
Avevo promesso a me stessa di farcela.. ma ogni volta che incontravo quei piccoli occhioni rivedevo i suoi,scuri e profondi, assomigliava molto a theo, i suoi capelli i suoi lineamenti, era la sua copia in miniatura.
Draco diceva che era un bene, l avrei sentito più vicino a me, che lei era il frutto del nostro amore e il legame che ci univa ed era un dono. Ma guardandola rivedevo la morte di theo la mancanza di lui al mio fianco e il dolore era immenso.
Cercai di passare del tempo lontano da Lia non riuscivo ancora ad affrontare il fatto che lui non fosse più lì, impiegai molto a farmi avanti.

Lei passo molto tempo con le mie amiche, viziata dagli zii e dall amore della nostra famiglia, ma aveva bisogno di sua madre, come ogni figlio, un giorno la vidi salterellare per la casa e sbucciarsi un ginocchio inciampando, corsi da lei ormai in lacrime per consolarla, e in quel momento proprio quando fu tra le mie braccia capii che non avrei più voluta lasciarla andare... Era la mia bambina...a nostra bambina... Era come lui... E questo mi ricordava anche quanto io lo avessi amato e quanto amassi lei. Lo feci anche per lui, avrebbe voluto che fossi felice che avessi coltivato i nostri sogni e cresciuto la nostra bambina... Ci saremmo rivisti, dopo tanto tempo forse, ma avremmo trovato il modo di riunirci, era una promessa.

Mi mancava... Si... La mancanza era tanta... E sapevo che non sarei mai riuscita a superare tale dolore... Ma sapevo che lui era lì con me.... Indipendentemente se lo fosse fisicamente... Mi aveva dato tanto... Forse di più di quanto potesse darmi e ora dovevo a lui la mia vita...

Proteggimi da me-mattheo riddle [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora